don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2019

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SALVATI DALLA PREGHIERA CROCIFISSA DEL SIGNORE

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E’ terminato il Tempo di Natale, ma il mistero immenso che abbiamo celebrato in questo tempo straordinario non era fine a stesso. Non avrebbe senso festeggiare il Natale se non ci fosse il Tempo Ordinario nel quale esso si compie. Gesรน รจ nato per entrare nella nostra storia di ogni giorno. Dio si รจ fatto carne per “camminare lungo il Mare di Galilea”, e venirci a cercare dove stiamo “pescando” per mangiare e saziarci. Per questo Gesรน irrompe oggi nella nostra precarietร , nelย piccolo regnoย che cerchiamo di costruirci ogni giorno tra le insidie del mare e le poche certezze della terra.

Non siamo tutti nella stessa situazione di Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni? Non stiamo anche oggi “gettando” le reti sperando che la sorte dia una mano ai nostri sforzi, al lavoro, a scuola, in famiglia? Non stiamo “riparando” i buchi apparsi nelle reti, non cerchiamo cioรจ di ricucire le relazioni che si sono sfilacciate? Siamo sullo stesso confine tra vita e morte, gioia e dolore, successo e fallimento segnato profeticamente dalla riva sulla quale Gesรน stava “passando” quella mattina. E, come allora, anche oggi ci “vede” e ci “chiama”: “il kairos รจ compiuto, il Regno di Dio รจ vicino”, parole che per un ebreo significavano che quello nel quale stava vivendo, quell’istante preciso, era il momento favorevole per l’avvento del Messia nella storia e l’instaurazione del Regno agognato dai tempi di Davide.

Significava che quel mare non avrebbe piรน costituito un’insidia e un’incognita: sarebbe bastato “gettarvi” reti che non si sarebbero piรน strappate per pescare sempre in abbondanza. Ma, annunziando l’arrivo del Regno atteso, Gesรน aveva spiazzato tutti. Esso infatti non si imponeva con la violenza della sua apparizione abbacinante. Nessuno era obbligato ad entrarvi: era rovesciata ogni dinamica religiosa: non era l’uomo a bussare alle sue porte, ma, per cosรฌ dire, era il Regno che chiedeva a ciascuno di essere accolto. Era Dio che si rivelava ma non si comportava come ogni ebreo si sarebbe aspettato da Lui. Sรฌ, i segni del Messia erano davanti ai loro occhi, ma stentavano a “convertirsi e credere al Vangelo”. La carne di Gesรน li scandalizzava, non era possibile che il potere e l’autoritร  del Re si celassero in quell’Uomo cosรฌ umile che non si imponeva e li lasciava liberi di rifiutare Lui e le sue parole. I primi quattro apostoli chiamati da Gesรน, di fronte alla gratuitร  di una chiamata che dava compimento al loro lavoro e quindi senso e perfezione alla loro vita, ย  ย  non hanno saputo resistere.

Esperti pescatori, sapevano che cosa significasse mettere tutto l’impegno e il sacrificio per “gettare reti” spesso “riparate” con pazienza, e non pescare nulla. Conoscevano la fame che nasceva dal fallimento, e per questo intuivano che c’era, nella natura e quindi nel cuore dell’uomo, qualcosa che sfugge alle regole, una libertร  inscritta nell’essenza delle cose e delle persone, contro la quale non vale nessuna imposizione. Non basta gettare le reti, perchรฉ puรฒ darsi che il pesce non passi di lรฌ! Per questo quei pescatori non poterono resistere alle parole di Gesรน cosรฌ piene di un’autoritร  sino ad allora sconosciuta: un’autoritร  assoluta per l’amore che rivelava, ma che lasciava sorprendentemente liberi di accoglierlo oppure no.ย 

Ecco, quell’autoritร  era la risposta che illuminava di senso ogni istante della loro vita. La precarietร  del loro mestiere era la dimora preparata all’assoluta gratuitร  dell’amore di Dio. La libertร  con cui la natura si presentava a loro ogni giorno era la firma del Creatore vergata sulla creatura. Il peccato aveva ferito entrambe sino a renderle irriconoscibili e ingestibili, ma le parole di Gesรน stavano restituendo loro il volto originale: il mare e i pesci attendevano da sempre i pescatori e le loro reti perchรฉ erano stati creati gli uni per gli altri. La libertร  e la precarietร  non sono impedimento al compimento della vita, ma l’esatto contrario: indicano il “kairos”, il tempo favorevole nel quale convertirsi e credere al Vangelo, abbandonare cioรจ di guardare orgogliosamente a se stessi, alla propria abilitร  e ai propri sforzi, e accogliere la stessa Parola che ha il potere di creare nell’armonia pescatore e pesce. Per questo, sulle rive del Lago di Galilea appare il Regno di Dio perduto a causa del peccato.

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Si compie il miracolo della nuova creazione, che non si impone ma si offre con l’autoritร  dell’amore gratuito che รจ l’unico compimento perfetto per la libertร  dell’uomo. Cosรฌ accade oggi per noi, in questo “Tempo Ordinario” nel quale appare lo “straordinario” dell’amore di Dio che lo rende “favorevole” per la salvezza. Un lunedรฌ meraviglioso perchรฉ decisivo: “seguimi!”, cioรจ stai con me, come ogni discepolo faceva con il suo rabbino. Nella comunitร  cristiana (4 era il numero minimo di discepoli che doveva avere un rabbino) impara a vivere la Torah, ovvero la volontร  di Dio, posando i tuoi passi sulle mie orme; impara la fede entrando negli eventi con me. “Seguimi!, cioรจ “diventa me!”. Lasciati ricreare in me per diventare un altro Cristo in questa generazione. Per questo Gesรน dice anche a noi: โ€œVenite dietro di me, e vi farรฒ diventare pescatori di uominiโ€: io trasformerรฒ la tua vita in un fecondo dono d’amore, capace di portare gli uomini in salvo. Non si tratterร  piรน di pescare per sfamarsi, ma di pescare per sfamare, offrendo a ogni uomo lo stesso compimento che ha ci ha pescati nel mare del fallimento.

Come si pesca un uomo? Tirandolo fuori dall’acqua, ovvio! Strappandolo al peccato e alla morte, con la rete dell’amore che non si spezza perchรฉ capace di dilatarsi all’infinito per seguire con pazienza le fughe nell’abisso con cui gli uomini si illudono di salvarsi lontani dalla Croce. Sino al “kairos” nel quale ognuno sentirร  rivolto personalmente a lui l’annuncio del Vangelo e potrร  cosรฌ, liberamente, convertirsi per essere accolto nelle maglie di misericordia della Chiesa. In famiglia e al lavoro, in ogni relazione, ci attende allora un mare dove gettare la nostra vita come una rete: maglie fitte di misericordia, pazienza, tenerezza, veritร  e parresia per annunciare il Vangelo, l’unica Parola che rivela con autenticitร  l’amore infinito di Dio.ย 

Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondoย Marco

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป.
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesรน disse loro: ยซVenite dietro a me, vi farรฒ diventare pescatori di uominiยป. E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamรฒ. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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