don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 23 Gennaio 2022

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Cosa dice la Parola/Gesรน

Domenica scorsa la Vergine Maria ci ha invitato a โ€œFare qualunque cosaโ€ il Figlio ci avesse chiesto. A fidarsi di Lui, come Lei si รจ fidata della Parola dellโ€™angelo aderendo al progetto di Dio.

Oggi il tema รจ proprio quello della Parola di Dio, sia nella I lettura che nel vangelo. Ma non solo: oggi celebriamo anche la III Giornata della Parola, cosรฌ come stabilito da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia. Cosรฌ questa provvidenziale coincidenza si offre a noi come un โ€œdolce segno di Dioโ€ tutto incentrato sul valore della sua Parola.

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La I lettura, tratta dal libro del profeta Neemia, riporta la celebrazione dellโ€™intronizzazione della Parola: โ€œIl sacerdote Esdra portรฒ la legge davanti allโ€™assembleaโ€ฆLesse il libro sulla piazzaโ€ฆtutto il popolo tendeva lโ€™orecchioโ€ฆEsdra stava sopra una tribuna di legnoโ€ฆTutto il popolo si alzรฒ in piediโ€ฆrispose Amen Amenโ€ฆEsdra disse: โ€œQuesto giorno รจ consacrato al Signoreโ€ฆAndate, mangiate carni e bevete vini dolciโ€ฆperchรฉ questo giorno รจ consacrato al Signore; non vi rattristate, perchรฉ la gioia del Signore รจ la vostra forzaโ€. A questa celebrazione la liturgia ci farร  rispondere con il canto del salmo 19, unโ€™esplosione di gioia di fronte alla forza e alla fedeltร  della Parola di Dio: โ€œLe tue parole, Signore, sono spirito e vita: la legge del Signore รจ perfettaโ€ฆrende saggio il sempliceโ€ฆfa gioire il cuoreโ€ฆillumina gli occhiโ€ฆrimane per sempreโ€ฆdavanti a te i pensieri del mio cuoreโ€.

Accostiamoci adesso al testo del vangelo di Luca, che ci accompagnerร  in questo anno liturgico.

vv. 1-4: ยซPoichรฉ molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin dal principio e divennero ministri della Parola, cosรฌ anchโ€™io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teofilo, in modo che tu possa renderti conto della soliditร  degli insegnamenti che hai ricevutoยป.

Il vangelo di questa domenica รจ composto da due parti. Nella prima sono riportati i primi versetti del capitolo 1ยฐ di Luca, il quale si rivolge a โ€œTeofiloโ€โ€“ amante di Dio, questo il significato di tale nome โ€“ dichiarandogli la sua intenzione: siccome altri prima di lui hanno narrato la vicenda di Gesรน, e lo hanno fatto dopo aver ascoltato la testimonianza su questโ€™uomo da parte di quelli che erano stati coinvolti nella sua vita, di quelli che lo avevano conosciuto, ascoltato e visto fino a diventare ยซservi della Parolaยป, anche lui ยซdopo aver fatto ricerche accurateยป ha deciso di scrivere un racconto, cioรจ il Vangelo. Una premessa per indicare la soliditร  storica di quanto lui riporta sulla vita di Gesรน e su quanto Egli ha raccontato di Dio: ยซDio nessuno lโ€™ha mai visto, ma Gesรน che รจ il Figlio da lui inviato, Gesรน uomo in tutto come noi, ce lo ha rivelato ce ne ha fatto il racconto –ยป (cf. Gv 1,18).

vv. 14-15: ยซIn quel tempo Gesรน ritornรฒ in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lodeยป.

Il profeta Neemia, nella I lettura, segnalava che cโ€™era un giorno sacro al Signore nel quale ascoltare la Parola. Dentro questa tradizione, che affonda le sue radici nel giorno in cui Dio si riposรฒ (il sabato), la Comunitร  dei credenti si ritrova per ascoltare la Parola.

vv. 16-21: ยซVenne a Nazaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprรฌ il rotolo e trovรฒ il passo dove era scritto: โ€œLo spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha consacrato con lโ€™unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; rimettere in libertร  gli oppressi e proclamare lโ€™anno di grazia del Signoreโ€. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnรฒ allโ€™inserviente e sedette. Nella sinagoga gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciรฒ a dire: โ€œOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoโ€ยป.

Anche a Nazaret, piccola borgata, cโ€™รจ la sinagoga e qui la Comunitร  si ritrova, come suo solito. Dopo alcuni anni di assenza, Gesรน fa ritorno al villaggio di cui รจ originario e partecipa alla liturgia in sinagoga: ascolta un brano della Torah, partecipa al canto responsoriale di alcuni Salmi, poi tocca a lui leggere la seconda lettura. Ricevuto il rotolo dei Profeti, lo apre e legge il testo previsto per quel giorno, un passo di Isaia in cui un profeta anonimo racconta la propria vocazione: lo Spirito di Dio รจ sceso su di lui e ha posto in lui la sua dimora; con la forza donatagli dallo Spirito questo profeta e servo del Signore รจ stato inviato a portare una buona notizia ai poveri, a proclamare la liberazione a tutti gli oppressi, a predicare lโ€™anno della misericordia del Signore (cf. Is 61,1-2). Un โ€œoggiโ€ che fa eco a un passo di Marco: โ€œIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete al Vangeloโ€ (Mc 1,15); e lโ€™evangelista Giovanni riporterร  le reazioni della gente: โ€œCome mai costui conosce le Scritture senza avere studiato?โ€ 7,15).

Terminata la lettura spetta a Gesรน darne spiegazione. Lo fa con poche parole: ยซOggi si รจ compiuta questa Scritturaยป. Come a dire: il profeta presentato da Isaia โ€“ dice Gesรน sono io stesso, la Parola di Dio testimoniata dallโ€™antico profeta e ascoltata da quanti si trovano nella sinagoga si realizza proprio in me! Parole che suggeriscono chiaramente il programma di Gesรน: Egli รจ venuto a portare una buona notizia ai poveri, a proclamare la liberazione agli oppressi, a predicare anno di misericordia. La promessa del profeta Isaia รจ compiuta.

Cosa dice a me oggi la Parola/Gesรน

Come accennavamo allโ€™inizio, oggi รจ la Domenica della Parola, giorno in cui papa Francesco desidera aiutarmi e aiutare ciascuno di noi a comprendere la centralitร  della Parola di Dio, a capire che non basta โ€œsentireโ€ la Parola se poi questa non si fa โ€œcarneโ€ nella mia carne, cioรจ non diventa vita: โ€œNon chi dice Signore Signore entrerร  nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร  del Padre mioโ€ (Mt 7,21). Il giorno di Natale suggerivo che non basta vivere il Natale se non si assume in noi โ€œlo stile del Nataleโ€, cioรจ far sรฌ che la Parola si faccia carne in noi come un tempo si รจ fatta carne nel grembo della Vergine Maria. Proprio fissando lo sguardo al Natale posso intuire cosa significhi tutto questo. Chi vede me, chi vede ciascuno di noi dovrebbe poter dire di vedere un โ€œaltro Cristoโ€, una โ€œParola viventeโ€. Perchรฉ lโ€™annuncio che risuona oggi nel vangelo non รจ una memoria del passato, non รจ una pura celebrazione narrata come nellโ€™esperienza di Neemia. Oggi รจ oggi! Ai poveri di oggi Gesรน annuncia la Parola, e il primo povero al quale viene annunciata questa Parola/Buona Notizia/Vangelo sono io: oggi Gesรน mi dice che si prende cura di me, che mi libera dai miei peccati. Oggi, non ieri. Oggi. Questa Parola รจ per me. E come la dice per me, la dice per chiunque. Ma se io mi sento destinatario di questa Parola, a mia volta devo diventare โ€œparola viventeโ€ verso gli altri: sollevarli dalle loro fatiche, liberarli dalle loro oppressioniโ€ฆ

Oggi lo Spirito di Dio ci e mi conduce a Gesรน. Oggi lo Spirito di Dio sussurra al mio cuore. Il Vangelo vive nellโ€™oggi, non nei ricordi. Vive qui ed ora, e pazienza se sto vivendo fatiche, difficoltร , grigiori della vitaโ€ฆ in questa mia vita concreta Gesรน prende dimora, come un tempo ha preso dimora nel grembo di Maria a Nazaret: non ha atteso i tempi giusti, tanto che รจ nato in una grotta! Il โ€œtempo giustoโ€ non me lo do io, lโ€™oggi di Gesรน รจ il tempo giusto! E questo mi e ci suggerisce che dobbiamo imparare a prendere le cose senza da esse lasciarci spaventare: questa รจ la vita che abbiamo, in questa vita Gesรน dice una Parola importante capace di trasformare ancora lโ€™acqua dei miei dubbi e delle mie paure o difficoltร  nel vino della fiducia e della speranza. Oggi. A me perรฒ รจ chiesto di dare ascolto e credito alla Parola di Dio che ascolto, come mi e ci ha ricordato la Vergine Maria domenica scorsa. A noi credere che la Parola mi raggiunge nel mio โ€œoggiโ€, nel mio โ€œquotidianoโ€ non per chiedermi chissร  quali stravolgimenti, ma magari solo per chiedermi di โ€œriempire dโ€™acqua lโ€™anfora della vitaโ€ (cfr domenica scorsa), poi il resto lo farร  il Signore Gesรน. Non sottovalutiamo il poco che Gesรน ci chiede, ma facciamolo (ยซEliso disse a Naaman: โ€œVร , bagnati sette volte nel Giordanoโ€ฆNaaman si sdegnรฒโ€ฆ: โ€œEcco, io pensavoโ€ฆavresti invocato il nome del Signore, toccando con la mano la parte malataโ€ฆโ€. Gli si avvicinarono i servi e gli dissero: โ€œSe il profeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non lโ€™avresti forse eseguita? Tanto piรน oraโ€ฆโ€. Egli allora scese e si lavรฒ secondo la parola di Eliseo. E la sua carne ridivenne come quella di un giovinettoโ€ยป. (2Re 4,10ss).

Tocca a noi non perdere mai il senso delle cose che abbiamo tra le mani: ogni occasione รจ un dono, รจ un โ€œoggiโ€ che lo Spirito di Dio ci offre per vedere e amare la nostra vita e il mondo con occhi nuovi. Se Gesรน dice che โ€œOGGIโ€ si realizza questa Parola โ€“ e cosรฌ avviene in ogni โ€œoggiโ€,โ€“ non spetta a me mettere in dubbio la sua Parola, ma piuttosto capire se sto mettendo in dubbio la mia fiducia in Lui.

Il brano che la liturgia ci ha fatto ascoltare, ancor piรน nel contesto della Domenica della Parola, interpella ciascuno di noi. Ci fa pensare a come viviamo la Domenica, giorno in cui la Comunitร  cristiana si raduna, come il sabato si radunano presso la sinagoga i nostri fratelli maggiori, gli ebrei. Ci interpella, dicevo, sul come ci prepariamo ad ascoltare la Parola: โ€œAscoltareโ€, altro che leggere i foglietti durante la messa! Quando uno ti parla lo guardi negli occhi, e noi invece mentre viene proclamata la Parola leggiamo! Cattiva abitudineโ€ฆ Come quella dei lettori che proclamano leggendo dal foglietto e non dal Lezionario! Certo, poi ci sono le scuse: non sento, non capiscoโ€ฆ Basta leggere i testi prima della Messa, occasione anche per meglio prepararsi. Si รจ capito che sono contrario ai foglietti, tanto che in parrocchia li avevo eliminati! Siamo chiamati tutti a divenire โ€œServi della Parolaโ€. E poi che senso ha incensare il Lezionario, se poi leggo dal foglietto!

Accanto a questo segno โ€“ e la liturgia vive di Segni -, la cosa che maggiormente ci dovrebbe interpellarci oggi รจ: quanto il Vangelo prende corpo nella mia e nostra vita, nel nostro โ€œoggiโ€? Per poter parlare di Dio devo imparare a parlare con Dio; ma parlare con Dio significa prima di tutto ascoltare quello che Lui ha da dirmi, perchรฉ la preghiera รจ sempre risposta a un Dio che mi ha parlato. Ripensiamo e rileggiamo il testo della I lettura: nellโ€™ascoltare la Parola, il popolo piangeva. E cosรฌ sarร  per i primi cristiani: โ€œAllโ€™udire questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli apostoli: โ€œChe cosa dobbiamo fare, fratelli?โ€. E Pietro disse: โ€œPentiteviโ€ฆโ€ (At 2,37-38). E io? Noi?…ci lasciamo trafiggere il cuore dalla Parola di Colui che si รจ fatto Uomo per noi (Natale), a tal punto da dichiararsi nostro Sposo (domenica scorsa)?. โ€œOggiโ€ la Parola viva ed eterna continua a risuonare in tanti cuori, ma purtroppo cade troppo spesso lungo la strada e i roviโ€ฆ e non attecchisce nei cuori e nella vita (Lc 8,5ss). Ma dove attecchisce, porta frutto abbondante (cfr domenica scorsa, anfore piene). Spesso questo avviene in chi meno ci aspettiamo, perchรฉ Dio segue una logica che non รจ quella umana, non guarda allโ€™apparenza, guarda al cuore. Sรฌ, la logica di Dio sbaraglia le carte dei nostri calcoli, dei nostri programmi e cosรฌ gli ultimi diventano primi e i primi ultimi (cfr Mt 20,16). Se questa Domenica della Parola cade allโ€™inizio del tempo ordinario, รจ per ricordarci che ciรฒ che dobbiamo seguire durante lโ€™anno liturgico โ€“ e quindi nella vita โ€“ non sono tanto le parole, ma la Parola: cieli e terra passeranno, ma la mia Parola non passerร  (Mt 24,35).

Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน

Colletta (anno C)

O Dio, che in questo giorno a te consacrato convochi la Chiesa santa alla tua presenza perchรฉ il tuo Figlio annunci ancora il suo vangelo, faโ€™ che teniamo i nostri occhi fissi su di lui, e oggi si compirร  in noi la parola di salvezza.

Io rispondo cosรฌ

Signore Gesรน,

Parola vivente del Padre, aiutami a comprendere

che la Tua Parola non รจ cosรฌ lontano da me, tanto da dire

di non poterla raggiungere. Aiutami a comprendere che non รจ difficile da vivere tanto da dire,

chi mai puรฒ metterla in pratica! La tua Parola, Signore,

โ€œOggi รจ compiutaโ€. Per me. Eโ€™ nel mio cuore,

quale potenziale dโ€™amore e di sapienza, quale sorgente di luce e di coraggio.

Che io ascolti la tua Parola, Signore quando mi sussurri nel cuore;

che io custodisca, quanto Tu mi suggerisci; che io viva,

quanto Tu mi indichi.

Che io diventi fino in fondo

ciรฒ che sono: servo della tua Parola. Certo che tutto passa,

ma la Tua Parola non passerร  mai. Amen.


Il commento al Vangelo di domenica 23 Gennaio 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.