don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 12 Febbraio 2020

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NELLA CASA CHE CI SEPARA DAL PENSIERO MONDANO ASCOLTARE LA PAROLA CHE PURIFICA IL CUORE

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E’ una questione di cuore. Il Signore ci riporta al centro d’ogni cosa, e noi ci ritroviamo, come i discepoli, privi d’intelletto. Prigionieri della sapienza secondo la carne ci attestiamo su posizioni legalistiche che ci possano proteggere e difendere. La libertร  di Gesรน ci spiazza. Pensiamo di desiderare la libertร  mentre invece ne siamo terrorizzati. Perchรจ il nostro cuore รจ malato, avvelenato. Gesรน ci annuncia una vita libera perchรจ liberata, e ci incontra schiavi, azzannati dal timore. La libertร  di Gesรน implica una vita indifesa dinanzi a tutto e a tutti, quella che รจ apparsa nel Suo corpo crocifisso, offerto a tutti, senza limite. La libertร  del Figlio che non attende che qualcuno gli tolga la vita, ma che la offre in riscatto proprio per i Suoi assassini.

Non v’รจ alimento, per quanto impuro, avariato, avvelenato che puรฒ contaminare l’uomo. Il Figlio, e i suoi fratelli, sono nel mondo una creazione nuova, immagine e sacramento della vita celeste. I cristiani costituiscono la speranza del Cielo. Nulla li potrร  danneggiare, quand’anche dovessero bere veleni non recheranno loro danno, perchรจ in loro dimora una Vita nuova, eterna, la stessa del Signore che ha vinto e distrutto la morte.ย Pieni di speranza attraversano gli eventi, non chiudono e non si chiudono dinanzi a nessuno, sono ogni giorno come agnelli condotti al sacrificio. La loro vita รจ intrisa d’amore verso tutti, anche i nemici, perchรจ l’amore di Dio รจ stato riversato nei loro cuori. E’ dunque una questione di cuore.

Ma dobbiamo ammettere che il piรน delle volte viviamo lontani dal nostro stesso cuore, pur illudendoci che esso sia il protagonista assoluto delle nostre esistenze. Ma scambiamo le passioni e gli entusiasmi per quel che non sono. E’ vero quel che dice Isaia e che Gesรน ci ripete, il nostro culto รจ un intrecciarsi di forme, ma il cuore รจ lontano da Dio. Allo stesso modo, le nostre relazioni, gli atteggiamenti e le azioni sono quasi sempre un moltiplicarsi di riflessi condizionati dalla paura. Filosofie, ideologie politiche e riflessioni nostre ci inducono a credere che le strutture, le famiglie, le persone e i fatti che ci circondano condizionino le nostre vite. Ma รจ falso. E’ il nostro cuore ad esser malato, รจ in noi la radice dell’infelicitร  e dell’incapacitร  di amare. Ci affanniamo a pulire l’esterno del bicchiere e dimentichiamo l’interno. L’esterno che ci si approssima, le parole, i rifiuti, le incomprensioni, i testacoda dei nostri progetti, gli eventi di morte che quotidianamente ingeriamo ci fanno soffrire, ma non sono essi ad innescare in noi reazioni che “sembrano” naturali. Sono piuttosto la paura e l’incapacitร  d’esser felici che sgorgano dal nostro cuore avvelenato da una menzogna. Il padre della menzogna, colui che รจ omicida fin da principio vi ha iniettato il suo liquido malefico e abbiamo assaporato la morte, la solitudine, il terrore.

Ed รจ infatti al cuore che mira Gesรน. Prostituiti alla menzogna, adescati dall’idolatria come Israele nel libro di Osea, Il Signore ci conduce “in una casa lontano dalla folla” immagine delย deserto dove parla al nostro cuore. L’angoscia, l’ariditร , l’incertezza che oggi ci attanagliano sono il deserto nel quale Dio stesso ci porta per unย solo a solo, l’unico, che puรฒ salvarci. Le Sue parole sono dirette al nostro cuore. La predicazione, la stolta predicazione che dona la fede sciogliendo il cuore dalle catene della paura. L’annuncio quotidiano del suo amore e della sua misericordia รจ il farmaco capace di guarire il nostro cuore, l’antidoto al veleno della menzogna iniettataci dal demonio. Il suo amore riversato nel nostro cuore per mezzo dello Spirito Santo.

A Dio, che cosรฌ gli parlava in sogno:”Chiedimi ciรฒ che io devo concederti”, Salomone ancor giovane rispondeva in un modo che a prima vista ci sorprende: egli chiede semplicementeย lรฉbh shomรฉรก,ย un cuore in ascolto. Lรฉbh, il cuore, รจ la sede della saggezza, del discernimento, cosรฌ come della forza e della tenerezza. E shomรฉรก รจ il participio di shamรก, ascoltare. Chiedendo lรฉbh shomรฉรก, Salomone ha semplicemente chiesto un cuore che ascolta, un cuore pieno di giudizio (de Vaux, nella Bible de Jรฉrusalem; una nota della prima edizione, che non รจ stata accolta nel testo, mostra che una redazione anteriore proponeva; pieno di intendimento, ciรฒ che aveva il vantaggio di avvicinarsi, partendo dall’origine della parola, al senso dell’ebraico: “Tendere i sensi verso, ascoltare”). E Dio, quasi volendo spiegare il contenuto della domanda di Salomone, risponde: “Perchรฉ hai domandato questa cosa โ€ฆ faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligenteโ€ฆ” (1 Re 3, 11-12). All’ascolto corrispondono la saggezza e l’intelligenza. A noi, privi d’intelletto, impauriti dinanzi alla libertร  dell’amore, piegati sui compromessi seminati per difendere fragili equilibri, viene consegnata oggi una preghiera. Semplice. Con Salomone implorare un cuore in ascolto, ecco la chiave per ogni problema, di fronte ad ogni evento della nostra vita. Non perdersi in sterili ipotesi, in lunghi talk show improvvisati con amici e colleghi e parenti, parole a fiumi che non approdano a nulla. In ginocchio, piccoli e indifesi, impauriti, e l’audacia d’una preghiera: “Donami o Signore un cuore in ascolto”. Loย Shemรก Israรซl, Ascolta Israeleย (Shemรก, dove si puรฒ riconoscere il nostro Shomรฉรก), il solenne invito ad ascoltare il proclama della fede nel Dio unico (Dt 6,4 ss.), come il bussare quotidiano alla porta del cuore stesso di Dio perchรจ parli al nostro cuore. Imparare da Israele a recitare lo Shemรก tre volte al giorno, come a sigillare ogni giornata all’essenziale, a ricondurre ogni pensiero, parola, atto al cuore stesso di Dio, purificando tutto nel crogiuolo del suo amore. Come l’Angelus che la Chiesa recita tre volte la giorno, cosรฌ che risuoni nel fluire del tempo la Parola che ha generato la vita divina in Maria, e con lo stesso suo cuore in ascolto, aperto e indifeso nella fede, accogliere la Notizia che dร  senso e consistenza ad ogni giornata.

Come Maria, la sorella di Marta, che “sedutasi ai piedi di Gesรน, ascoltava la sua parola” (Lc 10, 39), ricevendo, gratuitamente, la parte migliore che non ci sarร  mai tolta (Lc 10, 42). Con Santa Faustina Kowalska, esattamente cosรฌ come oggi siamo, contempliamo il cuore di Cristo, dal quale sgorgano i raggi benefici della Sua Misericordia, il perdono che cancella le “cose cattive” che escono dal nostro cuore, e ricrea in noi un cuore nuovo, di carne, capace di amare, un cuore come il Suo. Corriamo dunque a nasconderci nel suo cuore ferito d’amore.

Di che รจ mancanza questa mancanza,
cuore,
che a un tratto ne sei pieno?
Di che? Rotta la diga
t’inonda e ti sommerge
la piena della tua indigenza.
Viene,
forse viene,
da oltre te
un richiamo
che ora perchรฉ agonizzi non ascolti.
Ma c’รจ, ne custodisce forza e canto
la musica perpetua… ritornerร .
Sii calmo.

Mario Luzi, Sotto specie umana, 1999

Commento a cura di don Antonello Iapicca

Qui l’intervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Ciรฒ che esce dallโ€™uomo รจ quello che rende impuro lโ€™uomo.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 7, 14-23 ย  In quel tempo, Gesรน, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: ยซAscoltatemi tutti e comprendete bene! Non cโ€™รจ nulla fuori dellโ€™uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dallโ€™uomo a renderlo impuroยป. Quando entrรฒ in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: ยซCosรฌ neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciรฒ che entra nellโ€™uomo dal di fuori non puรฒ renderlo impuro, perchรฉ non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?ยป. Cosรฌ rendeva puri tutti gli alimenti. ย E diceva: ยซCiรฒ che esce dallโ€™uomo รจ quello che rende impuro lโ€™uomo. Dal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร , furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dallโ€™interno e rendono impuro lโ€™uomoยป. ย  Parola del Signore

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