don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 17 Luglio 2022

708

AMATI NELLE NOSTRE DEBOLEZZE COME MARTA PER AMARE CRISTO COME MARIA

Marta pensa di ospitare e servire Gesรน, Maria riconosce di essere sua ospite, perchรฉ Lui รจ venuto proprio per servirla. Occupata e agitata dalle sue molte cose, Marta non riconosce il Messia Salvatore in Gesรน che la visita, Maria scopre di essere stata scelta da Lui per salvarla, accoglierla nella sua intimitร  e donarsi a lei. Marta ha scelto se stessa, Maria sceglie lo Sposo che l’ha scelta senza condizioni come sua Sposa.ย Marta pensa che Gesรน abbia bisogno di lei. Maria sa di avere bisogno di Lui. Marta si illude di essere necessaria a Gesรน, Maria sa che solo Gesรน le รจ necessario. Marta si crede maestra e suggerisce a Cristo cosa dire, Maria รจ discepola in ascolto. Marta esige, Maria gode la gratuitร . Marta difende la parte che pensa sia buona e bella di sรฉ, Maria si vede parte di Cristo e a Lui si dona senza riserve. Marta รจ schiava e mormora perchรฉ oppressa da progetti, criteri e ideali, Maria รจ libera e riposa in Cristo che รจ, giร  qui, la parte buona e bella di cui e per cui vivere, l’ereditร  celeste che non si corrompe, la vita che non muore, l’unico amore che rende buona e bella la sua vita, come un anticipo di Paradiso. Marta fa, Maria รจ. Nella Chiesa, dove Gesรน ci serve offrendosi gratuitamente nell’amore che ci parla, perdona, sazia e ricrea, impariamo a lasciarci amare, a passare dall’attitudine di Marta a quella di Maria, del discepolo che ascolta, obbedisce e segue Cristo verso la parte che non ci sarร  tolta.

Una bella faccia tosta Marta. Si โ€œfa avantiโ€, e giร  si muove maleโ€ฆ Tutto in lei รจ un โ€œfarsi avantiโ€, mentre tutto in Maria รจ un farsi indietro, tanto indietro da โ€œsedersi ai piedi di Gesรนโ€. Eโ€™ il contrasto tra lโ€™atteggiamento di chi si fa discepolo e quello di chi si fa maestro. Maria รจ discepola, Marta si crede maestra. E le accade come a Pietro, che va avanti a Gesรน e gli si mette di traverso per farlo inciampare sul cammino verso la Croce.

Anche Marta, โ€œpresa dai molti serviziโ€, รจ schiava del pensiero mondano, sempre ispirato dal tentatore, โ€œshatanโ€. Entrambi non accettano la propria storia, e cercano di tirare Gesรน dalla propria parte, a seguire il proprio โ€œpensieroโ€ e dargli compimento. Ma Gesรน non รจ il giudice che esigeva Marta, non รจ stato โ€œaccoltoโ€ nella sua casa per farle giustizia, per soddisfare la sua โ€œcupidigiaโ€. Lui รจ lรฌ per molto di piรน che aggiustare la sua vita. Luca descrive Marta come โ€œuna donna che aveva una sorellaโ€, nel senso che la sua vita dipendeva da quella relazione; ciรฒ che la definiva era Maria, e, proprio per questo, devโ€™essere stata molto difficile la loro relazione.

Sembra una scaramuccia come le tante che si incendiano anche nelle nostre case. Eppure nasconde un Vangelo, una Buona Notizia cosรฌ importante da indurre Luca a scrivere lโ€™episodio e a tramandarlo a ogni cristiano. Quanti di noi soffrono perchรฉ โ€œhanno una sorellaโ€, o un fratello, o un padre, una madre, una moglie, un figlio che, come Maria per Marta, con la loro attitudine contestano la nostra? Tutti, nessuno escluso; anche il parroco soffre perchรฉ โ€œha un vice-parrocoโ€, una suora perchรฉ โ€œha una consorellaโ€โ€ฆ Le relazioni sotto lo stesso tetto sono cosรฌ importanti da assorbire il nostro cuore.

Marta e Maria sono il paradigma di ogni famiglia, e da qui ha inizio tutto. Non a caso Gesรน dice che โ€œchi non odia suo padre, sua madre, i suoi fratelli, non puรฒ essere mio discepoloโ€ come Maria. Marta era โ€œpresaโ€ da qualcosa che lโ€™aveva resa insofferente, ansiosa, alienata; e quindi gravida di giudizi, al punto di rivolgersi al Signore con la presunzione e lโ€™orgoglio di essere nel giusto, ed esigere da Lui la giustizia che sembrava esserle dovuta.

Un laccio affettivo lโ€™aveva โ€œpresaโ€ e la teneva schiava, come noi. โ€œPresaโ€, infatti, traduce il grecoย perispao, che significa letteralmente โ€œessere ansiosoโ€, โ€œvivere in una grande tensioneโ€, ma anche โ€œessere distrattoโ€. La โ€œdiaconiaโ€ si era trasformata in un idolo nel quale cercava vita e gratificazione, il โ€œservizioโ€ lโ€™aveva afferrata fin entro il suo intimo, inquinando i suoi โ€œpensieriโ€. Era ormai โ€œdistrattaโ€ dallโ€™Ospite per il quale era indaffarata, allontanata dallo stesso motivo per cui era indaffarata.

Il cuore del Vangelo di questa Domenica รจ nascosto qui: Marta aveva invitato Gesรน, accidenti, e ora quellโ€™invito le era diventato pesante. Che cosa era successo? Era successo che la presenza di Gesรน, il suo essere lโ€™unico di cui davvero cโ€™รจ bisogno, la parte buona e migliore della vita, aveva scatenato in lei i demoni che lโ€™avevano โ€œpresaโ€ al laccio della menzogna originale. Maria, la sua sorella, la carne della sua carne, era in quel momento divenuta lo specchio della parte migliore di lei stessa; in essa le era annunciata la chiamata e lโ€™elezione che significava la visita di Gesรน. Senza dire una parola, โ€œseduta ai piedi di Gesรนโ€, Maria stava smascherando il suo uomo vecchio, che si corrompe dietro le passioni ingannatrici. Maria era la discepola che anche Marta era chiamata a diventare.

Ma, di fronte a questo, โ€œpresaโ€ dallโ€™inganno del demonio, ella resisteva: lโ€™uomo vecchio non accettava di essere rinnegatoโ€ฆ E per questo giudicava Maria, perchรฉ, in fondo, come sempre accade quando giudichiamo un fratello, Marta stava giudicando e disprezzando se stessa; voleva giustizia da Gesรน per giustificare la sua superficialitร  e durezza di cuore, e non soffrire il cammino della conversione.

Attenzione perรฒ, perchรฉ un testo rabbinico del tempo affermava: โ€œQuesti sono i lavori che deve fare una donna per il marito: cucire, lavare, cucinare, allattare i bambini, pulire la casa e lavorare la lanaโ€ฆโ€. E Marta rappresenta proprio il ritratto della donna perfettaโ€ฆ Ora perรฒ non aveva piรน davanti lo sposo della carne, si profilava nella sua vita una nuova relazione, al di lร  della carne. Era davanti a Lei lo Sposo della sua anima, Colui che era venuto sino a casa sua per donarle lโ€™autentica perfezione. Essa, infatti, non mira a un compimento esteriore della Legge, ma allโ€™amore. E lโ€™amore rivelato in Cristo non sa giudicareโ€ฆ

Marta, invece, era ancora nella dimensione limitata della carne, e giunge in quel momento a giudicare addirittura Gesรน; erano gli attacchi violenti del demonio che la inducevano a pensare male di Lui: โ€œnon ti curiโ€ di me? Hai solo occhi per mia sorella? Non vedi che sto qui penando per accoglierti degnamente, come una perfetta donna della Scrittura, mentre mia sorella se ne sta โ€œsedutaโ€ a non far niente? A che cosa le era servito il suo โ€œservizioโ€? A nulla, anzi a qualcosa sรฌ, a peccare. Cโ€™รจ in questo breve passaggio tutta la tensione e il dramma del parto battesimale: in Marta appare lโ€™uomo della carne visitato da Cristo che lo chiama ad uscire da se stesso, a โ€œsedersiโ€ ai suoi piedi, ad accoglierlo come lโ€™unico Sposo (i piedi, nella Scrittura, fanno anche riferimento agli organi sessuali, non vi scandalizzate).

- Pubblicitร  -

Marta รจ ancora โ€œpresaโ€ dal pensiero del mondo, ma Gesรน che ha attirato a sรฉ sua sorella Maria, รจ come una bomba gettata in quel groviglio di passioni, gelosie, invidie e rancori che albergano nel suo cuore. Dal momento che vi รจ entrato il Signore, la sua casa โ€“ quelle mura nelle quali la carne lโ€™ha fatta da padrona โ€“ รจ destinata a divenire una Chiesa, unโ€™assemblea convocata dalla Parola di Dio, la comunitร  che ha sperimentato la risurrezione di Gesรน, la celebra e la vive nellโ€™amore e nellโ€™unitร .

Ma Marta lโ€™aveva accolto, e questo era lโ€™importante. Su quel moto sincero e retto del suo cuore Gesรน stava cominciando in lei lโ€™opera che lโ€™avrebbe trasformata in una discepola. Basta accogliere, non importa come, poi Gesรน fa il restoโ€ฆ Anzi, รจ fondamentale quel passaggio dove si prende coscienza della propria realtร  di peccatori. Il Signore, infatti, non sarebbe potuto scendere a Betania per risuscitare Lazzaro, se prima non vi ci si fosse recato come ospite per smascherare il cuore di Marta e chiamarla a conversione.

Per questo anche Marta รจ stata canonizzata: รจ stata visitata e amata cosรฌ comโ€™era, centrata su stessa, orgogliosa e superba. La sua santitร  che ha brillato nella stupenda professione di fede in Gesรน e nella sua resurrezione fatta mentre il suo fratello Lazzaro era ancora morto, inizia qui, dallo svelamento della propria povera realtร  (Betania significa โ€œcasa del poveroโ€), e dalle parole profetiche di Gesรน. Anche per Marta sarebbe arrivato il momento di rinnegare se stessa e di seguire il Signore, esattamente come accadde a Pietro. Anche Marta avrebbe smesso di โ€œfarsi avantiโ€ per sedersi ad ascoltare la Parola di Gesรน, ma doveva scendere i gradini dellโ€™umiltร , e sperimentare che solo lโ€™amore di Cristo sarebbe potuto scendere e amare la sua piccolezza.

Cosรฌ, anche a noi, che viviamo i nostri rapporti esattamente come Marta, รจ rivolto lo stesso annuncio: Maria, la Chiesa, la tua comunitร  concreta, ha scelto la โ€œparte buonaโ€, non solo la migliore tra altre buone. Cammina con Maria allora, โ€œcammina sedendotiโ€ come un discepolo ad ascoltare lโ€™unica Parola buona per la tua vita. Ascolta la predicazione della Chiesa, abbraccia la Parola come una sposa, stringiti a Cristo in ogni istante della tua vita, lascia che faccia di te carne della sua carne. Ascolta e vedrai crescere in te la fede sino a divenire adulta, e in essa saprai obbedire alla volontร  di Dio, amando oltre te stesso. Coraggio Marta, coraggio a te e a me che, come lei, ci โ€œpreoccupiamoโ€ delle cose del mondo e โ€œci agitiamoโ€ per quello che ci sarร  tolto! Eโ€™ preparata per noi la novitร  di vita che ha reso libera Maria.

Il sito di don Antonello.