v. 19: ยซLa sera di quel giornoยป, dice il testo del vangelo che la liturgia ci propone oggi. ร il giorno della risurrezione, il giorno di Pasqua! Di mattino presto andarono le donne e i discepoli al sepolcro, abbiamo meditato domenica scorsa, e oggi la liturgia ci riporta a quel giorno, ma di sera, non piรน al mattino presto. Se prima sono stati i discepoli
ad andare verso il sepolcro, ora รจ Gesรน che li raggiunge lรฌ dove sono: chiusi ยซper timore dei Giudeiยป. Il venire di Gesรน non รจ dettato da atteggiamenti di rimprovero, ma di comprensione: ยซโPace a voi!โ. Detto questo mostrรฒ loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signoreยป. Per farsi riconoscere Gesรน mostra loro i segni della passione: le ferite si sono ormai trasformate in feritoie, in fessure attraverso le quali entrare in relazione con Lui. Non sono segni di cui vergognarsi, ma rappresentano le caratteristiche proprie del Risorto. Attraverso que ste ferite sgorga la pace che il Signore dona: ยซPace a voiยป. I discepoli, al di lร della paura nei confronti dei Giudei che li ha portati a chiudersi in casa, nel vedere il Signore avranno ripensato alla loro vigliaccheria, al loro fuggire di fronte alla croce lasciando solo il loro Maestro. Forse si aspettavano qualche richiamo, e invece Gesรน dice loro: ยซโCome il Padre ha mandato me, anchโio mando voiโ. Detto questo, soffiรฒ e disse loro: โRicevete lo Spirito santo. A co loro a cui perdonerete i peccati saranno perdonatiโฆโยป. Gesรน li sorprende affidando loro il compito di prolungare nel tempo la sua missione. Non li giudica, non li umilia. Nulla. Li rilancia.
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In questo suo agire Gesรน risorto dice a me e a ciascuno di noi di ripartire. Dice che abbiamo una missione da compiere e che non รจ tempo di piangere sul latte versato. Bisogna sempre guardare proiettati verso il futuro. Il Signore non ha mai fatto conto sulle mie e nostre forze e capacitร (cfr 1Cor 12,9: ยซTi basta la mia grazia. La mia potenza si manifesta pienamente nella debolezzaยป). Lui sa che possiamo amarlo fino ad un certo punto (cfr Gv 21, 15-23: ยซPietro mi ami tu?…ยป). Sa che il peccato รจ sempre accovacciato alla porta del nostro cuore (cfr Gen 4,7). Lui sa. Siamo noi forse che ancora non conosciamo Lui, che ancora una volta mette il suo tesoro ยซin vasi di cretaยป (2Cor 4,7).
vv. 24-29: ยซTommaso, uno dei Dodici, detto Didimo, non era con loroโฆ Gli dicevano: โAbbiamo visto il Si gnore!โ. Ma egli disse loro: โSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno deiย chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casaย e cโera con loro anche Tommaso. Venne Gesรน, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: ยซโPace a voiโ. Poi disseย a Tommaso: โMetti qui il tuo ditoโฆโ. Gli rispose Tommaso: โMio Signore e mio Dio!โ.ย La prima parte del brano รจ contestualizzata nella ยซsera dello stesso giornoยป, cioรจ il giorno della risurrezione. Ora ciย troviamo ยซotto giorni dopoยป. Un dato cronologico che suggerisce che la Comunitร ha compreso fin dallโinizio lโim portanza di radunarsi nel giorno che riporta alla risurrezione. Ha compreso che questo evento di salvezza chiede diย essere vissuto e ricordato insieme, come disse loro Gesรน: ยซFate questo in memoria di meยป.
Questo ยซfateยป implica loย ยซstare insiemeยป, ยซascoltare la Parola, ricordare quanto Gesรน ha dettoยป, implica la ยซfrazione del paneยป, ยซlโaiuto a chiย รจ in difficoltร ยป (cfr At 2,42, I lettura). Tommaso era assente la prima volta, non era con i fratelli nella fede: e non haย creduto alla loro testimonianza. Oggi, dice il testo, cโรจ anche Tommaso. Ancora una volta Gesรน appare e dona laย ยซpaceยป, primo dono di Gesรน risorto. Poi si rivolge direttamente a Tommaso e va incontro alla sua incredulitร .
Ancheย in questo caso non cโรจ una parola di giudizio, ma un farsi attento, prossimo alla fatica del credere. Gesรน invita Tom maso a fare esperienza della sua presenza: vedere e toccare. Ed egli fa esperienza viva di Gesรน risorto perchรฉ insiemeย ai suoi compagni, fratelli nella fede. Non cโรจ autentica esperienza di Gesรน risorto se non nella comunitร /chiesa, lรฌย dove il Signore ci ha convocati. In fondo questo essere presenti ยซotto giorni dopoยป รจ un atto di obbedienza a Gesรน,ย รจ un riconoscere che il Signore ha dato loro appuntamento nellโottavo giorno. Lโessere presenti รจ risposta a un Dioย che ci ha chiamati, che ci ha attirati con legami di bontร (cfr Os 11,4). ร risposta dโamore un Amore che chiama, cheย attira.ย ย
Tommaso oggi cโรจ. Col peso della sua incredulitร , con la fatica del tenere il passo degli altri. Tommaso cโรจ. E unaย volta incontrato il Signore risorto, aver fatto esperienza di Lui, รจ in grado di esprimere la piรน alta e bella espressione di fede: ยซMio Signore e mio Dioยป. Nรฉ Pietro nรฉ il discepolo amato arrivano a dire queste parole! Ma Tommaso, lโin credulo, il sospettoso. Lui, nella povertร della sua vita, professa la fede nel suo Signore con parole uniche in tutto ilย Nuovo testamento. Ancora una volta il Signore risorto manifesta la sua libertร , dimostra che non cโรจ sospetto, dub bio, fatica, fragilitร che possa ostacolare il nostro stare con Lui e il ricevere il compito di farci messaggeri del suoย vangelo.
Questo annuncio ha al primo posto ยซil perdono di Dioยป: ยซA coloro a cui perdonerete i peccati saranno per donatiยป. Ecco il cuore del vangelo: Dio ama. Dio perdona. Solo il perdono di Dio aiuta a uscire dalle proprie paure,ย dai propri blocchi, dai propri sepolcri! I discepoli erano chiusi nel cenacolo per paura. Ormai il loro sogno si era sgretolato su quella croce. qui il Signore Gesรน li raggiunge. Entra nel loro sepolcro, Lui che era uscito dal Suo! Quando iย discepoli ormai non si aspettano piรน nulla, irrompe Gesรน e porta pace e coraggio, pace e gioia, pace e misericordia.ย A partire da questโincontro di salvezza, i discepoli usciranno dal sepolcro di quella stanza e, da viventi, annuncerannoย fino al martirio le grandi cose compiute da Gesรน, il crocifisso risorto.
Lo faranno sullโesempio del Maestro, raggiungendo ciascuno nella propria concretezza di vita, nelle sua reale situazioni. Porteranno la parola del vangelo, aiuteranno la gente ad uscire dai sepolcri delle loro paure e difficoltร , come Gesรน fece con lโamico Lazzaro. Porteranno laย luce del vangelo ai ciechi che non vedono speranza, come Gesรน fece col cieco nato. Indicheranno in Gesรน e nella suaย Parola lโacqua viva e vera che zampilla per la vita eterna, come Gesรน con la Samaritana.
Aiuteranno a comprendereย che solo in Gesรน รจ possibile trovare la forza per vincere la battaglia delle tentazioni che fanno parte della vita (Iย domenica di quaresima). Aiuteranno a capire che seppur fragili e deboli, restiamo amati da un Dio che ha dato la vitaย per noi (Le ceneri). I discepoli percorreranno le vie della Palestina per dire a tutti che Gesรน ha vinto su ogni solitudineย donandoci una vita fraterna, rendendoci Corpo (cfr 1Cor 12,12ss). Un ยซCorpoยป, una fraternitร di amici che si rendeย visibile ogni otto giorni attorno allโEucaristia. Questo, e solo questo, ci renderร testimoni viventi e credibili.ย
Leggi qui la preghiera per questa domenica.
Il commento al Vangelo di domenica 16 aprile 2023 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.



