Domenica scorsa, di fronte il volto trasfigurato di Gesรน, Pietro desiderava cristallizzare quel momento pronto a fare ยซtre tendeยป: aveva trovato in quellโesperienza la risposta piรน autentica a quanto il suo cuore andava cercando; aveva trovato in Gesรน ยซlโacqua che zampilla per la vita eternaยป (vangelo odierno), vivendo quanto poi santโAgostino sintetizzerร nelle sue Confessioni: ยซIl mio cuore รจ inquieto finchรฉ non riposa in Teยป.
Non รจ una ricerca facile, perchรฉ questo chiede cuore pensante, maturo, capace di sognare e di attendere, di andareย oltre lโimmediato e lo scontato mormorio; chiede profonditร e non superficialitร . Sono gli atteggiamenti che possiamoย rivedere nel popolo dโIsraele quando brontola contro Mosรจ. Un popolo che anzichรฉ fare la fatica di far memoria, diย ricordare il cammino di liberazione che il Signore aveva loro fatto fare, sa vedere solo attimo presente. Senza memoria,ย senza storia e quindi senza speranza. Dio, perรฒ, ascolta comunque quel grido e la supplica di Mosรจ; risponde a quellโimpazienza infantile, facendo scaturire dalla roccia lโacqua necessaria per dissetarsi (cfr I lettura), segno e simbolo dellโacqua viva che solo Gesรน donerร .ย ย In questo modo nella I domenica di Quaresima siamo stati portati nel deserto, dove ci รจ stato rivelato chi siamo e a chiย apparteniamo. Nella II domenica, presi per mano siamo saliti su un alto monte, per imparare ad ascoltare e vedereย Gesรน. Oggi, III domenica, siamo chiamati a scoprire quale desiderio profondo abita nel nostro cuore.ย
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ยซIn quel tempo Gesรน giunse a una cittร della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui cโera un pozzo di Giacobbe. Gesรน dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesรน: โDammi da bereโ. I suoi discepoli erano andati in cittร a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: โCome mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?โยป.
In questi pochi versetti troviamo descritti il contesto e i protagonisti della scena: la terra straniera โ Sicar -; lโorario, perย evidenziarne il caldo torrido; la stanchezza di Gesรน e la donna samaritana con la brocca. In questa cornice, si avvia ilย dialogo tra Gesรน e la samaritana, colma di stupore per questo approccio: ยซCome mai tu, che sei giudeo, chiedi da bereย a me, che sono una donna samaritana?โ. I Giudei infatti non hanno rapporti con i samaritaniยป. Lo stupore dellaย donna รจ dovuto dal fatto che per i Giudei i samaritani sono โereticiโ e, in secondo luogo, perchรฉ Gesรน si รจ permesso diย parlare con una donna in pubblico, e per giunta una โdonna peccatriceโ. Gesรน, invece, fa ogni cosa con naturalezza:ย dimostra la sua libertร e, vedremo, la forza della sua azione liberante; va incontro a tutti, evitando etichettature o pre giudizi, mostrando che il peccato va condannato, non il peccatore. Infatti nelle parole di Gesรน non cโรจ alcun rimprovero,ย alcun giudizio umiliante, seppur Lui sappia giร tutto della storia della donnaย .
Lo spunto per iniziare il dialogo Gesรน lo prende da un fatto naturale, visto lโorario e il luogo in cui si trovano: ยซDammiย da bereยป. Una richiesta che esprime una necessitร . Gesรน non solo raggiunge la donna al pozzo, ma si serve di un linguaggio e di una necessitร alla portata di questa donna: non fa cioรจ discorsi difficili, teologici, moraliโฆ ma si fa prossimo.ย E una volta che la donna esprime la sua perplessitร nel sentirsi chiedere un tale favore, Gesรน ha modo di fare un passoย in piรน, aiutandola ad andare oltre lโevidenza: ยซSe tu conoscessi il dono di Dio e chi รจ colui che ti dice: dammi da bere!,ย tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua vivaยป. Con questa espressione Gesรน sta cercando di far emergereย nella donna il fatto che il cuore, anche il suo, ha una sete piรน profonda che chiede risposte piรน profonde. Cโรจ un desiderioย nel cuore umano che non si accontenta e che troverร risposta nelle parole di Gesรน: ยซAdorare il padre in spirito e veritร ยปย (Gv 4,23): ยซCome la cerva anela ai corsi dโacqua, cosรฌ lโanima mia anela a te, o Dio. Lโanima mia ha sete di Dio, del Dioย viventeโฆยป (Sal 41,1). Finchรฉ non si risponde con veritร a questa ยซseteยป, il cuore resterร insoddisfatto e si lascerร disseย tare e ubriacare da soluzioni passeggere, che lasceranno una insoddisfazione sempre piรน grande. Proprio come avvenuto a questa donna: ยซโVaโ a chiamare tuo marito e ritorna quiโโฆ Gli risponde la donna. โIo non ho maritoโ. Le diceย Gesรน: โHai detto bene: Io non ho marito. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non รจ tuo maritoโยป. Soloย ora Gesรน svela alla donna che Lui sa tutto di lei, eppure non la giudica. Lโha guardata negli occhi, lรฌ dove si trovava, e inย un dialogo rispettoso, lโha accompagnata a una comprensione sempre piรน profonda. Se Gesรน avesse iniziato subito conย questi discorsi, il dialogo si sarebbe subito interrotto, e la donna sarebbe corsa via umiliata. Gesรน, invece, ha avutoย rispetto del suo cammino di crescita e di maturazione interiore.ย ย
Oggi possiamo dire che la donna samaritana รจ il simbolo di ciascuno di noi, stanchi e svuotati dalla fatica di rincorrere amori che non dissetano, di accontentarci di โamoriโ minuscoli, limitati, effimeri, quando il nostro cuore รจ fatto per amare con la โAโ maiuscola. Finchรฉ non corrispondiamo a questo progetto, il cuore resterร sempre inquieto, desideroso di una risposta: ยซโSo che deve venire il Messia, chiamato Cristo โ dice la donna: quando egli verrร , ci annuncerร ogni cosaโ. Le dice Gesรน: โSono io, che parlo con teโยป. In questa autodichiarazione, Gesรน dice esplicitamente che Lui solo puรฒ colmare la sete del cuore. Lui che ยซparla con teยป, ยซcon meยป. Nella sua Parola troviamo quellโacqua che zampilla per la vita eterna, troviamo la risposta piรน vera alle tante domande del cuore. Intanto, mentre stanno tornando i discepoli, la samaritana va in cittร : ยซIn quel momento giunsero i discepoli e si meravigliarono che parlasse con una donnaยป. Come la donna si meravigliรฒ che Gesรน le rivolgesse parola, cosรฌ i suoi discepoli, si meravigliano del Maestro che si rivolge a una donna straniera e peccatrice, a dimostrazione che anche per loro il cammino per conoscere fino in fondo il Signore รจ ancora lungo!
ยซLa donna intanto lasciรฒ la sua anfora, andรฒ in cittร e disse alla gente: โVenite a vedereโฆMolti di piรน credettero per la sua parola e alla donna dicevano: โNon รจ piรน per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perchรฉ noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi รจ veramente il salvatore del mondoยป.
ร lo spazio della fede. La donna si apre a Gesรน e trova in Lui la risposta alla sete dโamore del suo cuore; corre e condivide la gioia scoperta; con le stesse parole che Gesรน utilizzรฒ per invitare i primi discepoli โ โvenite e vedreteโ (Gv 1,39) -, la Samaritana invita gli abitanti del suo paese ad andare da Gesรน. Ma la cosa interessante e importante per noi, รจ il fatto che alla fine la donna esce di scena perchรฉ la gente non crede piรน alle sue parole, ma alla Parola di Gesรน. Perchรฉ unโau tentica testimonianza cristiana non lega mai gli altri a sรฉ, ma rimanda a Colui per il quale si compie quella testimonianza.
Il testo odierno รจ molto lungo e non รจ qui possibile approfondirlo in tutti i suoi aspetti. Ho scelto quindi solo alcuniย punti. Possiamo dire che attraverso la samaritana Gesรน suggerisce oggi a ciascuno di noi che il punto di partenza di Dioย รจ la nostra sete, la nostra realtร concreta. Il Signore ci raggiunge lรฌ dove cerchiamo risposte presso i tanti pozzi cheย offrono soluzioni facili alle nostre domande piรน vere e profonde. E non ci accorgiamo di venire ingannati. Ebbene, Gesรนย non teme di raggiungerci in modo sempre nuovo, proprio lรฌ dove siamo, perchรฉ Lui รจ interessato a noi. Non importa seย sbaglieremo a rispondere alla nostra sete, se inganneremo ancora una volta la sete del cuore con surrogati artificiali eย banali. Pazienza se anche noi, come la samaritana, scommettiamo su felicitร illusorie, conducendo una vita disorientataย e sofferta (realtร simboleggiata dai cinque mariti).
Alla fine, come con Pietro, anche con noi Gesรน domanderร una solaย cosa: ยซMi ami?ยป (Gv 21). Lui sa che non siamo capaci di amarlo bene fino in fondo, anzi, spesso andiamo a fondo con leย nostre scelte! Eppure Gesรน non si stanca di raggiungerci ed educarci alla sua Parola. Lui รจ morto per noi quandโeravamoย ancora peccatori (cfr II lettura) e questa รจ la certezza: Egli verrร sempre a noi per risollevarci. Perchรฉ se erriamo รจ perchรฉย ancora non abbiamo capito chi รจ veramente il Signore, cosa Lui ha fatto per ciascuno di noi: ยซSe tu conoscessi il dono diย Dioยป. La radice delle nostre errate risposte sta proprio qui: nel misconoscere il Signore, nel non aver ancora fatto auten tica esperienza di Lui e con Lui fidandoci e affidandoci alla sua Parola. Solo cosรฌ impareremo ad ยซadorare Dio in spiritoย e veritร ยป.ย ย
A noi dunque imparare a prendere sul serio la Parola del Signore Gesรน; a noi lasciarci prendere in disparte per far sรฌ cheย la voce del Padre riecheggi nei nostri cuori per consolarci e guidarci lungo il cammino: ยซQuesti รจ il mio Figlio prediletto,ย ascoltateloยป (cfr II domenica di Quaresima). Cโรจ sempre il rischio di indurire il cuore, di volgersi dallโaltra parte, perย questo รจ importante implorare da Dio il suo aiuto, e sentire rivolte a noi le parole del salmo di questa liturgia: ยซAscoltateย oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuoreยป. Non possiamo permetterci di indurire il cuore voltandoci dallโaltraย parte, perchรฉ i il malvagio รจ sempre accovacciato alla porta del cuore, per prendere il sopravvento in noi; per ingannarciย e spingerci ad attingere a pozzi sรฌ ยซbuoniโฆ graditi agli occhi e desiderabiliยป (cfr Gen 3,6; 1Gv 2,12) ma con acqua conta minata (cfr I domenica di Quaresima). Una cosa รจ certa, ci viene ricordato in questa terza tappa: il Signore non si meraviglia della nostra fragilitร , del nostro essere presso pozzi secondari e scadentiโฆ Ma sempre, in ogni momento, ciย viene incontro lรฌ dove siamo, perchรฉ anche se noi dimentichiamo chi รจ Lui, il Signore non si dimentica chi siamo noi. Eย viene per salvarci. Nellโamore misericordioso che solo Lui sa donare ai suoi Amici.
Leggi qui la preghiera per questa domenica.
Il commento al Vangelo di domenica 12 marzo 2023 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.



