don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 2 Ottobre 2020

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CUSTODITI DAGLI ANGELI DELL’AMORE DI DIO PERCHE’ SIAMO IL SUO TESORO PIU’ PREZIOSO

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La Festa degli Angeli Custodi fa risuonare in noi questa domanda: chi mi ha disprezzato al punto di farmi credere che valgo pochissimo o nulla? Chi ha โ€œpensato controโ€ di me? Chi cioรจ, ti ha guardato, giudicato, pesato, per stabilire che non vali, che sei fuori mercato, senza prezzo? E il Signore, proprio per mezzo dei suoi Angeli inviati per proteggerti, vuole condurti oggi nel fondo di te stesso, dove satana – lโ€™accusatore, il pubblico ministero del processo contro Dio e le sue creature molto buone โ€“ ha seminato la menzogna con cui ti ha fatto credere di non valere. Ma come ha fatto a ingannarti? Mentendoti su Dio, quando, in una difficoltร , nella sofferenza e nella debolezza, ti ha insinuato che non ti amava, perchรฉ permetteva quella situazione, e ti aveva creato cosรฌ fragile e impotente. Ma se accettiamo che Dio non ci ama perdiamo immediatamente il valore della nostra vita, che ci viene appunto dal suo amore.

Ci convinciamo di non valere nulla perchรฉ pensiamo che Dio ci abbia abbandonato dopo averci creati; orfani dellโ€™amore che ci darebbe la vita, siamo condannati a morte come dei personaggi incompiuti e obbligati a cercare in se stessi un ruolo โ€œgrandeโ€ per sfuggire allโ€™oblio. Ma oggi, al fondo del disprezzo che tiene schiavo il nostro cuore, giungono gli Angeli inviati da Dio per โ€œcustodirciโ€ dal demonio con lโ€™annuncio del suo amore infinito. Il Vangelo, infatti, รจ la โ€œspada dello Spirito Santoโ€ con cui possiamo combattere contro il nemico, perchรฉ in esso risplende la Veritร : il Padre non ha abbandonato la sua creatura, anzi, la ha amata sempre, anche quando, sedotta dal serpente, ha abbandonato il suo Creatore. Fratelli, se ci sentiamo ancora strangolati dal disprezzo, significa che abbiamo smesso da molto tempo di ascoltare gli angeli che ci predicano la Buona Notizia. Non solo quelli in carne ed ossa che Dio manda ogni giorno alla nostra vita: pastori, catechisti, genitori, fratelli. Dobbiamo confessare che forse non pensiamo mai agli Angeli Custodi, i “ministri della divina premura per ogni uomo. Dallโ€™inizio fino allโ€™ora della morte, la vita umana รจ circondata dalla loro incessante protezione” (Benedetto XVI). Hai pregato oggi il tuo angelo custode? Hai pregato quello di tuo marito o di tua moglie, dei tuoi figli? Eโ€™ da quando eravamo bambini che non lo facciamo, vero? Allora pregavamo come ci aveva insegnato la mamma: “angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla Pietร  Celeste. Amen”.

Che profonditร  questa preghiera! Ci rivolgiamo a colui che ci puรฒ โ€œcustodireโ€, capite? Significa che siamo preziosi, perchรฉ si โ€œcustodisceโ€ solo ciรฒ che vale, lโ€™immagine e la somiglianza con Dio che ci dร  unโ€™identitร  unica e meravigliosa. Siamo tanto preziosi che Dio manda per ciascuno di noi una speciale e invincibile โ€œguardia del corpoโ€ che, oltre a proteggere i nostri passi dai pericoli per l’incolumitร  fisica, ci รจ accanto per โ€œilluminarciโ€ con il Vangelo che ha il potere di polverizzare la menzogna del demonio e cosรฌ, alla sua luce, possiamo discernere passo dopo passo la volontร  di Dio, che รจ lโ€™incarnazione del suo amore infinito per noi; per โ€œreggereโ€ il nostro corpo e il nostro spirito affinchรฉ non si pieghino sotto le insidie del maligno; per โ€œgovernareโ€ il nostro cuore affinchรฉ ci consegni senza riserve al nostro Sposo. Sรฌ fratelli, perchรฉ gli Angeli Custodi sono per noi come le damigelle dโ€™onore che accompagnavano e scortavano la Sposa nel corteo nuziale. Ai tempi di Gesรน, lโ€™ultima parte delle nozze, si chiamava โ€œnishu’inโ€, che deriva dal verbo โ€œnasha’โ€, che significa โ€œelevareโ€ o โ€œalzarsiโ€. La sposa, infatti, anticamente era condotta alla cerimonia su un seggio sollevato da aste di legno. Rinati nel grembo della Chiesa, la nostra vita รจ un cammino che Cristo ci chiama a fare accanto a Lui verso il compimento delle nozze nel Cielo.

Lui con i suoi amici, gli apostoli, ci ha โ€œrapitiโ€ dalle mani del demonio, e ora possiamo camminare in una vita nuova, scortati dalle damigelle dโ€™onore che sono gli Angeli che il Padre invia perchรฉ non cadiamo allontanandoci dallo Sposo. Essi ci โ€œilluminanoโ€ proprio come facevano le amiche della Sposa con le torce senza le quali, a quel tempo, di notte non si poteva andare da nessuna parte. Fratelli, siamo noi i โ€œpiccoli che credono in Cristoโ€, la Sposa meravigliosa che cammina โ€œappoggiata (questo significa โ€œfedeโ€) al suo Dilettoโ€, nessuno puรฒ โ€œdisprezzarciโ€ perchรฉ i nostri angeli che ci scortano โ€œvedono sempre la faccia del Padre che รจ nei Cieliโ€; ci vedono cioรจ giร  in paradiso, come riflessi attraverso di loro perchรฉ, salendo e scendendo sulla scala che unisce la terra al Cielo, ci illuminano con il riverbero del volto di Dio che non smettono di contemplare, ma riflettono la nostra immagine in Cielo, nel cuore del Padre, come aveva scoperto Dante. Per questo possono accompagnarci lungo il cammino verso la stanza nuziale dove ci uniremo allo Sposo per lโ€™eternitร . Ci โ€œcustodisconoโ€ e โ€œreggonoโ€ perchรฉ restiamo con Lui sulla โ€œLettiga del Re Salomoneโ€ (cfr Ct. 3,5) ovvero il letto dโ€™amore dove Gesรน ci crocifigge con Lui per condurci al Cielo.


AUTORE: don Antonello Iapicca
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