Dehoniane – Commento al Vangelo del 16 Gennaio 2019

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Il commento alle letture del 16 gennaio 2019 a cura del sito Dehoniane.


I settimana del tempo ordinario – I settimana del salterio

Lโ€™altrove della Pasqua

Raccontando la giornata di Cafarnao, con la quale Gesรน inaugura il suo ministero, รจ probabile che Marco stia giร  pensando allโ€™ultima pagina che dovrร  scrivere nel suo vangelo. Non dimentichiamo che questa prima giornata di Cafarnao corrisponde a un sabato; dunque, con il tramonto del sole e il sorgere di un nuoย ย  vo mattino (cf. Mc 1,32.35), assistiamo a un passaggio decisivo per tutti i vangeli: il passaggio cioรจ dal sabato al primo giornoย  della settimana, o al giorno dopo il sabato, che nella tradizione cristiana diventerร  il giorno del Signore, la domenica, giorno memoriale della sua risurrezione. In fondo, tutto ciรฒ che Gesรน opera qui a Cafarnao diventerร  comprensibile soltanto dopo la Pasqua, quando, in quel mattino al levar del sole, le donne ascolteranno lโ€™annuncio di un giovane vestito di una veste bianca: ยซVoi cercate Gesรน Nazareno, il crocifisso. รˆ risorto, non รจ quiยป (16,6-7). รˆ altrove, vi precede in Galilea. Nei villaggi della Galilea, lร  lo vedrete. Ciรฒ che accadrร  alla fine del vangelo corrisponde a quanto accade qui, allโ€™inizio del vangelo. Anche adesso, al mattino presto, quando ancora รจ buio, non le donne, ma Pietro e gli altri discepoli cercano Gesรน senza trovarlo. Non รจ piรน nella casa di Cafarnao. Quando finalmente lo trovano, devono ascoltare un annuncio simile a quello che udranno le donne presso il sepolcro vuoto; in questo caso lo ascoltano dalle labbra stesse di Gesรน: ยซAndiamocene altrove, nei villaggi viciniยป (1,38), che sono i villaggi della Galilea. Gesรน ci precede sempre in Galilea e ci chiede di seguirlo, perchรฉ soltanto in questo modo potremo davvero trovarlo. Lร  dove lui desidera condurci, non dove vorremmo condurlo noi. Pretendere di tenerlo chiuso nella casa di Cafarnao corrisponde al tentativo fallimentare di cercarlo in un sepolcro di morte. Non รจ qui, รจ altrove e ci conduce altrove.

Nella luce della Pasqua, diventa piรน chiaro il gesto con il quale Gesรน libera la suocera di Pietro dalla sua malattia. Gesรน non dice nulla e Marco, con grande maestria narrativa, descrive i suoi gesti. Gesรน parla poco; sono perรฒ decisive le sue azioni, descritteย ย  in un solo versetto (v. 31). ยซSi avvicinรฒยป: ecco ancora una volta rimarcata la prossimitร  del Regno. Cโ€™รจ poi un secondo gesto: ยซLa fece alzare prendendola per manoยป. In greco abbiamo il verbo egeiro, uno dei due verbi con i quali il Nuovo Testamento narra la risurrezione di Gesรน, il suo rialzarsi, o meglio il suo essere rialzato dalla polvere di morte. Lo fa con un gesto del tutto naturale e semplice, ma eloquente nella sua umanitร : la rialza ยซprendendola per manoยป. Un gesto di relazione, di aiuto, di prossimitร , che possiamo ripetere tante volte nella nostra giornata.

La potenza di Dio non si manifesta in gesti straordinari, ma in gesti molto umani e ordinari, come prendere per mano, spezzare il pane, toccare la lingua o gli occhiโ€ฆ ยซLa febbre la lasciรฒ ed ella li servivaยป. Lโ€™ultimo verbo ha come soggetto la donna, ed รจ un verbo importante: servire, diakonein in greco, un verbo che Gesรน userร  per parlare di se stesso: non sono venuto per essere servito, ma per servire (cf. 10,45). Con questi verbi semplici, ma nello stesso tempo fortemente allusivi, รจ come se lโ€™evangelista ci volesse suggerire che per questa donna la guarigione consiste in un essere resa partecipe della pasqua di Gesรน: viene guarita, rialzata, quasi fatta risorgere dalla sua malattia, per divenire simile a colui cheย ย ย ย  รจ venuto per servire.

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Questo รจ il modo nel quale Gesรน si prende cura della stirpe di Abramo, riducendo ยซallโ€™impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioรจ il diavoloยป (Eb 2,14). Lโ€™altrove verso il quale Gesรน ci conduce รจ quello della sua pasqua: egli, quale ยซsommo sacerdote misericordioso e degno di fedeยป (2,17), condivide la nostra morte per consentirci di condividere la sua vita che piรน non muore.

Signore Gesรน, forse anche oggi tornerai a dirci la tua parola, che ci sollecita ad andare altrove, rispetto alle nostre attese sbagliate, alle nostre ricerche inconcludenti, alle nostre pretese di avere tutto sotto controllo, persino il mistero di Dio, che spesso riduciamo a un idolo a misura dei nostri bisogni. Liberaci dalle nostre infermitร , perchรฉ sappiamo servire come tu vuoi, perchรฉ impariamo a seguirti dove tu ci conduci.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 1, 29-39
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, Gesรน, uscito dalla sinagoga, subito andรฒ nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinรฒ e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciรฒ ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la cittร  era riunita davanti alla porta. Guarรฌ molti che erano affetti da varie malattie e scacciรฒ molti demรฒni; ma non permetteva ai demรฒni di parlare, perchรฉ lo conoscevano.
Al mattino presto si alzรฒ quando ancora era buio e, uscito, si ritirรฒ in un luogo deserto, e lร  pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: ยซTutti ti cercano!ยป. Egli disse loro: ยซAndiamocene altrove, nei villaggi vicini, perchรฉ io predichi anche lร ; per questo infatti sono venuto!ยป.
E andรฒ per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demรฒni.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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