Continua il cammino di Gesรน verso Gerusalemme e, dietro a Lui, continua il nostro cammino. In questo percorso educativo, accanto al tema della fede, affrontato domenica scorsa, oggi sโinserisce il tassello della gratitudine. Un tema che troviamo presente sia nella prima lettura che nel vangelo. In entrambe le scene bibliche, alcuni uomini vengono guariti dalla lebbra e riconoscono lโiniziativa di Dio. Ma non tutti. Entriamo a questo punto nel testo evangelico.
La lectio continua dopo il video.
ยซEntrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: โGesรน, maestro, abbi pietร di noi!โ. Appena li vide, Gesรน disse loro: โAndate a presentarvi ai sacerdotiโ. E mentre essi andavano, furono purificatiยป.
Il comportamento dei lebbrosi รจ secondo la legge (cfr Lev 13,4ss) che richiedeva distanza e isolamento da familiari e dal villaggio per evitare il diffondersi della malattia. Ma non si trattava solo di malattia fisica; a quel tempo si riteneva che la lebbra fosse un castigo per i peccati commessi (cf. Nm 12,14).
Gesรน li ascolta e li manda ai sacerdoti, i quali dovevano certificare la guarigione (cfr Lev 14,2). Il fatto particolare รจ che questi non vanno dai sacerdoti perchรฉ giร guariti, ma perchรฉ glielโha detto loro Gesรน. Solo mentre essi andavano, si sono ritrovati purificati/guariti. Ritorno sul concetto sopra riportato riguardo il valore del cammino: strada facendo guarisci, non devi prima guarire e poi seguire Gesรน.
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Ripensiamo allโapostolo Pietro: ha lasciato le reti non perchรฉ perfetto, ma perchรฉ Gesรน lo ha chiamato a divenire pescatore di uomini (cfr Lc 5,1-11). Lo stesso Pietro riconoscerร per primo chi รจ Gesรน (cfr Mc 8,27ss), ma sarร proprio lui poco dopo ad essere di scandalo per il Maestro (cfr Mt 16,23) e a rinnegarlo tre volte (cfr Lc 22,54ss). E Gesรน che fa? Lo recupera nellโamore: โMi ami tu?โ (Gv 21). E Gesรน gli dirร ancora: โSeguimiโ (Gv 21,19). Anche qui Gesรน non rinfaccia nulla a Pietro e non lo ostacola: lo invita a seguirlo, sapendo che finchรฉ terrร lo sguardo in Lui, vincerร , ma se allontana lo sguardo, affogherร nelle sue difficoltร (cfr Mt 14,28.31).
Gesรน sa che Pietro โ come ciascuno di noi โ puรฒ amarlo solo di amore umano, e quindi un amore ferito dal peccato, segnato dalla fragilitร . Ma per chi crede in Dio, per chi a Lui si affida, tutto diventa possibile (Mc 14,14-39). Ripensiamo allora alla lebbra del peccato, della debolezza, dellโincoerenzaโฆ Quante volte ci ritroviamo โai bordi della nostra vitaโ perchรฉ capiamo di aver mancato nellโamore; quante volte la lebbra della vergogna per quanto compiuto non ci fa alzare lo sguardo di fiducia verso il Signore; quante volte ci ritroviamo schiacciati dal senso di colpa per il male commesso, anche piccolo e minimo ma ingigantito dal maligno che รจ in noi.
Quante volte temiamo di non essere โdegniโ di seguire il Signore o di non poterLo accogliere sotto il tetto della casa della nostra vita. Oggi il Signore cโinvita a non temere, e come i lebbrosi a gridare con fiducia: โGesรน Maestro, abbi pietร di noiโ. E a continuare a seguirLo, perchรฉ Gesรน ci ha amati per primo (Gvโฆ), ha dato la vita quando ancora eravamo peccatori-lebbrosi, non ha atteso la nostra perfezione! In fondo, come ricorda san Bernardo, โMentre diventiamo conformi a Cristo, siamo trasformatiโ, cioรจ mentre stiamo dietro a Lui, con Luiโฆ da Lui siamo trasformati. Non viceversa!
vv. 15-19: ยซUno di loro, vedendosi guarito, tornรฒ indietro lodando Dio a gran voce, 16e si prostrรฒ davanti a Gesรน, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesรน osservรฒ: “Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si รจ trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?”. 19E gli disse: “รlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!“.
Uno solo dei dieci lebbrosi guariti, un samaritano, torna indietro. Sotto un certo punto di vista disobbedisce a quanto Gesรน ha chiesto loro: โAndate a presentarvi dai sacerdotiโ. Questo samaritano sa bene che era lebbroso e che solo nellโobbedienza alla Parola di Gesรน, si รจ ritrovato guarito. Torna indietro perchรฉ riconosce di non aver bisogno delle parole dei sacerdoti, quanto di Colui che con la sua Parola lo ha guarito.
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Potremmo dire che il samaritano si รจ lasciato sorprendere dalla grazia, a differenza degli altri nove che ritengono che la guarigione sia semplicemente un atto dovuto, come qualcosa che spetta a loro perchรฉ parte del popolo eletto! Ma osserviamo ancora il samaritano: se prima i dieci si sono rivolti a Gesรน chiamandolo Maestro, ora questo samaritano torna indietro โLodando Dioโฆe prostrandosi davanti a Gesรนโ. Se prima il suo atto di fede รจ stato posto su una parola, โAndate dai sacerdoti…โ, ora invece si pone di fronte a Colui che รจ la Parola, il Signore.
Recandosi da Gesรน senza andare prima al tempio a mostrarsi ai sacerdoti, egli confessa che ormai la presenza di Dio ha trovato nella persona di Gesรน il suo tempio (cf. Gv 2,21), la sua manifestazione piena e definitiva. Cosรฌ dieci sono stati guariti, ma uno solo รจ stato salvato โAlzati e vaโ, la tua fede ti ha salvatoโ.
E noi, quanto crediamo nella Parola che ascoltiamo; quanto peso diamo alla Parola tanto da โobbedirviโ con fiducia e disponibilitร . Quante volte siamo capaci di tornare a Colui che rende bella la vita: chiediamo la grazia, ma poi torniamo a ringraziare? Chiediamo qualunque cosa, ma poi torniamo per dire grazie a Colui che lโha resa possibile?…o riteniamo tutto un atto dovuto!
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.
