don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 28 Gennaio 2022

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GETTATI NELLA STORIA COME SEMI NELLA TERRA PERCHE’ CRISTO DIA IN NOI IL FRUTTO DELL’AMOREย 


AUTORE: don Antonello Iapicca FONTE: Newsletter SITO WEB CANALE YOUTUBE

Spesso il Vangelo ci trascina in un violentoย testacoda,ย come quandoย Gesรน parlaย delย Regno di Dio,ย oggetto preferito delleย confidenzeย sussurrateย “in privato” ai suoiย amici. Gli apostoli, infatti, hanno molto a che fare con esso.ย Quando Gesรน afferma cheย “il Regnoย รจ comeย un uomo che getta il seme nella terra”, oppure “comeย un granellino di senapa”, sta dicendo che il Regno di Dio non รจ un luogo circoscritto ma “si puรฒ paragonare” aย un eventoย sempre in evoluzione.

Lo puรฒ “descrivere” solo una “parabola” che racconta una storia, ma allo stesso tempo รจ molto piรน di un semplice oggetto. Il Regnoย รจย comeย un uomo che semina, ma รจ ancheย comeย il seme, che “cresce e germoglia”. E’ una persona, ma รจ anche la sua vita. E’ un piccolo resto cheย distendeย le sue radici nella terra ma non resta fermo; come il popolo di Israele si muove nel buio dell’Egitto, buca la superficie della terra uscendo dalla schiavitรน, esce alla luce passando attraverso il mar Rosso, e continua a crescere nel deserto puntando il Cielo della terra promessa per diventare un popolo che, come un segno dell’amore di Dio,ย distendeย i suoi rami, “tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”. Il Regno di Dio รจ Cristo, che getta se stesso nella storia di ogni uomo, ma รจ anche il Popolo unito a Lui come la terra al seme.

Egli ne assorbe le speranze e i fallimenti, le gioie e i dolori, anche i peccati, per trasformare tutto in un prodigio di amore robusto e fecondo. E’ un mistero, รจ il Mistero Pasquale nel quale il corpo esanime di Gesรน รจ trasformato in un corpo glorioso capace di dispensare vita senza fine. Mette i brividi, eppure neancheย l’uomoย Gesรน “sapevaย come” ciรฒ sarebbe potuto accadere. E lo si vede bene nel Getsemani, quando, prostrato nell’angoscia, chiede al Padre di risparmiargli il calice della Passione. Quella notte Gesรน si trovava proprioย comeย un contadino che getta il seme in terra: questi sa che lรฌ dentro accade qualcosa capace di trasformare quel puntino che teneva in mano in una pianta o in un albero, ma non saย comeย ciรฒ si realizza. Il contadino, infatti,ย non รจ mai stato un seme, e per quanto le conoscenze scientifiche attuali ce lo sappiano spiegare, nessuno di noi ha mai vissuto l’esperienza di un seme gettato in terra.

Cosรฌย Gesรน รจ dovuto entrare nell’ignoto, in quel passaggio doloroso e sconosciuto che il demonio ha colto a pretesto per tenerci schiavi tutta la vita.ย Sapeva che lo avrebbero preso, insultato, deriso, flagellato e appeso alla croce; sapeva che sarebbe morto e risorto, maย comeย ciรฒย sarebbe accaduto non lo sapeva. Eraย certoย che il Padre non lo avrebbe abbandonato, maย dovevaย entrare senza mappe nรฉ istruzioni in quel pezzo di terra a forma di sepolcro;ย doveva, per essere il primogenito di molti fratelli, la primizia del Regno di Dio, il Capo che porta alla salvezza il suo Popolo.ย Dovevaย perchรฉ in Lui tutti noi, scelti e chiamati a far parte del suo Corpo vivo nella storia, potessimo entrare nella terra buia che ci attende per uscirne vittoriosi come un albero che abbraccia nella salvezza le Nazioni pagane ancora schiave del demonio.ย 

Ecco, le parabole di oggi annunciano il Regno di Dioย comeย ilย passaggioย dalla morte alla vita: lo profetizzano per Gesรน ma anche per ciascuno di noi; e anche per ogni uomo, per chi ci รจ accanto in ufficio e per il quale pensiamo non vi sia piรน speranza. Anche per tuo figlio o tuo cugino, anche per un pedofilo o un terrorista.ย Non sappiamoย come possa accadere che anch’essi si salvino. Certo sono liberi, possono rifiutare sino in fondo l’occasione. Ma per tutti, misteriosamente, c’รจย un pezzo di terraย dove Cristo si getta per morirvi con loro e cosรฌ strapparli alla dannazione unendoli a sรฉ nella risurrezione.

E quelย pezzo di terraย รจ proprioย quel momentoย in cui la persona accanto รจ piรน indurita, ci aggredisce e ci insulta, ci rifiuta e disprezza; ci uccide dentro. E’ il kairos, il momento favorevole in cui la terra si spacca, magari impercettibilmente, per accogliere il nostro amore, che significa la nostra morte. Perchรฉ cosรฌ รจ accaduto a Gesรน, quando ha gettato se stesso nella terra della nostra vita che con i peccati lo ghermiva per ucciderlo. No, non sappiamo che cosa succederร  dopo, quanto tempo dovremo restare in quel sepolcro spalancato dai peccati dell’altro. Lo sa una moglie abbandonata da un marito? Lo sanno il padre e la madre di un figlio che li detesta e se ne va di casa?

Lo sa chi รจ stato truffato e derubato, insultato e calunniato? Lo sa un missionario rifiutato e perseguitato? No, nessun cristiano che offre la sua vita lo sa, ma ha la certezza che darร  frutto, perchรฉ allo stesso modo l’amore di Cristo ha dato frutto in lui.ย Nel Vangelo di Giovanniย Gesรน invita gli apostoli a “guardare i campi – tutto il mondo! -cheย giร ย biondeggiano per la mietitura”; e nel brano di oggi, dove si legge di “metter mano alla falce”, l’originale greco ha “apostellei”, che significa “inviare”, da cui deriva “apostolo”. Laย mietituraย รจ dunqueย l’invio degli apostoli,ย perchรฉ l’annuncio del Vangelo รจ giร  l’inizio della raccolta dei frutti!ย Non รจ questione di “dormire o vegliare”, perchรฉ “il chicco pieno nella spiga” non dipende dagli apostoli, ma da Cristo.

E’ Lui che ha giร  dato la sua vita per tutti, ed รจ ancora Lui che parla e agisce nei cristiani. Per questoย Egliย vede anche nel piรน grande peccatore, anche nelle zone del mondo piรน pagane e indifferenti al vangelo, la salvezza che gli uomini non vedono perchรฉย non sanno: Luiย saย perchรฉ รจ entrato nella morte ed รจ risorto perchรฉ il suo mistero di Pasqua dia frutto in tutti.ย C’รจ una “spontaneitร ” del bene piรน forte del male che รจ sempre innaturale.ย Essa si sprigiona nell’uomo quando egli viene a contatto con l’origine e il compimento del bene; quando cioรจ Cristo tocca il suo cuore e vi entra per risuscitare in lui e far crescere e fruttificare il seme divino che vi giace sin dalla creazione.

E’ quanto accade come un segno di speranza in chi รจ accolto nella Chiesa attraverso un lungo cammino iniziato con la semina della Parola; in virtรน del suo potere, essa “cresce in lui spontaneamente” generando fede, speranza e caritร , i segni della vita nuova che estenderร  i suoi rami per accogliere i peccatori nella misericordia.