don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2019

- Pubblicitร  -

COLMI DI GIOIA PERCHE’ ACCOLTI E GESTATI NEL SENO PIENO DI GRAZIA DI NOSTRA MADRE MARIA, IMMAGINE DELLA CHIESA CHE CI RIGENERA NELLA VITA NUOVA E IMMACOLATA DEI FIGLI LIBERI DI DIO

Link al video

Quel giorno a Nazaret non fu tutto per caso, come non lo รจ oggi per noi. La Vergine Maria era stata concepita senza peccato, Immacolata Concezione, perchรฉ tutto di Lei fosse per il Signore. Da sempre, e da prima che il sempre fosse tempo. Non un secondo della sua vita fu separato dal Figlio che il suo seno avrebbe ospitato. Su di Lei il silenzio, sino a quel giorno durante “il sesto mese” della gravidanza di Elisabetta, quando รจ apparso Gabriele sulle soglie di una casa di Galilea ad “una ragazza di nome Maria”. E’ in quell’istante che le parole dell’Angelo ci rivelano tutto di Lei: “piena di Grazia”, perchรฉ “il Signore era giร  con Maria”. Maria, il vuoto pneumatico colmato in ogni centimetro dalla Grazia di Dio. Senza peccato originale, ovvero senza tutto quello che, invece, riempie il nostro cuore, la nostra mente, le nostre forze. Per questo, in Maria, ha potuto prendere dimora la carne di quel Dio che giร  la colmava con la sua “”charis”, la Grazia che coincide con Dio stesso, essendo il suo soffio vitale, lo Spirito Santo, il suo amore.

Maria รจ “kecharitomรจne”, piena di Grazia, completamente colma di Dio. Non a caso il termine “charis” ha la stessa radice di “chara”, gioia: essendo piena di Dio Maria รจ pura gioia. Quando Gabriele la saluta dicendole di “rallegrarsi”, la sta, semplicemente, chiamando per nome. Come oggi chiama ciascuno di noi. Ora, in questo istante preciso, non importa se non hai ragioni per gioire. La grande notizia di questa Solennitร  รจ infatti che, essendo stati chiamati nella Chiesa, possiamo scoprire che il nostro vero nome, la nostra natura autentica รจ la gioia, non la tristezza. Siamo immagine e somiglianza di Dio, creati cioรจ per essere colmi della sua Grazia, Tempio del suo Spirito, dimora del suo amore. La menzogna del demonio ci ha fatto credere il contrario, e per questo stiamo buttando la vita nei peccati. Ma, come dice San Paolo, non รจ questa la veritร  su di noi! E’ il peccato che ha preso dimora in noi al posto di Dio che ci fa pensare e fare cose che, nel fondo incontaminato del nostro essere, non vorremmo.

Non siamo fatti per peccare, ma per amare! Siamo nati per gioire, non per gettare le ore nella tristezza. Perchรฉ la gioia, come la tristezza, non dipendono da ciรฒ che ti accade. La gioia sei tu, mentre la tristezza รจ il peccato, ovvero quello che tu non sei! Sei un peccatore, ma รจ molto diverso. Pecchi e soffri perchรฉ in te ci sono spazi che Dio non puรฒ occupare; per questo non sei pienamente te stesso, e quindi non puoi gioire pienamente: assapori momenti di gioia, quando ad esempio perdoni un fratello, ma รจ tutto troppo intermittente, e facilmente cadi nella frustrazione, la madre di tutte le mormorazioni. In te รจ ancora vivo l’uomo vecchio, la caricatura del tuo essere autentico, la maschera di Dio che il demonio ti ha spinto a indossare. Feriti dal peccato, infatti, non sappiamo piรน rallegrarci. Abbiamo bisogno di ragioni umane per farlo. Per gioire deve accadere qualcosa, e ciascuno pensi ciรฒ che aspetta per poterlo fare: nel matrimonio, nel rapporto con i figli, nello studio o al lavoro. Non mi riferisco solo agli aspetti prosaici dell’esistenza, penso anche a quelli spirituali. E siccome tutto รจ cosรฌ precario, abbiamo smesso di credere nella gioia incorruttibile, quella piena e duratura.

Speriamo dalla terra nella quale viviamo da esuli e pellegrini quello che solo il Cielo, la nostra Patria, puรฒ darci. Per questo l’Arcangelo Gabriele, ovvero gli inviati dal Padre alla nostra vita, ci ripete oggi le parole con cui ha visitato Maria: “nulla รจ impossibile a Dio!”. โ€œlo Spirito Santo scenderร  su di te, su te stenderร  la sua ombra la potenza dellโ€™Altissimo. Colui che nascerร  sarร  dunque santo e chiamato Figlio di Dio”. Colui che nascerร  in te sarร  l’uomo nuovo ricreato in Cristo, e finalmente sarai autenticamente tu, immagine e somiglianza di Dio. Esistevamo, prima del tempo, immacolati nel pensiero di Dio che ci aveva scelti e amati, come Adamo ed Eva nel Paradiso. Coraggio allora, metti in fila tutte le cose nelle quali, come i progenitori dopo aver accolto la menzogna del serpente, pensi che Dio non ce la possa fare… Tua moglie, tuo marito, quel figlio perduto, la malattia, la vecchiaia, la solitudine, il lavoro? Ebbene, proprio in mezzo a tutte queste ragioni umani di tristezza risuonano per te queste parole: “rallegrati piena di Grazia”. Rallegrati oggi perchรฉ sei chiamato nella Chiesa per imparare a gioire, ovvero a vivere secondo la volontร  di Dio, che รจ il compimento della tua vita nell’amore. “il Signore รจ con noi” da sempre, anche se lo abbiamo rifiutato. Ci ama infinitamente e per questo non ci ha mai abbandonati al nostro destino. Egli agisce nella nostra storia, anche attraverso i fatti che ci inducono alla tristezza, lasciandoci liberi di peccare e sperimentare il fallimento che, a poco a poco, ci svuota dei falsi ideali, dei criteri e dei progetti partoriti dall’uomo vecchio. “Rallegrati” proprio oggi dunque, e “non temere, perchรฉ hai trovato Grazia presso Dio”. Te lo testimoniano proprio gli eventi e le relazioni che stanno demolendo la dimora del nemico per fare spazio alla Grazia.

La Parola che la Chiesa ci predica e i sacramenti ai quali possiamo accostarci hanno infatti il potere di stanare il demonio e scacciarlo dalle zone che usurpa in noi. E cosรฌ, giorno dopo giorno, con Maria che รจ Madre della Chiesa e Madre nostra, possiamo camminare aprendoci sempre piรน alla Grazia, sino a che essa prenda completamente possesso di noi. Vuoi essere te stesso? Vuoi essere tu la ragione della tua gioia? Vuoi cioรจ che l’amore colmi ogni centimetro della tua vita per riconsegnarti l’identitร  perduta, infondendo senso ad ogni suo istante e la dignitร  di figlio di Dio ad ogni tuo pensiero e gesto? Lasciati accogliere nel seno benedetto di Maria immergendoti nelle viscere di misericordia della Chiesa. Nell’Immacolata sua concezione c’era anche la nostra storia. Impura eppure giร  purificata nella compassione di Dio, colma di peccati giร  gravidi di misericordia. Nella stessa luce di Pasqua per la quale Maria fu preservata da ogni peccato, infatti, risplende anche la nostra vita graziata, per la cui salvezza Gesรน ha dato la sua vita, gratuitamente e senza condizioni. E’ questo che ci unisce a Maria, il mistero di un amore che previene il peccato in Lei proprio per perdonarlo e cancellarlo in noi. Allora, come non dire ripetere al Signore insieme a Maria le stesse parole con le quali si รจ consegnata a Lui? Sรฌ, “ecco” anche me, “sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai dettoโ€.

- Pubblicitร  -

Commento a cura di don Antonello Iapicca

Qui l’intervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA โ€“ Solennitร 
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Porrรฒ inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gรจnesi

Gen 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamรฒ e gli disse: ยซDove sei?ยป. Rispose: ยซHo udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perchรฉ sono nudo, e mi sono nascostoยป. Riprese: ยซChi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?ยป. Rispose l’uomo: ยซLa donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiatoยป. Il Signore Dio disse alla donna: ยซChe hai fatto?ยป. Rispose la donna: ยซIl serpente mi ha ingannata e io ho mangiatoยป.

Allora il Signore Dio disse al serpente:

ยซPoichรฉ hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrรฒ inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerร  la testa e tu le insidierai il calcagnoยป.

L’uomo chiamรฒ sua moglie Eva, perchรฉ ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 97 (98)

R. Cantate al Signore un canto nuovo, perchรฉ ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si รจ ricordato del suo amore,
della sua fedeltร  alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura

In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesรฌni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร ,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinatiย – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontร ย –
a essere lode della sua gloria,
noi, che giร  prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร  della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน.

Sarร  grande e verrร  chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร  il trono di Davide suo padre e regnerร  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร  fineยป.

Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร  con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร  sarร  santo e sarร  chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.

Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.

Parola del Signore

Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

Carissimi amici,il cammino liturgico dellโ€™Avvento ci porta alla grotta...

Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Maria ha giร  detto sรฌ.Non chiede prove per credere.Eppure Dio,...