NELLA FAMIGLIA DI NAZARET, IMMAGINE DELLA CHIESA, SIAMO GESTATI ALLA FEDE, ALLOBBEDIENZA E ALLA CARITA’ PER DARE I FRUTTI CHE SIANO PRIMIZIE DEL CIELO DA OFFRIRE AL MONDO
AUTORE: don Antonello Iapicca
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Chi di noi non si trova oggi nella situazione di Abramo, sfiduciato per le mille incognite che lo assediano? โSignore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e lโerede della mia casa รจ Eliรจzer di Damascoโ: la vita sembra sfuggirci senza riuscire a trasmettere integra laprimogenituraย della fede ai nostri figli. I nostri eredi troppo spesso assomigliano a dei pagani che il mondo vuol divorare.
Eโ difficile, anzi impossibile passare indenni nella precarietร del lavoro e di ogni istituzione, sotto i bombardamenti continui di una cultura che aggredisce noi e i nostri figli con la pornografia dei corpi e dellโideologia. Non riusciamo ad arginare la friabilitร delle relazioni indebolite dalla latitanza dellโeducazione e dallโimmersione voyeuristica nei social networks.
Ma in questa Festa il Signore ci invita ad alzare gli occhi e guardare il Cielo. Perchรฉ il segreto di ogni famiglia รจ scritto lassรน, tra le stelle. Eโ una grazia avvolta in una promessa che si compie in chi la accoglie con umiltร
โNon sarร costui il tuo erede, ma uno nato da teโ: i tuoi figli non sono condannati ad essere pagani che vivono seguendo il mondo, ma ย saranno cristiani che nasceranno nella tua fede. Ecco il segreto:ย la fede di Abramo, che sperรฒ contro ogni speranza. La tua fede di marito e padre, di moglie e madre.
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Dio ama ogni uomo di questo mondo e la sua volontร รจ che nessuno di essi vada perduto. Per questo ha scelto te e i tuoi fratelli, la tua e le loro famiglie e vi ha chiamati nella Chiesa, per offrire a tuttiย il segnoย indicato dagli angeli ai pastori nella notte di Natale.
Un padre, una madre e un Bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia, ecco la Buona Notizia per i pastori di ogni generazione, i piรน lontani, quelli che non vanno in chiesa, che neanche credono in Dio e vivono schiavi dellโinganno del demonio.
Per questo la Festa della Santa Famiglia di Nazaret รจ una chiamata a conversione per tutti noi; non avrebbe senso una celebrazione di famiglie che si specchiano narcisisticamente nella propria presunta diversitร da opporre al degrado del mondo.
La primogenitura della quale parla il Vangelo รจ invece un servizio dโamore per il mondo. Gesรน รจ presentato al Tempio come la primizia di ogni uomo, perchรฉ in Lui sono presentati a Dio tutti i peccatori della terra.
Eโ il primogenito di una moltitudine immensa nella quale ci siamo noi, che per primi abbiamo creduto in Lui. Primi in questa generazione, come ogni cristiano nella sua. E dietro di noi tutti gli altri che, contemplando il โsegno di contraddizioneโ che รจ la vita dei cristiani, si lasceranno trafiggere il cuore per โi pensieri malvagiโ che essa svela, accogliendo la misericordia di Dio.
Non li vediamo oggi, ma ci sono tutti: tuo cugino, il tuo vicino di casa, la collega, quel ragazzo che spaccia droga allโangoloโฆ Come Abramo, nella nostra fede saranno benedette tutte le famiglie della terra!
Per questo anche oggi il Signore viene a โvisitarciโ chiamandoci a conversione. Per aprire il cammino al Cielo dobbiamo accogliere ogni giorno e difendere in noiย e nella nostra famiglia la primogenitura: tornare sempre al Battesimo, dove siamo statiย presentatiย al Signore e offerti al mondo.
Ciรฒ significa ascoltare la predicazione attraverso la quale Dio ci vuol donare la fede. E โobbedireโ alla sua chiamata per โpartireโ come Abramo in un cammino serio di conversione, nel quale la Grazia possa dare compimento alla nostra vocazione.
Non illudiamoci, non รจ possibile per noi e per la nostra famiglia, senza una comunitร dove si diventa cristiani vivendo come la Santa Famiglia di Nazaret, in umiltร , semplicitร e lode. In essa la vita nuova di Gesรน โcresce e si fortifica piena di Spirito Santoโ, mentre la Grazia di Dio scende su di noi.
Nella comunitร cristiana, come Simeone, possiamoย abbracciareย il Signore nella sua Parola, nei sacramenti e nella comunione con i fratelli. E cosรฌ โvedere con i nostri occhi la salvezza preparata per noi e per tutti i popoliโ per imparare a discernere comeย necessariaย la โspadaโ che ha trafitto lโanima della Vergine Maria.
Essa deve raggiungere anche il cuore della Chiesa, penetrando nella nostra vita. Per questo il male ci ghermisce e ci porta in Egitto come la Famiglia di Nazaret. Eโ lรฌ, nel mondo, che la nostra famiglia diviene segno di salvezza.
Secondo i rabbini, la schiavitรน in Egitto รจ stata causata dalla malvagitร dei fratelli di Giuseppe che lo hanno venduto per invidia.ย Il midrร sh ci spiega che il prezzo del riscatto dei primogeniti fu fissato dalla Torร in base al denaro ricevuto dai fratelli per la vendita di Giuseppe.
I primogeniti sono cosรฌย il segno del riscatto di Giuseppeย che rivela lโamore di Dio che perdona i discendenti di Giacobbe caduti in schiavitรน. Gesรน, come Giuseppe, รจ stato venduto per poche monete. Ma Dio lo ha riscattato dalla morte, primogenito di molti fratelli, divenendo cosรฌ il segno cheย contraddiceย per sempre il peccato e la morte.
Cosรฌ lโofferta della nostra vita diviene il sigillo della misericordia che Dio pone in questa generazione.ย Le famiglie cristiane sono la prova e la memoria del suo amoreย offerte a ogni uomo che giace schiavo in Egitto a causa dei suoi peccati.
La parola ebraica che definisce il โprimogenitoโ รจย โbekhorโ, e deriva dal radicaleย bkrย che significa โportare frutti primaticciโ.
Siamo dunque chiamati a portare i frutti primaticci dello Spirito Santo che Dio effonde su di noi nella Chiesa, ovvero lโamore capace di lasciarsi crocifiggere per i nemici. Eโ questoย il segnoย che testimonia la veritร dellโindissolubilitร del matrimonio, la bellezza dellโapertura alla vita, la feconditร della diversitร e complementarietร tra uomo e donna.
Questo amore รจ la primizia che il mondo triste perchรฉ stretto nelle catene della menzogna attende dalla Santa Famiglia di Nazaret incarnata nelle nostre famiglie.
