Il commento alle letture del 21 Novembre 2018 a cura del sito Dehoniane.
Presentazione della B.V. Maria (memoria)
ย XXXIII settimana del tempo ordinario II settimana del salterio
Ereditร
Oggi la tradizione orante della Chiesa ci prende per mano per condurci dentro una memoria liturgica che, pur attingendo i suoi fondamenti teologici dai vangeli apocrifi, offre alla nostra riflessione un fondamento solido per custodire la speranza e irrobustire il desiderio della vita nuova. Ricordando il momento in cui la giovane Maria di Nazaret fece a Dio lโofferta di se stessa, non si vuole affermare la realtร storica di un avvenimento di cui non cโรจ traccia nella Scrittura canonica. Si vuole invece sottolineare come la disponibilitร che questa figlia di Dio ha offerto a Dioย ย sia stata preparata dallโattesa messianica presente nella fede di Israele. La frequentazione del tempio e delle liturgie celebrate in sinagoga ha senzโaltro preparato la Vergine a diventare la dimora del Verbo di Dio, come giร i profeti annunciavano nei tempi antichi: ยซRallรฉgrati, esulta, figlia di Sion, perchรฉ, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a teยป (Zc 2,14).
Il testo di Zaccaria che viene proposto dalla liturgia lascia intuire come il cuore di Maria si sia dovuto preparare attraverso una ย gioia sincera e umile, prima di poter varcare la soglia di una volontร di Dio unica e inconcepibile per qualsiasi essere umano. Le parole con cui i profeti prefiguravano la centralitร di Israele eย ย di Gerusalemme nel disegno di salvezza universale per tutte le genti hanno istruito, piano piano, il cuore di Maria fino a farle pensare โ e persino desiderare โ di poter essere lei stessa il luogo in cui la parola di Dio poteva compiersi: ยซNazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo, ed egli dimorerร in mezzo a teยป (2,15). Nel linguaggio profetico della Scrittura, lโintenzione di Dio di porre la sua tenda in mezzo alla nostra umanitร corrisponde al criterio โ e al mistero โ dellโelezione, il cui fine ultimo non รจ lโesclusione di nessuno, ma la sceltaย ย ย di estendere a tutti lโabbondanza di una vita eterna: ยซIl Signoreย ย ย si terrร Giuda come ereditร nella terra santa ed eleggerร di nuovo Gerusalemmeยป (2,16).
Maria si presenta cosรฌ allโAltissimo: come una terra disposta ad accogliere la linfa della sua santitร dentro la sua umanitร e aย ย porsi come simbolo di ereditร per quanti sono disposti a credere nella pienezza dei tempi. In questa prospettiva, la presentazioneย al tempio di Maria non รจ affatto la celebrazione di un privilegio,ย ma di un atto dโamore con cui i tesori della grazia di Dio vengo no dischiusi e resi accessibili a ogni uomo e a ogni donna. ร in questa direzione che scorre la scelta del brano evangelico, doveย ย ย i riflettori si accendono non tanto sulla prossimitร della Vergine alla carne e alla missione del suo Figlio, ma sulla scandalosa possibilitร di nuovi legami nello Spirito, che lโincarnazione ha inaugurato: ยซPerchรฉ chiunque fa la volontร del Padre mio che ย ย ย ย ย รจ nei cieli, egli รจ per me fratello, sorella e madreยป (Mt 12,50). Come osserva il santo vescovo di Ippona in un celebre discorso:
- Pubblicitร -
ยซPerchรฉ, o carissimi, badate bene: anche voi siete membra di Cristo, anche voi siete corpo di Cristo. Osservate in che modo lo siete, perchรฉ egli dice: โEcco mia madre, ed ecco i miei fratelliโ (Mt 12,49). [โฆ] Quando dico fratelli, quando dico sorelle, รจ chiaro che intendo parlare di una sola e medesima ereditร . Perciรฒ anche nella sua misericordia, Cristo, essendo unico, non volle essere solo, ma fece in modo che fossimo eredi del Padre e suoi coeredi nella medesima sua ereditร ยป (dai Discorsi di santโAgostino vescovo, Disc. 25,7-8).
Mentre contempliamo, nellโofferta di tutto il suo essere a Dio, la bellezza di Maria vergine, come modello di ogni autentica formaย di consacrazione dentro la comunitร dei credenti, non possiamo che dilatare lo sguardo per ricordare come il dono e la responsabilitร di questa speciale intimitร con Dio sia unโereditร ormai accessibile a chiunque prenda sul serio lโinterrogativo del vangelo:
ยซChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?ยป (Mt 12,48).
Signore Gesรน, il senso di inadeguatezza non ci fa accedere allโereditร del tuo essere ormai con noi. Per intercessione di Maria, faโ che la tua domanda ci sorprenda disposti a credere che tu possa veramente abitare in noi. Donaci di gustare lโereditร di poter essere ancora scelti, e di poterti offrire quello che siamo per compiere la tua opera di salvezza.
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 12,46-50
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, mentre Gesรน parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: ยซEcco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlartiยป.
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: ยซChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?ยป.
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: ยซEcco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chiunque fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieli, egli รจ per me fratello, sorella e madreยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
[/box]
