Il tempo di Pasqua si รจ concluso con la Pentecoste. Se per i giorni feriali (dal 20 maggio) รจ subito iniziato ilย tempo ordinario (il sacerdote vestito di verde, per capirci), nelle domeniche, invece, ci sono state presentateย due ulteriori solennitร : la Santissima Trinitร , quasi a sintesi del cammino fin qui compiuto, dallโAvvento aย Pentecoste, e il Corpus Domini, a ricordarci la presenza viva e concreta di quel Dio Trinitร che รจ Amore ed รจย rimasto con noi nel sacramento dellโEucaristia. Due domeniche che hanno svolto quasi un ruolo di sintesi delย cammino compiuto. Con questa domenica riprendiamo il cammino ยซordinarioยป, imparando a portare dentroย lo scorrere della vita quotidiana i semi di vangelo che Gesรน ci affida.ย ย
La prima lettura, tratta dal libro della Genesi, ci presenta il dialogo tra Dio e Adamo. Istigati dal serpenteย Adamo ed Eva hanno trasgredito il comando di Dio, che non aveva lโobiettivo di soffocare la loro libertร , maย quello di custodirla e realizzarla! Il serpente ha cambiato le carte, chiamando il bene male e il male bene: eย lโuomo, ammaliato, disobbedisce! A dimostrazione che non cโรจ una via di mezzo: o si sta con Dio o si sta conย il serpente. Non ci sono mezze veritร . Di fronte alla caduta dellโuomo, Dio non gli toglie la sua stima e fiducia,ย perchรฉ Egli รจ bontร e misericordia, come siamo invitati a cantare nel salmo. Egli ยซAscolta la mia voceโฆ in luiย รจ perdonoยป. Le mezze veritร : sarร proprio su questo che Gesรน verrร accusato, di ambiguitร . Fa cose buoneย ma con origine torbide.
Ascolta “don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 9 Giugno 2024” su Spreaker.vv. 20-21: ยซIn quel tempo, gli scribi che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: โCostui รจ posseduto da Beelzebul e scaccia demรฒni per mezzo del capo dei demรฒniยป.
La fama di Gesรน si diffonde tra la gente e gli Scribi scendono a Gerusalemme per screditarlo. Arrivano a sostenere che riesce a liberare dal maligno perchรฉ lui stesso รจ posseduto dal maligno e fa questo solo per ingannare la gente.
vv. 22-20: ยซMa egli li chiamรฒ e con parabole diceva loro: ยซCome puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa non potrร restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi, ma รจ finitoโฆ Nessuno puรฒ entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrร saccheggiargli la casa. In veritร io vi dico: tutto sarร perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarร perdonato in eterno: รจ reo di colpa eternaยป. Poichรฉ dicevano: ยซร posseduto da uno spirito impuroยป.
Di fronte a tale accusa, Gesรน risponde in modo duro e schietto, e lo fa attraverso un paio di immagini, pur di far cogliere che sono gli scribi stessi che, forse senza accorgersene, stanno bestemmiando, non riconoscendo lโazione misericordiosa di Dio attraverso lo Spirito Santo. In Gesรน non cโรจ ambiguitร , non cโรจ menzogna o doppiezza: in Lui agisce lo Spirito di Dio, e negarlo รจ causa di condanna! Ci troviamo di fronte a un peccato di malizia, dove non avendo di che accusare, si discredita lโaltro.
vv. 31-35: ยซGiunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla e gli dissero: โEcco, tua madre e i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercanoโ. Ma egli rispose loro: โChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?โ. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: โEcco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร di Dio, costui รจ per me fratello, sorella e madreยป.
Nel frattempo giungono la Madre, i fratelli e le sorelle di Gesรน (ossia la sua parentela). Questo permette aย Gesรน di dichiarare che il legame di sangue non รจ piรน sufficiente. Non รจ sufficiente dirsi di ยซessere del cerchioย magico di Gesรนยป se poi non ne consegue un impegno coerente di testimonianza di vita. E non basta sentirsiย parte del ยซcerchio magicoยป, si direbbe oggi, per sentirsi a posto, perchรฉ anche quelli di fuori possono essereย discepoli del Signore nella misura in cui vivono secondo la volontร di Dio.
Non รจ dunque un timbro cheย dichiara lโappartenenza, ma รจ la testimonianza di vita, e questa puรฒ viverla chiunque. Un particolare cheย allora ci obbliga a riflettere con attenzione sui nostri giudizi attraverso i quali puรฒ capitare che escludiamoย qualcuno solo perchรฉ โnon รจ dei nostriโ, fino a screditarlo, come fecero gli scribi con Gesรน. Nessuno puรฒย sentirsi depositario della veritร di Dio in modo esclusivo ed escludente. ร il fare la volontร di Dio che creaย legame, e in questo Maria รจ la discepola per eccellenza.ย
I testi che abbiamo appena abbozzato ci permettono di comprendere che stare dietro a Gesรน, accettare diย divenire suoi discepoli, suoi testimoni chiede prima di tutto la ferma volontร di seguire Lui, di riconoscerloย quale Dio e Signore, cosรฌ come lo abbiamo conosciuto in questo tempo liturgico: il Figlio di Dio che si รจ fattoย Bambino (Natale); il Gesรน che ha condiviso la nostra condizione umana, eccetto il peccato e che รจ arrivato aย morire in Croce per noi, per poi risorgere; Colui che, salito al cielo, ci ha donato lo Spirito Santo per renderciย capaci di assolvere alla nostra testimonianza.
Ecco, oggi ci viene chiesto: questo Gesรน, Signore Dio, sonoย pronto a testimoniarlo senza ambiguitร o mezze veritร ? Sono pronto a vigliare affinchรฉ il serpente di tutti i tempi non mi faccia distogliere lo sguardo da Colui che solo รจ il mio Dio e mio Salvatore? Accetto diย riconoscere in Gesรน la Luce che sola vince le tenebre del mio cuore? Seguire e testimoniare il Signoreย comporterร accettare critiche, discredito, giudizi, condanneโฆ persecuzioni. Il Signore ci ha assicurato la suaย pace, che non significa starsene in santa pace, ma quella pace del cuore che sa affrontare ogni cosa conย tenacia e coraggio, serenitร e fiducia nellโaiuto costante del Signore.ย
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Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.