don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 26 Aprile 2020

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SPERIMENTARE LA RESURREZIONE DI CRISTO NEL SUO AMORE CHE SUPERA I VINCOLI DEL PECCATO E DELLA CARNE E GIUNGE SUL NOSTRO CAMMINO DI OGNI GIORNO

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Cristo รจ lรฌ, come anche la Chiesa e i suoi apostoli sono chiamati a fare, accanto agli uomini che han visto incenerirsi la speranza. Cammina e ama, senza giudicare. Eโ€™ presente nei luoghi di dolore e peccato, anche dove i โ€œdiscepoliโ€ hanno perduto la fede, e non teme di sporcarsi con lo stessa terra calpestata dagli โ€œstoltiโ€. Non importa se, allโ€™inizio, โ€œi loro occhi sono incapaci di riconoscerloโ€. Importa che Lui sia lรฌ, a soffiare parole di amore e veritร  su quella cenere, a โ€œconversare con ciascuno lungo la via, spiegando le Scrittureโ€, sino a che non torni in loro ad โ€œardere il cuoreโ€. Discreto e rispettoso della libertร  di ciascuno, Gesรน dialoga con tutti, non come in un talk show, ma, โ€œcominciando da Mosรจ e da tutti i profeti, spiega loro in tutte le Scritture ciรฒ che si riferiva a luiโ€.

Attraverso gli eventi della storia, i dolori e le gioie di ogni giorno, Gesรน parla e rivela a poco a poco come tutto della storia di ciascuno ha avuto, da sempre, relazione con il suo amore. Il suo sangue, infatti, ha raggiunto ogni lembo di terra, ogni sussulto di vita, ogni peccato. Eโ€™ stupenda la tenerezza di Gesรน, lโ€™unico esegeta (Frรฉdรฉric Manns), lโ€™Agnello immolato capace di aprire i sette sigilli della Scrittura, per rivelarne il senso e illuminare con essa la vita di ogni uomo: Gesรน accompagna i passi nella Veritร , e cioรจ che โ€œEgli doveva morireโ€ proprio per te e per me. Il suo amore, lโ€™unico, รจ giunto sin dentro la notte, il crepuscolo di ogni fuga. E Gesรน โ€œfa come se dovesse andare piรน lontanoโ€, ed รจ il colpo del koโ€ฆ Proprio la possibilitร  di perdere quella presenza che aveva riacceso il cuore svela definitivamente la propria indigenza, ed รจ quando ci si scopre impauriti e soli nel buio della superbia.

Ma Gesรน รจ lรฌ, pronto ad essere accolto ed โ€œentrare per rimanere con loroโ€ che hanno finalmente capito dโ€™essere peccatori e bisognosi del suo perdono. Non sappiamo quando, ma sappiamo dove โ€“ proprio alla fine del viaggio, โ€œvicini al villaggio dove siamo direttiโ€ โ€“ forse attraverso un fatto, di certo per la presenza amorevole e misericordiosa della Chiesa e dei suoi figli, quel cuore tornato a scaldarsi puรฒ implorare Cristo come fece Abramo visitato dai tre angeli alla quercia di Mambre, perchรฉ non passi senza fermarsi: โ€œResta con noi, perchรฉ si fa sera e il giorno รจ ormai al tramontoโ€. In quel crocevia decisivo si fa chiara lโ€™esperienza che, scappando da Gerusalemme, ci si ritrova nella notte, come Giuda; e non vogliamo porre fine alle nostre vite come lui. La parola di Gesรน ci ha destato a una speranza che credevamo perduta. La sua presenza, il suo esserci nonostante tutto, ha illuminato il nostro orgoglio: โ€œnoi speravamoโ€ male, โ€œdiscutevamoโ€ ingannati dal demonio.

Non รจ come pensavamo irretiti nelle menzogne che ci hanno insegnato nel mondo. โ€œResta con noiโ€ perchรฉ abbiamo capito di non aver capito niente, della nostra storia, della Chiesa, dellโ€™amore e di Te. Abbiamo perรฒ imparato che del tuo camminare con noi proprio non possiamo fare a meno. Non cโ€™รจ, dunque, da rattristarsi, perchรฉ nelle trame oscure che conducono lโ€™uomo a tradire, scappare e peccare, Dio scrive una storia di misericordia. Ha โ€œmandatoโ€ Cristo sulla strada di Emmaus prima dei discepoli, sulla Croce gli ha fatto sperimentare la lontananza prima di ogni lontano, perchรฉ possano โ€œaprirsi gli occhiโ€ di tutti sul suo amore. Ha consegnato suo Figlio alla morte per โ€œassicurareโ€ a tutti la vita e la salvezza. Per questo, proprio dove รจ abbondato il peccato, ha sovrabbondato la Grazia: i discepoli โ€œriconoscono Gesรนโ€ perchรฉ hanno conosciuto se stessi nel suo corpo crocifisso e โ€œspezzatoโ€ per amore. In quellโ€™intimitร  ritrovata nel punto del cammino piรน lontano da Gerusalemme, appare la Chiesa, il culmine e la fonte della sua liturgia, il rendimento di grazie per lโ€™amore infinito di Dio, lโ€™Eucarestia. โ€œA tavolaโ€ con Cristo ogni storia trova il suo senso; in quel โ€œpane preso, spezzato e datoโ€ trova pienezza ogni vita perduta.

In Cristo ogni fallimento si trasforma in benedizione: anche i passi che ci hanno separato da Lui e dai fratelli, nella luce del suo amore, si scopre che stavano tracciando il cammino percorso per incontrarlo e non lasciarlo piรน. Ora il cammino di purificazione รจ compiuto: Gesรน รจ entrato per โ€œrimanereโ€ con i discepoli; anche se โ€œsparisce alla vistaโ€ della carne, ormai Lui รจ in loro, come in chiunque abbia fatto questa esperienza, ed รจ finalmente libero, dal peccato e dallโ€™angoscia. liberi di fare โ€œritorno senza indugio a Gerusalemmeโ€, incontro ai fratelli per โ€œnarrare ciรฒ che ci รจ accaduto lungo la via e come lโ€™abbiamo riconosciuto nello spezzare il paneโ€; liberi di celebrare, nella comunione, la pienezza della Vita che non muore, perchรฉ ยซdavvero il Signore รจ risorto!ยป E da qui, liberi di donarsi e uscire per farci compagni di viaggio dellโ€™infinita schiera dei โ€œtristiโ€ e delusi viandanti che ci sono accanto, per innescare in loro il fuoco della speranza.

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AUTORE: don Antonello Iapicca
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