Dopo il testo delle beatitudini di domenica scorsa, attraverso il quale il Signore Gesรน ci ha โsvelatoโ il sognoย che Lui ha su ciascuno di noi, oggi i testi della liturgia ci fanno sfogliare pagine in cui emerge il modo nuovoย con il quale vivere la vita secondo il vangelo. Il testo del vangelo, come ogni domenica, viene precedutoย dalla prima lettura tratta oggi dal primo libro di Samuele: il brano descrive la misericordia di Davide versoย Saul.
โIl Signore renderร a ciascuno secondo la sua giustizia e fedeltร โ โ dice Davide โ nel motivare il perchรฉย non ha alzato la spada verso il suo Re. Un gesto che riflette quanto Dio fa con ciascuno di noi. Un fatto cosรฌย vero che si fa canto nella preghiera con la quale lโorante โ uomo di preghiera โ risponde a Dio: โBenedici ilย Signore anima miaโฆEgli perdona tutte le tue colpe, guarisce le tue infermitร โฆ Non ci tratta secondo i nostriย peccatiโ (salmo 103).ย
Il commento continua dopo il video.
Con questa premessa, entriamo nel testo del Vangelo: โA voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano maleโ. Gesรน si sta ancora rivolgendo agli Apostoli, appena scelti sul monte (cfr Lc 6,12-16), e alla folla radunata sulla pianura. Ha appena finito di presentare il Vangelo delle Beatitudini (cfr domenica scorsa, Lc 6,17ss). A questi โascoltatoriโ Gesรน rivolge un invito ulteriore: amare i nemici, fare loro del bene, benedirli, pregare per loro.
Lโinvito รจ quello di non adeguarsi al modo corrente di vivere e comportarsi, a non adeguarsi al male ricevuto, a non seguire lโantica logica dellโโOcchio per occhio, dente per denteโ (Es 21,24). Lโamore al nemico รจ un atteggiamento che non svilisce la dignitร , anzi, la riconquista perchรฉ obbedienti alla parola di Gesรน: โla vostra ricompensa sarร grande e sarete figli dellโAltissimoโ. I discepoli di Gesรน sono โfigli dellโAltissimoโ e tali devono dimostrarsi: โNon rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da soliโฆโ (cfr Rm 12,18).
Gesรน stesso ce ne ha dato lโesempio quando, percosso sulla guancia dalla guardia del sommo sacerdote, ha obiettato: โSe ho parlato bene, perchรฉ mi percuoti?โ (Gv 18,23); oppure in croce, quando ha perdonato i suoi crocifissori (cfr Lc 23,33ss); o quando Pietro lo ha rinnegato e Lui lo ha riaccolto nellโamore senza fargli pesare nulla (cfr Gv 21). Ma non solo: โSiate misericordiosi, come il Padre vostro รจ misericordiosoโฆ”.
Il metro di misura non รจ dunque il โragionare buonoโ del mondo, ma รจ Dio: โCome il Padre vostro รจ misericordiosoโโฆ cosรฌ fate voi. ร questo โcomeโ la ragione dellโagire โirragionevoleโ agli occhi del mondo. Un โcomeโ che non รจ solo imitazione, ma รจ dono: di quel โcomeโ Gesรน stesso ci ha resi capaci, con il suo Spirito, per amare come Lui.
Prima di tutto รจ necessario partire dal fatto che Dio ci ha amato per primo, seppur noi non ne eravamo degni, e in secondo luogo perchรฉ alla fine saremo giudicati su quanto avremo amato, su quanto saremo stati โcomeโ Lui. Domenica scorsa Gesรน ci aveva invitati a cambiare lo sguardo, a coltivare il suo cuore. Oggi sembra che voglia giocare al rialzo, invitandoci ad amare coloro che non ci amano, anzi, il nemico.
Come si fa ad amare il nemico? Come si fa ad accogliere le persone malvage? Come si fa a porgere lโaltra guancia? Cosa cโentro io con tutto questo? Eppure, quanto Gesรน chiede oggi a me, Lui lo ha giร fatto a me: โMentre noi eravamo ancora peccatoriโ (cfr Rm 5,6-9). Gesรน chiede ciรฒ che solo per grazia รจ possibile. Quindi amare i nemici potrร anche essere impossibile per gli uomini, ma non per Dio e per quanti vivono in Dio.
E poi, come nasconderlo? Non vorrei anchโio, non vorremmo anche noi, avere accanto, avere per amico qualcuno con cui piangere per i nostri peccati, per le nostre inconsistenze? Non vorrei/non vorremmo anche noi avere accanto un amico capace di accoglierci, perdonarci, ridarci fiducia? Messa cosรฌ, forse la proposta di Gesรน non ci pare piรน tanto irrazionale.
In secondo luogo, se ogni mio gesto, parola, azioneโฆ la misuro con il โbilancinoโ, se le mie relazioni di amicizia le costruisco solo sul โtanto io ho datoโ e ora โtanto io mi attendoโ, non rischio di soffocare ogni amore, ogni relazione? Questa รจ logica devastante, che rende la vita infelice. Lโamore vero, quello a senso unico (Agape, do senza attendermi il contraccambio), รจ lโunica via per una vita fraterna e felice.
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Poichรฉ lโamore comporta sempre anche la dimensione del perdono, della misericordia, perchรฉ nessuna relazione, nessuna, รจ esente dalla necessitร della misericordia. Il perdono รจ parte dellโamore, delle relazioni, della vita. Il cristiano, il discepolo non รจ colui che รจ immune dal peccato, ma รจ colui che quando sbaglia sa di poter sempre contare sulla Misericordia di Dio, che sempre perfeziona il nostro amore.
E come noi necessitiamo dellโamore misericordioso di Dio, cosรฌ le nostre relazioni di amicizia, di amore necessitano di amore, di pazienza, di perdono, di comprensione, di fiducia. Allora la proposta di Gesรน รจ piรน umana di quello che noi pensiamo. Non solo umana, รจ anche umanizzante.
La cosa interessante รจ che domenica scorsa abbiamo iniziato volgendo lo โsguardoโ sui poveri, su chi nella vita รจ โultimoโ e fa fatica a vivere. E ci pareva una proposta che ci avrebbe portati fuori dai โgrandi circuitiโ della vita. Ma non รจ cosรฌ.
La conclusione odierna, infatti, ci offre la ragione ultima del nostro agire โcome Luiโ: โVi sarร datoโฆ una misura colma e traboccanteโ. Confidiamo e preghiamo, allora, affinchรฉ quanti incontriamo lungo il cammino possano dire di ciascuno di noi: โTale Padre, tale figlio!โ. Questa รจ la differenza cristiana, capace di divenire sale e luce, lievito della terra (cfr Mt 5,13).
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.