don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 4 Giugno 2020

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SERVI NEL SERVO, PER FAR RISPLENDERE COME VERE ICONE DI CRISTO LA BELLEZZA DEL PARADISO

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Ci svegliamo un giovedรฌ di giugno, stiamo per infilarci in uno dei tanti normalissimi giorni dell’anno, e forse non immaginiamo che oggi puรฒ diventare un giorno decisivo. Vediamo perchรฉ. Nel Vangelo appare di nuovo qualcuno che “si accosta a Gesรน” per fargli una domanda. Ma stavolta sembra che ci sia qualcuno che cerchi davvero una risposta: “qual’รจ il primo di tutti i comandamenti?”. In mezzo a tante domande trabocchetto finalmente ecco l’unica importante, alla cui risposta โ€œnessuno oserร  piรน interrogarloโ€, neppure noi. Il termine “comandamento” ne traduce diversi ebraici che tra lโ€™altro significano “una parola che affida un incarico”. Secondo la tradizione di Israele, i comandamenti sono sempre “parole di vita, il cammino che conduce alla riuscita della vita attraverso il compimento della missione affidata. Lo vediamo anche in italiano: โ€œco – mandareโ€, ovvero โ€œmandare, inviare conโ€ un incarico. La domanda dello โ€œscribaโ€ puรฒ dunque significare: “Che cos’รจ decisivo e fondamentale nella vita? Quale รจ il cuore della missione che mi รจ affidata? Tra le tante che sento ogni giorno, qual’รจ la Parola che mi guida verso il Regno di Dio?”.ย 

La nostra vita, infatti, รจ come una freccia scoccata dall’arco verso un obiettivo ben preciso. “Chet”, uno dei termini ebraici che esprime il concetto di โ€œpeccatoโ€ significa “fallire il bersaglio”; in greco รจ tradotto con โ€œhamartiaโ€, che significa letteralmente โ€œdirezione sbagliata di vitaโ€. Il peccato รจ dunque il fallimento dei propri obiettivi, un cammino contrario al compimento della propria vita. S. Agostino considera il peccato come un “bene che non ha raggiunto il suo fine”. Secondo il Concilio Vaticano II รจ โ€œuna diminuzione per lโ€™uomo stesso, impedendogli di conseguire la propria pienezzaโ€. Eโ€™ quello che diciamo tante volte, magari senza accorgercene: โ€œche peccato!โ€โ€ฆย 

Allora, chiedendo a Gesรน quale sia il primo dei comandamenti, lo scriba รจ lโ€™immagine di quella parte del nostro intimo che non รจ contaminata dalla menzogna. Anche oggi dovremo affrontare situazioni difficili e relazioni complicate, e potremmo reagire ribellandoci a Dio, oppure potremmo โ€œascoltareโ€ questo Vangelo e convertirci, ovvero lasciare che โ€œlo scriba saggioโ€ che รจ in noi si โ€œavviciniโ€ a Gesรน per chiedergli: โ€œSignore, ti prego illuminami, che cosa cโ€™รจ dietro a quello che mi accade? Qualโ€™รจ il fondamento sul quale appoggiare i miei pensieri, le mie parole e i miei gesti per compiere la missione alla quale oggi mi chiami?โ€.ย 

Scopriremmo allora che questo giorno non รจ uno dei tanti usciti alla roulette della vita, ma รจ unico e irripetibile, e che ci รจ donato per fondare noi stessi sullโ€™amore di Dio e cosรฌ compiere lโ€™incarico concreto che ci รจ affidato. Se sapremo porre umilmente a Gesรน la domanda giusta e accogliere altrettanto umilmente la sua risposta, sapremo anche noi come lo scriba โ€œrispondere saggiamenteโ€, cioรจ amando, agli eventi e alle persone che oggi ci chiederanno risposte concrete in parole e gesti.

Gesรน infatti ci risponderร  che โ€œil primo dei comandamentiโ€ รจ un fatto, una veritร  che Dio stesso ha rivelato compiendola: Lui รจ lโ€™unico Signore della nostra vita. Se questo fondamento scompare, lโ€™amore verso di Lui e verso il prossimo che ne consegue diventa incomprensibile e quindi impossibile. Come si fa ad amare chi non si conosce? E tu lo conosci Dio? Eโ€™ facile rispondere: basta vedere se nella tua vita รจ โ€œil primoโ€ e โ€œlโ€™unico Signoreโ€. No vero? Allora โ€œascolta!โ€: Dio ti ama cosรฌ come sei! Ti ama oggi che ti sei svegliato schiavo di te stesso e della tua paura di morire. Ti ama infinitamente, come nessuno ti ha mai amato.ย 

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Lo credi? Forse no, non sino in fondo almeno, perchรฉ non abbiamo ancora accettato di essere anche noi i peccatori che hanno crocifisso Cristo. Agiamo โ€œper ignoranzaโ€ come quelli che scelsero Barabba, incapaci di comprendere che โ€œil primo di tutti i comandamentiโ€ si stava compiendo dinanzi a loro in quel Messia che si faceva Agnello. Ma non potevano comprenderlo senza riconoscere di essere peccatori, e che proprio per loro era necessario quellโ€™Agnello, โ€œlโ€™unicoโ€ che potesse prendere su di sรฉ i loro delitti e perdonarli. Perchรฉ lโ€™amore a Dio e al prossimo รจ โ€œil primo di tutti i comandamentiโ€ solo per chi ha sperimentato di non poter amare a causa dei propri peccati e ha accettato di aver bisogno che Cristo lo perdoni e lo colmi del suo amore.ย 

Cosรฌ รจ stato per lo scriba che ha compreso che lโ€™amore โ€œval piรน di tutti gli olocausti e i sacrificiโ€. Egli certo ricordava il Salmo 40: โ€œSacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: Ecco, io vengo, sul rotolo del libro di me รจ scritto, che io faccia il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero, la tua legge รจ nel profondo del mio cuoreโ€. Sapeva quindi di non poter fondare la propria vita sugli โ€œolocaustiโ€, e che i โ€œsacrificiโ€ offerti per il peccato non potevano di cambiare il suo cuore. Per questo Gesรน dice allo scriba che ha โ€œrisposto con sapienzaโ€ e che โ€œnon รจ lontano dal Regno di Dioโ€. Non vi era ancora entrato, ma โ€œaprendo gli orecchiโ€ per โ€œascoltareโ€ la Parola perchรฉ si incidesse nel suo cuore, era giunto alle sue porte. Voleva compiere la volontร  di Dio e in questo โ€œdesiderioโ€ incontra nel suo intimo Gesรน che, come leggiamo nella Lettera agli Ebrei, aveva lo stesso โ€œdesiderioโ€. Proprio perchรฉ era โ€œimpossibile cancellare i peccati con i sacrificiโ€ฆ entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto nรฉ sacrificio nรฉ offerta, un corpo invece mi hai preparatoโ€.ย 

Con la sua saggia risposta lo scriba aveva deposto il suo desiderio nel desiderio di Gesรน. Per entrare nel Regno non gli restava che accogliere lo Shemร  compiuto per lui da Gesรน, il โ€œcomandamentoโ€ che, nellโ€™amore perfetto a Dio e al prossimo, โ€œvaleva piรน di tutti gli olocausti e i sacrificiโ€. Coraggio fratelli, oggi si schiude dinanzi a noi il Regno di Dio! Possiamo entrarvi attraverso la porta che รจ Cristo crocifisso, attraverso cioรจ gli eventi che ci crocifiggono perchรฉ solo in essi Egli potrร  compiere in noi il โ€œcomandamento piรน grandeโ€: amare Dio che โ€œnon vediamoโ€, quando sperimentiamo perfino lโ€™abbandono del Padre, amando il prossimo che โ€œvediamoโ€, debole e peccatore per dire con Cristo โ€œPadre perdonali perchรฉ non sanno quello che fannoโ€.


AUTORE: don Antonello Iapicca
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