Il commento alle letture del 20 Novembre 2018 a cura del sito Dehoniane.
ย XXXIII settimana del tempo ordinario II settimana del salterio
Collirio
Nella sezione delle lettere rivolte ยซalle sette Chiese che sono in Asiaยป (Ap 1,4), il veggente di Patmos โ autore del libro dellโApocalisse โ non sembra aver bisogno di troppi preamboli per farsi portavoce delle parole di fuoco del Signore, che sanno incarnare il registro dellโesortazione solo dopo aver attraversato la necessitร di un iniziale rimprovero. Mentre i credenti della Chiesa di Sardi vengono smascherati nella loro nascosta ambiguitร
โย ยซConosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei mortoยป (3,1) โ la comunitร di Laodicea viene colta sul vivo di una pericolosa forย ma di autonomia: ยซTu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, nonย ย ย hoย bisognoย diย nullaยปย (3,17).ย Laย curaย prescrittaย dalla ย sapienza del Signore, in entrambi i casi, consiste in una disponibilitร a modificare lโorientamento del cuore per recuperare una percezione grata e fiduciosa nei confronti della realtร in cui si compie continuamente la venuta del Regno: ยซRicorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convรจrtiti perchรฉ, se non sarai vigilante, verrรฒ come un ladro, senza che tu sappia aย che ora io verrรฒ da teยป (3,3).
Lโimmagine del ladro che sorprende tutti nel cuore della notte viene, per cosรฌ dire, approfondita e rilanciata nel secondo rimedio che il veggente suggerisce alla Chiesa di Laodicea, dove ciascuno sembra cosรฌ insensibile a se stesso da non accorgersi di essere ยซun infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudoยป (3,17). Di fronte a questa fuorviata percezione di sรฉ, non esiste altro rimedio se non quello di una rinnovata visione di come stanno veramente le cose, alla luce della piena rivelazione del volto di Dio:
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ยซTi consiglio di comprare da me [โฆ] collirio per ungerti gli occhiย ย e recuperare la vistaยป (3,18).
Dopo averci parlato della cecitร fisica nel vangelo di ieri, oggi la parola di Dio ci impone il confronto scomodo con una forma assai piรน subdola e pericolosa di incapacitร visiva: quella che spesso abbiamo su noi stessi e sul valore profondo della nostra realtร di uomini e donne creati a immagine del Creatore. Per quanto la logica battesimale ci inviti a scrutare il nostro volto in quello del Verbo incarnato, siamo tutti abituati a rivolgere lo sguardo non tanto su quello che siamo (agli occhi di Dio), ma su quello che vorremmo essere (agli occhi degli altri). Scivolando e restando in questo gioco di aspettative, entriamo gradualmente in una forma di miopia che, anche quando non fosse dolosa, risulta almeno assai dolorosa perchรฉ avvelena il nostro contatto con la realtร .ย ย Un uomo, nel vangelo, sembra capace di prendere coscienza che non si puรฒ vivere sempre a occhi chiusi. Cosรฌ, quando la luce passa improvvisamente accanto alla sua vita, si mette disperatamente a cercarla, senza alcuna vergogna di apparire povero e bisognoso: ยซAllora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salรฌ su un sicomรฒro, perchรฉ doveva passare di lร ยป (Lc 19,4). Zaccheo riesce a tradurre in pratica il rimprovero e lโesortazione dellโApocalisse assumendo fino in fondo la sua debolezza e facendola diventare una via di accesso al mistero di Dio. Forse esausto, dopo una ย vita tutta costruita sulla venerazione del potere e del prestigio, Zaccheo accetta di mettere a nudo il suo bisogno di relazione autentica e si strofina gli occhi al passaggio di un Dio che ama cercare e trovare solo chi si sente perduto. In tal modo, diventa egli stesso una goccia di collirio che cade e rivela la potenza salvifica del vangelo: ยซOggi per questa casa รจ venuta la salvezza, perchรฉ anchโegli รจ figlio di Abramo. Il Figlio dellโuomo infatti รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoยป (19,9-10).
Dio non puรฒ e non vuole venire a noi come un ladro, ma come uno sposo che รจ disposto a tutto per noi, tranne compiere quel passo di disponibilitร e di accoglienza che solo la nostra libertร puรฒ maturare: ยซEcco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrรฒ da lui, cenerรฒ con lui ed egli con meยป (Ap 3,20).
Signore Gesรน, tu desideri che noi recuperiamo la memoria della tua parola e la vista sulla nostra fragilitร da te amata e cercata. Suscita in noi il coraggio di domandarti il collirio del rimprovero e dellโincoraggiamento. Rendici capaci di guardare in modo nuovo gli altri e la realtร , di vedere chi era giร accanto a noi per offrirci il collirio della sua presenza.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 19, 1-10
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน entrรฒ nella cittร di Gรจrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchรจo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesรน, ma non gli riusciva a causa della folla, perchรฉ era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salรฌ su un sicomรฒro, perchรฉ doveva passare di lร .
Quando giunse sul luogo, Gesรน alzรฒ lo sguardo e gli disse: ยซZacchรจo, scendi subito, perchรฉ oggi devo fermarmi a casa tuaยป. Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciรฒ, tutti mormoravano: ยซร entrato in casa di un peccatore!ยป.
Ma Zacchรจo, alzatosi, disse al Signore: ยซEcco, Signore, io do la metร di ciรฒ che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tantoยป.
Gesรน gli rispose: ยซOggi per questa casa รจ venuta la salvezza, perchรฉ anch’egli รจ figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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