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don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 9 Giugno 2024

Domenica 9 Giugno 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 3, 20-35

Il tempo di Pasqua si รจ concluso con la Pentecoste. Se per i giorni feriali (dal 20 maggio) รจ subito iniziato ilย  tempo ordinario (il sacerdote vestito di verde, per capirci), nelle domeniche, invece, ci sono state presentateย  due ulteriori solennitร : la Santissima Trinitร , quasi a sintesi del cammino fin qui compiuto, dallโ€™Avvento aย  Pentecoste, e il Corpus Domini, a ricordarci la presenza viva e concreta di quel Dio Trinitร  che รจ Amore ed รจย  rimasto con noi nel sacramento dellโ€™Eucaristia. Due domeniche che hanno svolto quasi un ruolo di sintesi delย  cammino compiuto. Con questa domenica riprendiamo il cammino ยซordinarioยป, imparando a portare dentroย  lo scorrere della vita quotidiana i semi di vangelo che Gesรน ci affida.ย ย 

La prima lettura, tratta dal libro della Genesi, ci presenta il dialogo tra Dio e Adamo. Istigati dal serpenteย  Adamo ed Eva hanno trasgredito il comando di Dio, che non aveva lโ€™obiettivo di soffocare la loro libertร , maย  quello di custodirla e realizzarla! Il serpente ha cambiato le carte, chiamando il bene male e il male bene: eย  lโ€™uomo, ammaliato, disobbedisce! A dimostrazione che non cโ€™รจ una via di mezzo: o si sta con Dio o si sta conย  il serpente. Non ci sono mezze veritร . Di fronte alla caduta dellโ€™uomo, Dio non gli toglie la sua stima e fiducia,ย  perchรฉ Egli รจ bontร  e misericordia, come siamo invitati a cantare nel salmo. Egli ยซAscolta la mia voceโ€ฆ in luiย  รจ perdonoยป. Le mezze veritร : sarร  proprio su questo che Gesรน verrร  accusato, di ambiguitร . Fa cose buoneย  ma con origine torbide.

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vv. 20-21: ยซIn quel tempo, gli scribi che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: โ€œCostui รจ posseduto da  Beelzebul e scaccia demรฒni per mezzo del capo dei demรฒniยป.  

La fama di Gesรน si diffonde tra la gente e gli Scribi scendono a Gerusalemme per screditarlo. Arrivano a  sostenere che riesce a liberare dal maligno perchรฉ lui stesso รจ posseduto dal maligno e fa questo solo per  ingannare la gente.  

vv. 22-20: ยซMa egli li chiamรฒ e con parabole diceva loro: ยซCome puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno  รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร  restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa  non potrร  restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi,  ma รจ finitoโ€ฆ Nessuno puรฒ entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega.  Soltanto allora potrร  saccheggiargli la casa. In veritร  io vi dico: tutto sarร  perdonato ai figli degli uomini,  i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร  bestemmiato contro lo Spirito Santo non  sarร  perdonato in eterno: รจ reo di colpa eternaยป. Poichรฉ dicevano: ยซรˆ posseduto da uno spirito impuroยป. 

Di fronte a tale accusa, Gesรน risponde in modo duro e schietto, e lo fa attraverso un paio di immagini, pur di  far cogliere che sono gli scribi stessi che, forse senza accorgersene, stanno bestemmiando, non  riconoscendo lโ€™azione misericordiosa di Dio attraverso lo Spirito Santo. In Gesรน non cโ€™รจ ambiguitร , non cโ€™รจ  menzogna o doppiezza: in Lui agisce lo Spirito di Dio, e negarlo รจ causa di condanna! Ci troviamo di fronte a  un peccato di malizia, dove non avendo di che accusare, si discredita lโ€™altro.  

vv. 31-35: ยซGiunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era  seduta una folla e gli dissero: โ€œEcco, tua madre e i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercanoโ€.  Ma egli rispose loro: โ€œChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?โ€. Girando lo sguardo su quelli che erano  seduti attorno a lui, disse: โ€œEcco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร  di Dio, costui รจ per me  fratello, sorella e madreยป. 

Nel frattempo giungono la Madre, i fratelli e le sorelle di Gesรน (ossia la sua parentela). Questo permette aย  Gesรน di dichiarare che il legame di sangue non รจ piรน sufficiente. Non รจ sufficiente dirsi di ยซessere del cerchioย  magico di Gesรนยป se poi non ne consegue un impegno coerente di testimonianza di vita. E non basta sentirsiย  parte del ยซcerchio magicoยป, si direbbe oggi, per sentirsi a posto, perchรฉ anche quelli di fuori possono essereย  discepoli del Signore nella misura in cui vivono secondo la volontร  di Dio.

Non รจ dunque un timbro cheย dichiara lโ€™appartenenza, ma รจ la testimonianza di vita, e questa puรฒ viverla chiunque. Un particolare cheย  allora ci obbliga a riflettere con attenzione sui nostri giudizi attraverso i quali puรฒ capitare che escludiamoย  qualcuno solo perchรฉ โ€œnon รจ dei nostriโ€, fino a screditarlo, come fecero gli scribi con Gesรน. Nessuno puรฒย  sentirsi depositario della veritร  di Dio in modo esclusivo ed escludente. รˆ il fare la volontร  di Dio che creaย  legame, e in questo Maria รจ la discepola per eccellenza.ย 

I testi che abbiamo appena abbozzato ci permettono di comprendere che stare dietro a Gesรน, accettare diย  divenire suoi discepoli, suoi testimoni chiede prima di tutto la ferma volontร  di seguire Lui, di riconoscerloย  quale Dio e Signore, cosรฌ come lo abbiamo conosciuto in questo tempo liturgico: il Figlio di Dio che si รจ fattoย  Bambino (Natale); il Gesรน che ha condiviso la nostra condizione umana, eccetto il peccato e che รจ arrivato aย  morire in Croce per noi, per poi risorgere; Colui che, salito al cielo, ci ha donato lo Spirito Santo per renderciย  capaci di assolvere alla nostra testimonianza.

Ecco, oggi ci viene chiesto: questo Gesรน, Signore Dio, sonoย  pronto a testimoniarlo senza ambiguitร  o mezze veritร ? Sono pronto a vigliare affinchรฉ il serpente di tutti i tempi non mi faccia distogliere lo sguardo da Colui che solo รจ il mio Dio e mio Salvatore? Accetto diย  riconoscere in Gesรน la Luce che sola vince le tenebre del mio cuore? Seguire e testimoniare il Signoreย  comporterร  accettare critiche, discredito, giudizi, condanneโ€ฆ persecuzioni. Il Signore ci ha assicurato la suaย  pace, che non significa starsene in santa pace, ma quella pace del cuore che sa affrontare ogni cosa conย  tenacia e coraggio, serenitร  e fiducia nellโ€™aiuto costante del Signore.ย 

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Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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