Cosa dice la Parola/Gesรน
Domenica scorsa la Vergine Maria ci ha invitato a โFare qualunque cosaโ il Figlio ci avesse chiesto. A fidarsi di Lui, come Lei si รจ fidata della Parola dellโangelo aderendo al progetto di Dio.
Oggi il tema รจ proprio quello della Parola di Dio, sia nella I lettura che nel vangelo. Ma non solo: oggi celebriamo anche la III Giornata della Parola, cosรฌ come stabilito da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia. Cosรฌ questa provvidenziale coincidenza si offre a noi come un โdolce segno di Dioโ tutto incentrato sul valore della sua Parola.
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La I lettura, tratta dal libro del profeta Neemia, riporta la celebrazione dellโintronizzazione della Parola: โIl sacerdote Esdra portรฒ la legge davanti allโassembleaโฆLesse il libro sulla piazzaโฆtutto il popolo tendeva lโorecchioโฆEsdra stava sopra una tribuna di legnoโฆTutto il popolo si alzรฒ in piediโฆrispose Amen AmenโฆEsdra disse: โQuesto giorno รจ consacrato al SignoreโฆAndate, mangiate carni e bevete vini dolciโฆperchรฉ questo giorno รจ consacrato al Signore; non vi rattristate, perchรฉ la gioia del Signore รจ la vostra forzaโ. A questa celebrazione la liturgia ci farร rispondere con il canto del salmo 19, unโesplosione di gioia di fronte alla forza e alla fedeltร della Parola di Dio: โLe tue parole, Signore, sono spirito e vita: la legge del Signore รจ perfettaโฆrende saggio il sempliceโฆfa gioire il cuoreโฆillumina gli occhiโฆrimane per sempreโฆdavanti a te i pensieri del mio cuoreโ.
Accostiamoci adesso al testo del vangelo di Luca, che ci accompagnerร in questo anno liturgico.
vv. 1-4: ยซPoichรฉ molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin dal principio e divennero ministri della Parola, cosรฌ anchโio ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teofilo, in modo che tu possa renderti conto della soliditร degli insegnamenti che hai ricevutoยป.
Il vangelo di questa domenica รจ composto da due parti. Nella prima sono riportati i primi versetti del capitolo 1ยฐ di Luca, il quale si rivolge a โTeofiloโโ amante di Dio, questo il significato di tale nome โ dichiarandogli la sua intenzione: siccome altri prima di lui hanno narrato la vicenda di Gesรน, e lo hanno fatto dopo aver ascoltato la testimonianza su questโuomo da parte di quelli che erano stati coinvolti nella sua vita, di quelli che lo avevano conosciuto, ascoltato e visto fino a diventare ยซservi della Parolaยป, anche lui ยซdopo aver fatto ricerche accurateยป ha deciso di scrivere un racconto, cioรจ il Vangelo. Una premessa per indicare la soliditร storica di quanto lui riporta sulla vita di Gesรน e su quanto Egli ha raccontato di Dio: ยซDio nessuno lโha mai visto, ma Gesรน che รจ il Figlio da lui inviato, Gesรน uomo in tutto come noi, ce lo ha rivelato ce ne ha fatto il racconto –ยป (cf. Gv 1,18).
vv. 14-15: ยซIn quel tempo Gesรน ritornรฒ in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lodeยป.
Il profeta Neemia, nella I lettura, segnalava che cโera un giorno sacro al Signore nel quale ascoltare la Parola. Dentro questa tradizione, che affonda le sue radici nel giorno in cui Dio si riposรฒ (il sabato), la Comunitร dei credenti si ritrova per ascoltare la Parola.
vv. 16-21: ยซVenne a Nazaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprรฌ il rotolo e trovรฒ il passo dove era scritto: โLo spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha consacrato con lโunzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; rimettere in libertร gli oppressi e proclamare lโanno di grazia del Signoreโ. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnรฒ allโinserviente e sedette. Nella sinagoga gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciรฒ a dire: โOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoโยป.
Anche a Nazaret, piccola borgata, cโรจ la sinagoga e qui la Comunitร si ritrova, come suo solito. Dopo alcuni anni di assenza, Gesรน fa ritorno al villaggio di cui รจ originario e partecipa alla liturgia in sinagoga: ascolta un brano della Torah, partecipa al canto responsoriale di alcuni Salmi, poi tocca a lui leggere la seconda lettura. Ricevuto il rotolo dei Profeti, lo apre e legge il testo previsto per quel giorno, un passo di Isaia in cui un profeta anonimo racconta la propria vocazione: lo Spirito di Dio รจ sceso su di lui e ha posto in lui la sua dimora; con la forza donatagli dallo Spirito questo profeta e servo del Signore รจ stato inviato a portare una buona notizia ai poveri, a proclamare la liberazione a tutti gli oppressi, a predicare lโanno della misericordia del Signore (cf. Is 61,1-2). Un โoggiโ che fa eco a un passo di Marco: โIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete al Vangeloโ (Mc 1,15); e lโevangelista Giovanni riporterร le reazioni della gente: โCome mai costui conosce le Scritture senza avere studiato?โ 7,15).
Terminata la lettura spetta a Gesรน darne spiegazione. Lo fa con poche parole: ยซOggi si รจ compiuta questa Scritturaยป. Come a dire: il profeta presentato da Isaia โ dice Gesรน sono io stesso, la Parola di Dio testimoniata dallโantico profeta e ascoltata da quanti si trovano nella sinagoga si realizza proprio in me! Parole che suggeriscono chiaramente il programma di Gesรน: Egli รจ venuto a portare una buona notizia ai poveri, a proclamare la liberazione agli oppressi, a predicare anno di misericordia. La promessa del profeta Isaia รจ compiuta.
Cosa dice a me oggi la Parola/Gesรน
Come accennavamo allโinizio, oggi รจ la Domenica della Parola, giorno in cui papa Francesco desidera aiutarmi e aiutare ciascuno di noi a comprendere la centralitร della Parola di Dio, a capire che non basta โsentireโ la Parola se poi questa non si fa โcarneโ nella mia carne, cioรจ non diventa vita: โNon chi dice Signore Signore entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mioโ (Mt 7,21). Il giorno di Natale suggerivo che non basta vivere il Natale se non si assume in noi โlo stile del Nataleโ, cioรจ far sรฌ che la Parola si faccia carne in noi come un tempo si รจ fatta carne nel grembo della Vergine Maria. Proprio fissando lo sguardo al Natale posso intuire cosa significhi tutto questo. Chi vede me, chi vede ciascuno di noi dovrebbe poter dire di vedere un โaltro Cristoโ, una โParola viventeโ. Perchรฉ lโannuncio che risuona oggi nel vangelo non รจ una memoria del passato, non รจ una pura celebrazione narrata come nellโesperienza di Neemia. Oggi รจ oggi! Ai poveri di oggi Gesรน annuncia la Parola, e il primo povero al quale viene annunciata questa Parola/Buona Notizia/Vangelo sono io: oggi Gesรน mi dice che si prende cura di me, che mi libera dai miei peccati. Oggi, non ieri. Oggi. Questa Parola รจ per me. E come la dice per me, la dice per chiunque. Ma se io mi sento destinatario di questa Parola, a mia volta devo diventare โparola viventeโ verso gli altri: sollevarli dalle loro fatiche, liberarli dalle loro oppressioniโฆ
Oggi lo Spirito di Dio ci e mi conduce a Gesรน. Oggi lo Spirito di Dio sussurra al mio cuore. Il Vangelo vive nellโoggi, non nei ricordi. Vive qui ed ora, e pazienza se sto vivendo fatiche, difficoltร , grigiori della vitaโฆ in questa mia vita concreta Gesรน prende dimora, come un tempo ha preso dimora nel grembo di Maria a Nazaret: non ha atteso i tempi giusti, tanto che รจ nato in una grotta! Il โtempo giustoโ non me lo do io, lโoggi di Gesรน รจ il tempo giusto! E questo mi e ci suggerisce che dobbiamo imparare a prendere le cose senza da esse lasciarci spaventare: questa รจ la vita che abbiamo, in questa vita Gesรน dice una Parola importante capace di trasformare ancora lโacqua dei miei dubbi e delle mie paure o difficoltร nel vino della fiducia e della speranza. Oggi. A me perรฒ รจ chiesto di dare ascolto e credito alla Parola di Dio che ascolto, come mi e ci ha ricordato la Vergine Maria domenica scorsa. A noi credere che la Parola mi raggiunge nel mio โoggiโ, nel mio โquotidianoโ non per chiedermi chissร quali stravolgimenti, ma magari solo per chiedermi di โriempire dโacqua lโanfora della vitaโ (cfr domenica scorsa), poi il resto lo farร il Signore Gesรน. Non sottovalutiamo il poco che Gesรน ci chiede, ma facciamolo (ยซEliso disse a Naaman: โVร , bagnati sette volte nel GiordanoโฆNaaman si sdegnรฒโฆ: โEcco, io pensavoโฆavresti invocato il nome del Signore, toccando con la mano la parte malataโฆโ. Gli si avvicinarono i servi e gli dissero: โSe il profeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non lโavresti forse eseguita? Tanto piรน oraโฆโ. Egli allora scese e si lavรฒ secondo la parola di Eliseo. E la sua carne ridivenne come quella di un giovinettoโยป. (2Re 4,10ss).
Tocca a noi non perdere mai il senso delle cose che abbiamo tra le mani: ogni occasione รจ un dono, รจ un โoggiโ che lo Spirito di Dio ci offre per vedere e amare la nostra vita e il mondo con occhi nuovi. Se Gesรน dice che โOGGIโ si realizza questa Parola โ e cosรฌ avviene in ogni โoggiโ,โ non spetta a me mettere in dubbio la sua Parola, ma piuttosto capire se sto mettendo in dubbio la mia fiducia in Lui.
Il brano che la liturgia ci ha fatto ascoltare, ancor piรน nel contesto della Domenica della Parola, interpella ciascuno di noi. Ci fa pensare a come viviamo la Domenica, giorno in cui la Comunitร cristiana si raduna, come il sabato si radunano presso la sinagoga i nostri fratelli maggiori, gli ebrei. Ci interpella, dicevo, sul come ci prepariamo ad ascoltare la Parola: โAscoltareโ, altro che leggere i foglietti durante la messa! Quando uno ti parla lo guardi negli occhi, e noi invece mentre viene proclamata la Parola leggiamo! Cattiva abitudineโฆ Come quella dei lettori che proclamano leggendo dal foglietto e non dal Lezionario! Certo, poi ci sono le scuse: non sento, non capiscoโฆ Basta leggere i testi prima della Messa, occasione anche per meglio prepararsi. Si รจ capito che sono contrario ai foglietti, tanto che in parrocchia li avevo eliminati! Siamo chiamati tutti a divenire โServi della Parolaโ. E poi che senso ha incensare il Lezionario, se poi leggo dal foglietto!
Accanto a questo segno โ e la liturgia vive di Segni -, la cosa che maggiormente ci dovrebbe interpellarci oggi รจ: quanto il Vangelo prende corpo nella mia e nostra vita, nel nostro โoggiโ? Per poter parlare di Dio devo imparare a parlare con Dio; ma parlare con Dio significa prima di tutto ascoltare quello che Lui ha da dirmi, perchรฉ la preghiera รจ sempre risposta a un Dio che mi ha parlato. Ripensiamo e rileggiamo il testo della I lettura: nellโascoltare la Parola, il popolo piangeva. E cosรฌ sarร per i primi cristiani: โAllโudire questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli apostoli: โChe cosa dobbiamo fare, fratelli?โ. E Pietro disse: โPentiteviโฆโ (At 2,37-38). E io? Noi?…ci lasciamo trafiggere il cuore dalla Parola di Colui che si รจ fatto Uomo per noi (Natale), a tal punto da dichiararsi nostro Sposo (domenica scorsa)?. โOggiโ la Parola viva ed eterna continua a risuonare in tanti cuori, ma purtroppo cade troppo spesso lungo la strada e i roviโฆ e non attecchisce nei cuori e nella vita (Lc 8,5ss). Ma dove attecchisce, porta frutto abbondante (cfr domenica scorsa, anfore piene). Spesso questo avviene in chi meno ci aspettiamo, perchรฉ Dio segue una logica che non รจ quella umana, non guarda allโapparenza, guarda al cuore. Sรฌ, la logica di Dio sbaraglia le carte dei nostri calcoli, dei nostri programmi e cosรฌ gli ultimi diventano primi e i primi ultimi (cfr Mt 20,16). Se questa Domenica della Parola cade allโinizio del tempo ordinario, รจ per ricordarci che ciรฒ che dobbiamo seguire durante lโanno liturgico โ e quindi nella vita โ non sono tanto le parole, ma la Parola: cieli e terra passeranno, ma la mia Parola non passerร (Mt 24,35).
Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน
Colletta (anno C)
O Dio, che in questo giorno a te consacrato convochi la Chiesa santa alla tua presenza perchรฉ il tuo Figlio annunci ancora il suo vangelo, faโ che teniamo i nostri occhi fissi su di lui, e oggi si compirร in noi la parola di salvezza.
Io rispondo cosรฌ
Signore Gesรน,
Parola vivente del Padre, aiutami a comprendere
che la Tua Parola non รจ cosรฌ lontano da me, tanto da dire
di non poterla raggiungere. Aiutami a comprendere che non รจ difficile da vivere tanto da dire,
chi mai puรฒ metterla in pratica! La tua Parola, Signore,
โOggi รจ compiutaโ. Per me. Eโ nel mio cuore,
quale potenziale dโamore e di sapienza, quale sorgente di luce e di coraggio.
Che io ascolti la tua Parola, Signore quando mi sussurri nel cuore;
che io custodisca, quanto Tu mi suggerisci; che io viva,
quanto Tu mi indichi.
Che io diventi fino in fondo
ciรฒ che sono: servo della tua Parola. Certo che tutto passa,
ma la Tua Parola non passerร mai. Amen.
Il commento al Vangelo di domenica 23 Gennaio 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.



