Lasciata la grotta di Betlemme col tempo di Natale, abbiamo iniziato a muovere i nostri dietro a Gesรน, ilย Dio con noi, lโEmmanuele. Lo abbiamo scorto lungo le rive del Giordano, mentre si faceva battezzare da Giovanniย Battista (domenica del Battesimo, 7 gennaio); abbiamo visto i primi discepoli seguire Gesรน, dopo che Giovanniย Battista lo ha indicato quale ยซl’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondoยป (II domenica, 14 gennaio); abbiamoย incontrato Gesรน lungo le rive del lago mentre rivolgeva lโinvito ad alcuni pescatori a seguirLo (III domenica, 21ย gennaio); infine, domenica scorsa, lo abbiamo visto nella Sinagoga di Cafarnao mentre insegnava, cogliendo loย stupore dei presenti (IV domenica, 28 gennaio).
Oggi il vangelo cโinvita a seguire Gesรน nella casa di Pietro e Andrea,ย dove guarisce la suocera di Pietro e opera molte guarigioni, segno tangibile della Sua potenza, perchรฉ Egli รจ ilย Salvatore, Colui che รจ venuto a portare Vita e Speranza. Sono segni e gesti che spezzano la spirale della tragediaย dellโuomo di fronte alla sofferenza umana, presentato nel grido riflessivo di Giobbe di fronte alle difficoltร della vita:ย morte dei figli e della moglie, la perdita delle ricchezzeโฆ: ยซA me sono toccati mesi dโillusioneโฆ Se mi coricoโฆ quandoย mi alzerรฒ?… un soffio รจ la mia vitaยป (v. 7). Unโamara e sofferta riflessione che si conclude con la parola ยซRicordatiโฆยป,ย svelando che non si tratta di un monologo, ma di un dialogo con Dio stesso. E con Dio, Giobbe troverร risposta ancheย di fronte al soffrire (cfr Gb 42,5: ยซTi conoscevo per sentito dire, oggi ti conosco perchรฉ ti ho incontrato/ho fattoย esperienza di Teยป).ย ย
Di fronte a questo grido e al grido di ogni uomo e di ogni donna di tutti i tempi, Dio ha risposto ยซfacendosi carneยป in Gesรน, che inizia il suo ministero proprio facendosi prossimo nei riguardi dei malati, dei poveriโฆ fino a portare in Croce il grido dellโumanitร intera: ยซDio mio, Dio mio perchรฉ mi hai abbandonato?ยป (Mc 15,34). La risposta a questo grido sarร la risurrezione, speranza di vita eterna per ogni uomo. in Lui possiamo allora fare nostre le parole del salmo odierno: ยซร bello cantare inni al nostro Dioโฆ risana i cuori affranti e fascia le loro feriteโฆ grande รจ il Signore nella sua potenzaโฆ Egli sostiene i poveriโฆยป.
vv. 29: ยซIn quel tempo, Gesรน uscito dalla sinagoga, andรฒ subito nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinรฒ e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciรฒ ed ella li serviva.
Gesรน esce dalla Sinagoga e si reca nella casa di Simone e Andrea. Fino a quel momento la Sinagoga era lโunico luogo dove si poteva ascoltare la Parola di Dio. Gesรน esce dalla Sinagoga e porta la Parola (se stesso) dentro la vita quotidiana, nella casa. Dalla sinagoga, luogo del culto, alla casa, dove il culto si fa vita nella quotidianitร o, se si vuole, la vita quotidiana diventa culto. Se osserviamo meglio notiamo che Gesรน ha compiuto alcuni passaggi: iniziando la sua missione Gesรน viene a visitare ogni luogo di vita e ricorda che ogni luogo di vita รจ da Lui visitato, in ogni luogo Lui รจ presente. Non pone confini, filtri, dogane. Lui cโรจ.
In casa incontra il dolore della suocera di Simone; potremmo dire che la gioia del Natale si fa presente in questa casa perchรฉ il Signore Gesรน viene, si fa presenza nei riguardi di questa donna malata. Gesรน la ยซtoccaยป con la sua mano, laย febbre sparisce e la donna si mette a servire. Il verbo utilizzato โ si alzรฒ – รจ lo stesso della risurrezione (cfr Mc 16,6).ย Gesรน รจ la ยซmano di Dioยป: mano che crea (cfr Gn 1-2) e ricrea. Il prendere per mano ridona vita, risveglia, guarisce eย rivela la realtร : Dio ama. Tutto in un gesto, come nella parabola del Samaritano (cfr Lc 10): nessuna parola, solo unย gesto.
A ricordare a noi quanto valore possono avere i nostri gesti se animati dalla veritร e dallโamore.ย Gesรน libera la donna, le dona una vita nuova, non piรน ripiegata su se stessa passa dalla malattia al servizio. Unย atteggiamento che ci aiuta a comprendere che quel procedere di Gesรน nei riguardi della suocera di Simone riguardaย tutti noi, spesso ripiegati su noi stessi a causa della febbre dellโegoismo, del vittimismo di fronte le nostre fragilitร eย incapacitร .
Gesรน porge anche a noi la sua mano e cโinvita ad alzarci, a reagire, a convertirci (due domeniche fa), cioรจย ci offre una nuova possibilitร , una nuova opportunitร . E una volta che ci lasceremo alzare in piedi, allora spetterร anche a noi porgere le nostre mani verso gli altri e accogliere le mani che ci verranno poste innanzi.
Vv. 32-34: Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la cittร era riunita davanti alla porta. Guarรฌ molti che erano affetti da varie malattie e scacciรฒ molti demรฒni; ma non permetteva ai demรฒni di parlare, perchรฉ lo conoscevanoยป.
Non appena il sole tramonta, quindi dopo il sabato (festa dello shabat: Es 31,13ss โDovrete osservare i miei sabati, perchรฉ il sabato รจ un segno tra me e voiโฆ Chi lo profanerร sarร messo a morteโฆ Il Signore ha fatto il cielo e la terra, ma nel settimo ha cessato e si รจ riposatoโ. portano a Gesรน i malati a tal punto che ยซtutta la cittร era davanti alla portaยป. Gesรน si rivela cosรฌ quale ยซmedicoยป del corpo e dellโanima. Lui guarisce quanti si affidano alle sue cure. E come un tempo, cosรฌ anche oggi innanzi alla porta del nostro cuore (cfr Ap 3,20) Gesรน attende un nostro cenno per poter guarire la ยซfollaยป di ferite del corpo e dello spirito che ci portiamo dentro. Basta poco, basta porgerGli la nostra mano e Lui stesso ci prenderร per mano e ci rialzerร .
vv. 35-39: ยซAl mattino presto si alzรฒ quando ancora era buio e, uscito, si ritirรฒ in un luogo deserto, e lร pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: โTutti ti cercano!โ. Egli disse loro: โAndiamocene altrove, nei villaggi vicini, perchรฉ io predichi anche lร ; per questo infatti sono venuto!โ. E andrรฒ per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demรฒniยป.
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Ed ecco lโultima scena. Gesรน ha lasciato la Sinagoga mentre tutti lo inneggiavano per quanto detto e fatto; ora lascia la casa di Simone nonostante tutti lo stiano cercando. Di fronte al tentativo di ยซsequestrareยป Gesรน, Lui si ritira in altro luogo; e cosรฌ farร dopo la moltiplicazione dei pani: ยซSapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sulla montagna, tutto soloยป (Gv 6,15).
A chi lo cerca Gesรน dichiara che molti ancora sono coloro che attendo una Parola di speranza, gesti di amore e di prossimitร . Eโ un invito rivolto anche a noi, perchรฉ รจ facile, direi comodo, sedersi sugli allori, servirsi delle situazioni dove troviamo conforto nel nostro operare; questo rischia di farci abbracciare i nostri risultati, tanto da trasformarli in idolo, piรน che Gesรน e la missione che Lui stesso ci ha affidato. ยซLasciareยป รจ segno di distacco interiore, di libertร : รจ un esercizio sul quale il Signore cโinvita a misurarci e a educarci, perchรฉ chiede umiltร e molta disciplina.
Il vangelo odierno dunque, inizia a preparare i discepoli a ยซstare dietro a Gesรนยป, innanzitutto per ยซstare con Luiยป eย poi, eventualmente, ยซper essere mandatiยป (cfr Mc 3,13-16). Prima ci รจ chiesto di lasciarsi guarire, poi di testimoniareย la gioia di essere guariti. Portare i malati da Gesรน รจ segno che la gente cerchi ยซvita e saluteยป, ma questo รจ solo laย superficie di una ricerca piรน profonda, quella della ยซsalvezzaยป.
Il grido di Giobbe, ascoltato nella prima lettura, รจ soloย il simbolo delle tante grida che sโinnalzano verso il Cielo, e Gesรน si presenta oggi come la risposta alle piรน intimeย domande. A tal proposito tornano illuminanti le parole della beata Benedetta Bianchi Porro: ยซSai, tempo fa cercavoย Dio, ma mi agitavo come in un vestito troppo stretto; ora va liscio. Se il Signore non fabbrica la casaโฆยป. In questo modoย Gesรน mette in guardia i discepoli e oggi ciascuno di noi, nel ricercare ยซla risposta alle mie/nostre gridaยป nelle soluzioni del mondo, spesso capaci solo di confondere e anestetizzare il cuore attraverso lโabile tecnica del persuadere, delย confondere, dellโingannare (cfr Gn 3).
Solo in Gesรน cโรจ salvezza! (At 4,12). Solo Lui guarisce e salva (cfr Lc 17,11-19:ย nove lebbrosi tornarono a casa guariti, uno solo salvato, perchรฉ aveva riconosciuto e ringraziato il Signore Gesรน). Inย fondo la ยซguarigioneยป piรน profonda รจ proprio la salvezza: ยซEโ piรน facile dire ti sono rimessi i peccati o dire alzati eย camminaโฆยป (Mt 9,1-8). Gesรน guarisce affinchรฉ si comprenda che Lui puรฒ salvare.ย ย
A noi lasciarci prendere per mano dal Signore Gesรน, riconoscere di essere malati e bisognosi di lasciarci rialzare, perchรฉ ยซLa vita non serve se non serviยป (cfr papa Francesco). Siamo custodi gli uni degli altri e siamo chiamati a fuggire dalla tentazione di disinteressarci degli altri (cfr Gn 4,9: Sono forse custode di mio fratello?). Gesรน chiede che quanto Lui fa con noi, poi noi impariamo a farlo agli altri: ยซVi ho dato un esempio, affinchรฉ anche voi facciate come ho fatto ioยป (Gv 13,15). Un ยซfareยป che nasce solo da uno ยซstare con Luiยป, perchรฉ non basta la ยซcaritร ยป se questa non รจ accompagnata, sostenuta, animata dalla preghiera, dallโesperienza di comunione con Lui: ยซQuello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voiยป (1Gv 1,3).
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.
