Cosa dice la Parola/Gesรน
Col Mercoledรฌ delle Ceneri abbiamo iniziato il tempo della Quaresima durante il quale siamo invitati a โmettere ordineโ nella nostra vita per divenire sempre piรน e sempre meglio battezzati (9 gennaio), discepoli secondo il Vangelo delle beatitudini (tre domeniche fa). Il tempo della Quaresima รจ racchiuso tra due gesti: lโimposizione delle ceneri e la lavanda dei piedi. ร un cammino apparentemente corto, ma in realtร รจ molto piรน impegnativo di quello che si pensi: si tratta di un tempo/cammino di conversione che deve farci passare dalla โnostra testaโ โai piedi degli altriโ, come ricordava il servo di Dio, don Tonino Bello. Lo svolgimento delle domeniche racchiude in sรฉ una sorta di โvita in miniaturaโ, โin scalaโ: focalizzare questa โstrutturaโ, questo โfondamentoโ, aiuta a vivere la vita in tutta la sua pienezza. Ad accompagnarci in quasi tutte le domeniche sarร lโevangelista Luca, e il tema di fondo sarร sempre la misericordia, tratto distintivo di Luca.
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- Mercoledรฌ delle ceneri: lโinvito รจ a convertirsi, ricordandoci che siamo creature fragili, siamo โcenereโ. La liturgia ci indica tre esperienze per vivere questo tempo: la preghiera, imparando a stare sempre piรน e sempre meglio con il Signore; il digiuno, imparando a scegliere ciรฒ che รจ essenziale; la caritร , frutto del digiuno. Non cโรจ dubbio, รจ lotta quotidiana che Gesรน stesso ha accettato di vivere per noi e con noi: dal deserto al Calvario, per la risurrezione.
- I domenica (6 marzo, Lc 4,1-13): Gesรน โ colmo dello Spirito Santo (cfr Battesimo, I domenica 9 gennaio) viene tentato nel deserto dal diavolo, che alla fine โ sconfitto si allontanerร da Lui per ritornare โal tempo fissatoโ (v. 13), quando Gesรน fedele fino alla fine alla volontร del Padre โ vincerร con la croce e la risurrezione (cfr Lc 24,46). Come Gesรน, cosรฌ la vita di ciascuno di noi รจ costellata dalle tentazioni e unica via per vincerle รจ fare come Gesรน: restare fedeli alla volontร del Padre nostro che รจ nei cieli. Per vincere, perรฒ, รจ necessario sapere su Chi porre fiducia, cioรจ su Dio (I lettura, Dt 26, il Credo dellโAntico Testamento); su Chi confidare (salmo 91), riconoscendo che Dio ha per noi un volto e un nome, Gesรน (II lettura, Rm 10,8-13).
- domenica (13 marzo, Lc 9,28-36): se la prima domenica ci รจ stato rivolto lโinvito a un radicale atto di fede nel Signore, oggi emerge la conseguenza: se credi, โAscolta Gesรนโ e convertiti, ossia seguiLo. A modello la liturgia presenta la figura-testimone di Abramo (I lettura, Gn 15,5ss), il quale ha avuto fede, si รจ fidato fino a realizzare promesse umanamente Se anche noi coltiveremo questa fiducia in Gesรน, Egli ci renderร partecipi della sua stessa esperienza di โtrasfigurazioneโ (vangelo), che si trasforma in speranza, luce e forza negli inevitabili momenti di tentazione (I domenica).
- domenica (20 marzo, Lc 13,1-9): con questa domenica incomincia il tema della conversione che durrerร per tre domeniche (il fico sterile, il figlio prodigo, la donna adultera). Se abbiamo compreso che Gesรน รจ Principio e Fondamento della vita (I domenica), se abbiamo compreso che รจ necessario volgersi a Lui per una vita trasfigurata (II domenica), ora รจ urgente convertirsi, perchรฉ รจ finito il tempo dellโattesa. Unโurgenza descritta nella parabola evangelica del โfico sterileโ, che รจ figura del โpopolo di Dioโ che, pur curato in ogni modo, รจ incapace di portare frutto. Gesรน, il vignaiolo, si dimostra paziente e offre ancora tempo/un Questo รจ il nostro โannoโ per convertirci! Come Mosรจ comprese che nel roveto ardente lรฌ Dio gli parlava, cosรฌ nel cuore di ogni nostra esperienza di vita (cfr II lettura, 1Cor 10,1ss) cโรจ un โroveto ardenteโ che brucia, Dio che ci parla, sempre, perchรฉ nulla avviene a caso, neppure le disgrazie (cfr vangelo).
- domenica (27 marzo, Lc 15,1-3.11-32): oggi Dio si presenta come colui che accoglie con gioia il figlio che torna a Un tempo accolse il popolo che rientrรฒ nella terra promessa, ricca di primizie della terra (cfr I lettura Gs 5,9ss), oggi accoglie il figliol prodigo โ e in lui ciascuno di noi. In Gesรน, ci dirร san Paolo nella II lettura, tutti siamo riconciliati in Dio, nostra โterra promessaโ. Nessuno รจ escluso da questa terra promessa, perchรฉ โ cosรฌ canteremo nel salmo 34 Dio sa ascoltare il grido di ogni povero. Questa รจ la ragione del carattere gioioso di questa domenica.
- domenica (3 aprile, Gv 8,1-11): dopo la pazienza di Dio e lโaccoglienza del figlio nella terra promessa, oggi la liturgia ci fa capire che nessun figlio รจ escluso da questa esperienza e che nessuno puรฒ ergersi a giudice dato che nessuno รจ senza Il popolo sente il peso del peccato e dellโesilio, ma il profeta Isaia (43,16-21) lo sprona, lo rincuora e lo incoraggia: โNon ricordate piรน le cose passate, non pensate piรน alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuovaโฆ proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?โ. Questa esperienza si fa canto di lode e di gioia nel salmo 126. Ma il perdono, come รจ avvenuto per adultera, seppur gratuito e indistintamente per tutti, รจ anche esigente: โVaโ e dโora in poi non peccare piรนโ. Lโappello alla conversione che รจ risuonato in queste domeniche di Quaresima deve farsi scelta, senza altre giustificazioni: come Paolo, anche ogni credente รจ chiamato a considerare tutto spazzatura di fronte alla sublimitร della conoscenza/esperienza di Gesรน (II lettura): รจ un cammino, come lo รจ stato per Paolo. Lโimportante รจ non perdere di vista la meta, la vita trasfigurata alla quale il Signore cโinvita. Una vita che chiede di passare attraverso il deserto delle tentazioni, delle lotte, della passione e croce. Per una vita di gloria, di risurrezione.
- Domenica delle Palme e della passione del Signore (10 aprile, Lc 22,14-23,56): con la certezza della misericordia di Dio nei nostri riguardi possiamo allora metterci โdietro a Gesรนโ e camminare con lui lungo la via che conduce alla Croce. Gesรน non solo โdiceโ, ma dona la vita in forza di questo amore misericordioso.
Termina la quaresima e inizia il Triduo Pasquale: lโultima Cena con la lavanda dei piedi (giovedรฌ santo), la morte in croce (venerdรฌ santo), la risurrezione (sabato santo sera).
Cosa dice a me oggi la Parola/Gesรน
ร la prima domenica del tempo di Quaresima, tempo severo ma โfavorevoleโ (2Cor 6,2) per il cristiano: soprattutto tempo di allenamento per focalizzare meglio le cose che veramente contano, e quindi รจ tempo di lotta contro le tentazioni, perchรฉ il diavolo preferisce un uomo innocuo, anche se insipido, piuttosto che uno che tenta di reagire.
La prima lettura, tratta dal libro del Deuteronomio, presenta lโatto di ringraziamento del popolo giunto nella terra promessa che loda Dio per quanto ha fatto per lui, a cominciare da Abramo โ lโarameo errante -; durante il tempo dellโoppressione in Egitto, della liberazione, del deserto fino alla meta, la terra promessa, dove โ dice il testo โ โscorrono latte e mieleโ, cioรจ abbondanza. La terra promessa, ci suggerisce il testo, รจ dunque la meta di un cammino che ha comportato sogni, schiavitรน, deserto, prova, difficoltร . Una cosa perรฒ non รจ mai venuta meno: la certezza che anche se il popolo non รจ stato fedele, Dio lo รจ stato e non ha mai abbandonato il suo popolo. Questa certezza che si fonda sullโesperienza ha portato e porta il popolo a confidare nel Signore e a dire, con le parole del salmo: โResta con noi Signore, nellโora della provaโ. Come per il popolo, per Mosรจ, cosรฌ per Gesรน. E cosรฌ per ciascuno di noi. Ascoltiamo il testo del vangelo.
Gesรน, pieno di Spirito Santo, si allontanรฒ dal Giordano ed era guidato dallo Spirito Santo nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiรฒ nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. โAllora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane”. Gesรน gli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrร l’uomo”. Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrรฒ in un istante tutti i regni della terra e gli disse: “Ti darรฒ tutto questo potere e la loro gloria, perchรฉ a me รจ stata data e io la do a chi voglio. Perciรฒ, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarร tuo”. Gesรน gli rispose: “Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”. Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน di qui; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร ordini a tuo riguardo affinchรฉ essi ti custodiscano; e anche: Essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietra”. Gesรน gli rispose: “ร stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”. Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanรฒ da lui fino al momento fissato. Il commento di questa domenica, data lโampia introduzione sul tempo della quaresima, lo farรฒ intrecciando le prime due domande: โcosa dice il testoโ e โcosa dice a me il testoโ
Deserto. Il deserto non รจ prima di tutto luogo di โlottaโ, ma โesperienza di amiciziaโ: โLa sedurrรฒ, la condurrรฒ nel deserto e parlerรฒ al suo cuoreโ (Os 2,16). โTi condurrรฒโ dice il testo di Isaia; โGuidato dallo Spirito Santo nel desertoโฆโ, dice il testo del vangelo: nulla avviene fuori dal disegno di Dio. Anche il tempo di deserto รจ โtempo di Dioโ. Un secondo particolare, suggerito sempre da Osea, il deserto รจ tempo di โintimitร โ, di โamiciziaโ. Proprio perchรฉ posso stare โa tu per tu con lโAmatoโ e quindi ravvivare il mio legame, il diavolo โ che รจ geloso โ interviene per dividere/allontanare/frantumare, โ questo il significato della parola โdiavoloโ โ interviene per non far compiere ciรฒ che per cui si รจ nel deserto: adempiere alla volontร del Padre. Il deserto รจ dunque tempo di solitudine, di silenzio, di spogliazione, di provaโฆ ma รจ anche un tempo โlimitatoโ, non รจ infinito, ha un termine temporale: 40 giorni (cfr Es 24,18ss; Dt 9,9-11: lโesperienza di Mosรจ; di Elia 1Re19,8; il popolo dโIsraele nel deserto, Nm 14,33ss). Come Gesรน, cosรฌ anche noi: quando attraversiamo il deserto dellโanima, non siamo mai soli, ma siamo sempre guidati dallo Spirito Santo, Ospite dolce dellโanima. Basta ricordarselo, basta invocarlo, basta affidarsi. E il tempo della prova ha sempre un limite, non รจ infinito.
Tentazioni. Le tentazioni non sono mai un incidente di percorso, fanno parte della vita, fin dalla creazione, dopo il peccato di Adamo ed Eva (Gn 3). ร certo, perรฒ, ricorda san Paolo, che โDio รจ degno di fede e non permetterร che siate tentati oltre le vostre forze, ma, insieme con la tentazione vi darร anche il modo per poterla sostenereโ (1Cor 10,13). La parola โtentareโ รจ ambivalente: vuol dire โdifficoltร โ, ma anche โdare certezzaโ, cioรจ certificare che hai raggiunto il risultato. Una forma di โcondizione limiteโ per verificare se riesci a superare quel determinato โtestโ: avviene in molti campi, e cosรฌ nella vita. Non si dice forse โSe vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di luiโ? (Sir 6,7).
Le 3 tentazioni superate da Gesรน come esempio per noi, puntano sulle passioni dellโuomo: mangiare, possedere, dominare. Sono passioni naturali, legittime, ma vanno educate, indirizzate, gestite in modo corretto, altrimenti โti gestisconoโ fino a renderti schiavo, obiettivo del diavolo. Lo ha fatto con Gesรน, lo fa con noi. Gesรน ha accettato questa esperienza perchรฉ โvero uomoโ e per insegnarci a vincere. Facciamo attenzione alla tecnica del diavolo. Inizia a mettere in dubbio lโidentitร stessa di Gesรน: โSe sei Figlio di Dioโฆโ. E quando sโaccorgerร di non riuscirci, dice il testo del vangelo, tornerร โal momento fissatoโ, cioรจ in croce, quando Gesรน si sentirร dire: โHa salvato altriโ Salvi se stesso, se lui รจ il Cristo di Dio, lโelettoโ (Lc 23,35). Tornerร nel momento in cui sei maggiormente debole (tentato dopo 40 giorni di deserto/digiuno; tentato quando stai per morire). Come per Gesรน, cosรฌ vale per ciascuno di noi, per quanti desiderano servire/amare il Signore, come ricorda
anche il Siracide: โFiglio, se vuoi servire il Signore, preparati alla tentazioneโ (Sir 2,1). In fondo la tentazione รจ una proposta alternativa a quella di Dio: in Genesi 3 il diavolo โ divenuto โprincipe di questo mondoโ (Gv 12,31)
ha reso lโuomo schiavo del suo stesso peccato con la stessa tecnica: mettendo in dubbio la bontร di Dio. Un dominio che Gesรน รจ venuto a sopprimere con il suo Amore: ed รจ a questo progetto che il diavolo reagisce per non perdere il suo โpotereโ.
Tentazione del pane. La โpassioneโ dello stomaco. Dopo 40 giorni di digiuno, Gesรน ha fame. Piรน forte รจ la โfameโ, piรน forte รจ il bisogno, quindi piรน forte รจ la tentazione (cfr 1Gv 2,16: la concupiscenza della carne: non รจ ancora peccato, ma รจ la tendenza innata in noi di cedere,conseguenza del peccato). Diventi โschiavo di ogni passione fisicaโ nella misura in cui soddisfi ogni fame, senza far uso della ragione. Rimani โliberoโ se coltivi la capacitร di custodire la memoria, di riflettere su qual รจ veramente il โtuoโ pane di vita: โNon di solo pane vive lโuomo
risponde Gesรน โ ma di ogni Parolaโ. Lโuomo non รจ solo โstomaco/fisicitร โ, ma รจ prima di tutto relazione. Se dai un senso a quello che fai, a chi sei. Ciรฒ che manca alle persone che soffrono di anoressia non รจ la mancanza di cibo, ma il senso, il perchรฉ mangiano: da qui il rifiuto. Il diavolo mira a far โdimenticareโ chi sei, il senso delle coseโฆ Ti fa dimenticare le ragioni ultime per cui in un determinato momento โhai fameโ, e ti porta a concentrarti solo sulla fame. Magari hai fame perchรฉ sei a digiuno per un intervento chirurgico: se mangi, stai molto male. Puoi aver fame perchรฉ hai scelto il digiuno per โla paceโ, o come modo per unirti al digiuno stesso di Gesรน. Il diavolo ti fa dimenticare che la โtua fameโ dipende da una tua scelta libera e consapevole (โHo da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di primaโฆravveditiโ Ap 2,4). Se Gesรน avesse trasformato le pietre in pane avrebbe rinunciato al suo essere โvero uomoโ (cfr Fil 2,6-8), tradendo il Padre e gli uomini: Gesรน invece vince con la forza della โmemoriaโ, della โParolaโ, insegnando che lโuomo non รจ solo โstomacoโ, โfameโ, ma รจ relazione, amicizia. Vincere dunque sulla schiavitรน della โfameโ, non รจ occasione per scappare, per cedere, ma per stare di piรน nel Signore facendo memoria โ 1^ lettura โ di quanto il Signore ha fatto e sta facendo per me, per ciascuno di noi. E non si tratta solo della โfameโ di cibo, ma ogni ambito che tocca la โcarneโ.Da qui, il silenzio, la preghiera, lโadorazioneโฆ diventano esperienza di libertร .
Tentazione della gloria: โTi darรฒ tutto questo potereโฆโ. Eโ la tentazione di sempre: il potere. Fame di potere, di gloria, di successo, illuso di poter possedere tutto e sottovalutando che alla fine sei posseduto dalle cose/potere che hai. Gesรน rifiuta la proposta del diavolo, rimarcando dโessere venuto per โservireโ, non per dominare, e questo chiede di riconoscere sempre che solo Dio va adorato: โA lui solo renderai cultoโ (Dt 6,13). (โConcupiscenza degli occhiโ (cfr 1Gv 2). Se vogliamo vincere la tentazione del potere, รจ bene far memoria che siamo figli di Dio, e solo Dio รจ Padre, e noi siamo tutti fratelli e sorelle. Non cโรจ piรน grande potere del servizio, perchรฉ siamo fratelli gli uni degli altri. Da qui lโelemosina/la caritร , liberi dalle cose confidando nella Provvidenza del Padre, che non fa mai mancare nulla ai figli: โNon affannatevi di quello che mangerete o berrete e neanche per il vostro corpoโฆ Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietonoโฆ eppure il Padre vostro celeste li nutreโ (cfr Mt 6,25-26)
Tentazione dellโapparire: โSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน di quiโ. Nel momento che il diavolo non riesce a incantarti e ingannarti con le tentazioni del โpaneโ e della โgloriaโ, punta tutto sulle tue idee, sulla tua immaginazione. Ti fa credere ciรฒ che non cโรจ. Cosรฌ ha fatto con Gesรน: โSe sei Figlio di Dioโฆ buttati giรน; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร ordineโฆโ. Il diavolo รจ un esperto biblista, conosce bene la Bibbia! E tenta Gesรน con le sue stesse armi, quelle della Parola di Dio. Di fronte alla tentazione delle tentazioni si arriva a mettere a rischio di credere che tutto sia stato un inganno o a dire, come nel deserto, โIl Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ (Es 17,7). Obiettivo del diavolo รจ allontanarti non solo dal progetto di Dio, ma da Dio stesso, illudendoti di bastare a te stesso (cfr 1Gv 2, concupiscenza superbia della vita); instillando il dubbio che Dio sia geloso di te (cfr Gn 3); talvolta il nostro โaffannoso fareโ (cfr Lc 10,38ss), il nostro continuo rincorrere progetti (anche pastorali), dove creiamo ogni cosa anche nel dettaglio e alla fine ci poniamo sopra il timbro โdi un brano del vangeloโ รจ un coprire la nuditร della nostra presunzione (cfr don Divo Barsotti; cfr d. Fabio Rosini)
Il tutto perchรฉ non ci fidiamo dei tempi di Dio. Il diavolo รจ un maestro: parla con parole suadenti, intelligenti, bibliche, furbeโฆ ma rimane diavolo! Questa tentazione si vince col digiuno, tornando allโessenziale, restando nel Signore.
Gesรน e noi. Gesรน ha vissuto le tentazioni in quanto uno come noi: โPur essendo Figlio, imparรฒ lโobbedienza dalle cose che patรฌโ (Eb 5,8); per noi: โEโ sufficiente per il discepolo essere come il suo maestroโ (Mt 10,25); ma ancor piรน, Gesรน cโinsegna che รจ con/in noi nella lotta: โEcco, io sono con/in voi tutti i giorni, fino alla fine del mondoโ (cfr Mt 28,20).
La Quaresima diventa cosรฌ un tempo di grazia attraverso il quale partecipare alla lotta e passione di Gesรน verso il Calvario e, nel frattempo, imparando a โmettere ordineโ nella nostra vita, dare giusta direzione agli โappetitiโ, alle โpassioniโ. Gesรน ci educa e ci introduce in una vita diversa, non dipendente dalle schiavitรน umane, ma trasformando queste in occasioni di grazia.
Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน
Gesรน,
mio Signore e mio Dio, ti sei fatto condurre dallo Spirito nel deserto
per lasciarti tentare dal diavolo e, forte dello scudo della Parola, hai vinto.
Spirito di Dio,
dolce amico dellโanima, aiutami a tenere fisso lo sguardo in Gesรน,
per vincere con Lui. Nel deserto della vita, ricordami la Parola, fortificami nella lotta, illuminami nelle scelte.
Nella quotidiana tentazione
di accontentarmi di una vita superficiale, vieni santo Spirito.
Nella quotidiana tentazione
di prostrarmi di fronte ai poteri umani, vieni santo Spirito.
Nella quotidiana tentazione
di condurre una vita ambigua, vieni santo Spirito.
โฆRiempi i nostri cuori, accendi in essi
il fuoco del tuo amore.
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Il commento al Vangelo di domenica 6 marzo 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.



