Dehoniane – Commento al Vangelo del 28 Novembre 2018

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Il commento alle letture del 28 Novembre 2018 a cura del sito Dehoniane.


ย XXXIV settimana del tempo ordinario II settimana del salterio

Perseveranza

Il sapiente intreccio delle Scritture di ieri ci offriva lโ€™occasione di ricordare che i momenti in cui la realtร  viene improvvisamente ridimensionata possono essere letti, alla luce della rivelazione evangelica, come passaggi verso un inatteso e misterioso incremento di vita. In questi dolorosi passaggi, che tutti sperimentiamo a causa della fede nel Signore Gesรน, siamo chiamati a disobbedire alla paura che la sofferenza possa essere un evento in cui ci sentiamo colpevoli o falliti. Le immagini a cui Gesรน fa riferimento per educare i discepoli a considerare e ad affrontare tutte le conseguenze della sequela al vangelo appaiono sicuramente dure per la nostra sensibilitร , cosรฌ incerta e timorosa di fronte ai conflitti. Quello su cui potremmo fermare maggiormente la nostra attenzione non รจ tanto lโ€™annuncio di una drammatica ยซtestimonianzaยป (Lc 21,13) da dover offrire a Dio, che puรฒ compiersi addirittura davanti ยซa re e governatoriยป (21,12), quanto il fatto che la rivelazione dei figli di Dio espone ciascuno a un terribile martirio proprio allโ€™interno del recinto delle relazioni familiari: ยซSarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nomeยป (21,16-17).

Queste parole non vogliono certo incutere paura o gettare nel panico i discepoli, ma indicare loro, con largo anticipo, quale sia lโ€™unica vera forza da abbracciare nei momenti in cui la tentazione potrebbe essere quella di impugnare qualche arma per garantirsi una legittima difesa e per rispondere al fuoco con altrettanto fuoco. In realtร , proprio in questi momenti in cui diventiamo oggetto di odio, persino da parte delle persone piรน care, possiamo scoprire il diritto di perseverare in ciรฒ che abbiamo scelto di vivere, dunque anche di patire: ยซMa nemmeno un capello del vostro capo andrร  perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vitaยป (21,18-19).

Perseverare non significa semplicemente stringere i denti, nellโ€™attesa che sia passata lโ€™ora dellโ€™angoscia e del dolore. Spesso il momento del martirio รจ lโ€™unica concreta possibilitร  di accettareย  che la nostra debolezza non sia necessariamente un luogo da cui bisogna fuggire, ma anche uno spazio di vita in cui possiamo restare con fiducia nel mistero e nella logica della vita, che risorge quando non cessa di amare. รˆ stata questa la grande speranza che ha abitato il cuore del Signore Gesรน nellโ€™ora della sua passione: ha permesso che le nostre mani e i nostri giudizi facessero di lui quello che (non) volevamo, manifestando quanta vita divenga possibile quando scegliamo di dilatare la trama delle nostre relazioni fino alla misura dellโ€™amore piรน grande.

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Il libro dellโ€™Apocalisse ci consegna ยซun altro segnoยป (Ap 15,1)ย  ย per prolungare la nostra meditazione e la nostra fede su questo punto. I martiri santi vengono rappresentati con unโ€™immagine di grande effetto, capace di mostrare quanta stabilitร  ci sia in chi radica la sua vita in quella dellโ€™Agnello immolato: ยซStavano inย  piedi sul mare di cristalloยป (15,2). Simbolo della morte e del male, il mare non appare piรน come una forza da temere, ma come pavimento su cui si puรฒ stare in piedi senza vacillare nรฉ affondare. Sopra di esso, i servi dellโ€™Agnello, cioรจ i cristiani, non piegano le ginocchia davanti a nessuno, perchรฉ hanno ormai la forza di stare nella posizione propria dei risorti, con canti di vita e di gioia da effondere gratuitamente: ยซHanno cetre divine e cantano il canto di Mosรจ, il Servo di Dio, e il canto dellโ€™Agnelloยป (15,2-3). Nessuno puรฒ piรน togliere loro la vita, perchรฉ hanno scelto di donarla per primi e per sempre. Per questo sono felici di poter affermare, con la propria vita, la vita di Dio e, con lui, perseverare in una comunione dโ€™amore: ยซGrandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente; giuste e vere le tue vie, Re delle genti!ยป (15,3).

Signore Gesรน, forse nelle nostre scelte non siamo disposti a tutto, non abbiamo la tua stessa libertร , il tuo incrollabile affidamento al Padre. Donaci la perseveranza di rimanere nellโ€™ora della nostra passione senza smettere di amare chi sembra abbandonarci, e con la fiduciosa fierezza di chi puรฒ stare in piedi davanti a te e sapersi non perduto, ma salvato.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 21, 12-19
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซMetteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darรฒ parola e sapienza, cosicchรฉ tutti i vostri avversari non potranno resistere nรฉ controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrร  perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vitaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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