don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 21 Giugno 2020

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INVIATI AD ANNUNCIARE OVUNQUE LA PAROLA DELLA CROCE SVELATA NELL’INTIMITA’ DELLA CHIESA PER STRAPPARE GLI UOMINI ALLA MENZOGNA

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Siamo parte della famiglia di Gesรน. Tutto quello che riguarda Lui riguarda anche noi. La nostra vita รจ legata indissolubilmente alla sua, perchรฉ siamo nati per essere conformi alla sua immagine.ย Il Signore รจ il primogenito della nuova creazione e, come Lui, in Lui e per Lui, non possiamo che suscitare sconcerto, scandalo, persecuzione. L’apparire di Gesรน scatenava l’ira dei demoni, stanati nell’ombra delle loro menzogne. Allo stesso modo l’avvento della Chiesa nella parola e nella vita degli apostoli, svela le trame occulte del principe di questo mondo, perchรฉ la Veritร  illumina la menzogna,ย Cosรฌ, quando in ufficio, a scuola, tra gli amici, nelle diverse relazioni, si fa presente l’avvenimento di Cristo incarnato negli apostoli, tutto quello che non gli รจ conforme – i nemici della croce – รจ come risucchiato in superficie, e, una volta smascherato, schiuma ira e calunnia, e violenza che giunge ad uccidere, pur di ricacciare nell’ombra la menzogna di un’esistenza preda dell’inganno.ย 

Quando al supermercato, all’uscita dall’asilo o spesso, purtroppo, anche a messa, appare una mamma circondata dalla nidiata dei suoi cinque, o sette, o dieci figli, รจ come una saetta precipitata laddove si sono posati i suoi piedi: risolini, ghigni, ironie, e insulti.ย In quella madre, come in ogni cristiano che incarni il vivere di Cristo, appare il Maestro, il Primogenito risorto e vivo che ha vinto la morte dell’egoismo, della paura e del pensiero del mondo; quei bambini che le fanno ressa ululante intorno sono il frutto dei “segreti” che Gesรน le ha “sussurrato all’orecchio” e che lei “annuncia alla luce e predica dai tetti”. La Chiesa sa che in ogni uomo รจ inscritto il codice genetico dell’amore, la volontร  di felicitร  che ne ha disegnato la mappa del Dna spirituale. Quando, in quella mamma, come in ogni apostolo, lo Spirito Santo fa visibile quel codice nell’esistenza quotidiana, come un liquido di contrasto intercetta il grumo di cellule impazzite che ha attaccato il Dna per stravolgerlo e lo attacca come una massiccia dose di chemioterapia spirituale; allora si palesano gli stessi effetti di quella usata nei protocolli medici oncologici: nausea, vomito, debolezza, e l’uomo vecchio aggredito dal cancro lascia il passo, con dolore, alle cellule rinnovate.ย La persecuzione che si scatena contro la Chiesa รจ sempre dettata dall’orgoglio che induce a non arrendersi, a difendere le certezze acquisite, non importa se gravide di morte; la superbia che spinge a non abbandonarsi alla misericordia.

La persecuzione, la calunnia, l’odio che gli apostoli attirano su di sรฉ, sono il segno inequivocabile che il Regno dei Cieli รจ arrivato e il regno di satana ha le ore contate: รจ segno di debolezza.ย Gesรน รจ venuto per la rovina dei demoni, e per questo, dopo di Lui, il “padrone della casa” che รจ immagine della Chiesa, anche “i suoi familiari”, ovvero gli apostoli, saranno identificati come demoni a servizio del principe dei demoni, perchรฉ l’opera piรน astuta di satana รจ proprio quella di camuffarsi e scambiare il bene con il male, Gesรน con il demonio. E’ quanto abbiamo sotto gli occhi ogni giorno…ย 

Per questo, la missione della Chiesa รจย una lotta, รจ parte del combattimento escatologico che appare nell’Apocalisse, soprattutto al Capitolo XII. La Donna รจ perseguitata dal grande drago che vuole divorare il bambino appena nato, Cristo fatto carne nella Chiesa, nei suoi fratelli piรน piccoli. Ogni istante della loro vita, ogni aspetto della nostra esistenza รจ un capitolo unico e inevitabile di questa grande e cruenta battaglia.ย Al lavoro, a casa, a scuola, con amici e colleghi, con il fidanzato o con i parenti,ย ovunque e sempre ci รจ consegnata una tessera del mosaico che compone la volontร  di Dio su ogni uomo. Per poterla deporre al suo posto รจ necessario che sia “esorcizzata” e tolta la tessera falsa, apparentemente somigliante, ma inautentica. E questo accade non senza pagare un prezzo spesso salatissimo: la nostra dignitร , il nostro onore, l’amicizia, la stima, l’affetto. Caricarsi, con Cristo, del peccato e del male che si scatena intorno e verso di noi, รจ l’amore piรน grande, l’unico autenticamente gratuito, che libera e conduce al Regno.

ย In questa guerra contro satana, non dobbiamo “temere” nessuno; non dobbiamo temere l’esercito nemico, i pensieri, le tentazioni e coloro che, in questo mondo, obbediscono ai suoi ordini:ย il demonio non ha il potere di uccidere l’anima!ย Non c’รจ peccato, per quanto grande, che possa uccidere definitivamente l’anima! Siamo invece chiamati a temere Cristo, che significa abbandonarsi fiduciosi al suo amore. Temere di perderlo, di entrare nella morte soli, senza il nostro Avvocato, nella superbia di chi bestemmia l’opera dello Spirito Santo, l’unico che, nel giudizio, potrร  difenderci. E questo ogni giorno: anche oggi ci attende un giudizio, al quale giungeremo passando attraverso gli eventi che ci metteranno a morte. Non sono questi, non sono i nemici che dobbiamo temere; dobbiamo invece fuggire con paura anche solo l’ipotesi di entrare nella storia soli con la nostra superbia, di trovarci davanti al Padre nudi come Adamo, senza l’armatura di Cristo. Se cosรฌ accade, stasera ci sentiremo soli e condannati, perderemo la speranza per il matrimonio, per i figli, per la nostra vita, assaporando le primizie della “Geenna” invece di quelle del Paradiso.ย Il santo timore sigilla in noi che “ogni capello del nostro capo รจ contato”:ย siamo giร  cittadini del Cielo, non un secondo della nostra vita scivola dalle mani di Cristo.

Nulla di quello che ci accade รจ fuori dalla volontร  di Dio, eccetto il peccato. Vivere in questa certezza รจ giร  compiere la missione, in mezzo a un mondo che contesta l’esistenza e l’amore di Dio. Chi vive nel mistero pasquale di Cristoย in ogni circostanzaย “lo riconosce” davanti agli uomini, cosรฌ come Lui, anche quando cadiamo nel peccato, “riconosce” in noi la sua opera piรน forte della debolezza. “Non riconoscerlo” significa opporsi alla Grazia e rifiutare, con la storia e le persone, il suo annuncio, l’irrompere dello Spirito Santo, il suo farsi carne in noi: come potrร  allora Gesรน, in chi ostinatamente lo ha scacciato, “riconoscere” se stesso davanti al Padre? Temiamo dunque il Signore, abbandoniamoci alla sua fedeltร , Lui che ha “il potere” di condurci al porto sospirato della Vita eterna dove ci “riconoscerร ” come suoi fratelli.ย 

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AUTORE: don Antonello Iapicca
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