Dehoniane – Commento al Vangelo del 14 Novembre 2018

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Il commento alle letture del 14 Novembre 2018 a cura del sito Dehoniane.


ย XXXII settimana del tempo ordinario II settimana del salterio

Una fede che salva

Quando ascoltiamo i racconti evangelici di guarigione, generalmente rimaniamo attratti dalla potenza della parola o del gestoย ย  ย di Gesรน, oppure ci stupiamo di fronte al suo sguardo pieno di compassione. E sicuramente gli evangelisti, nel narrare un miracolo, sono preoccupati anzitutto di comunicarci il volto di Gesรน, chi รจ Gesรน per lโ€™uomo e la qualitร  della salvezza che dona alla vita dellโ€™uomo. Nel miracolo narrato da Luca notiamo perรฒ una particolare insistenza su coloro che sono oggetto della guarigione operata da Gesรน: dieci lebbrosi che disperatamente invoca no un gesto di misericordia da colui che riconoscono come un maestro, dieci lebbrosi che a distanza gridano il loro desiderioย ย ย ย  di una vita umana degna. ยซGesรน, maestro, abbi pietร  di noi!ยปย ย  ย (Lc 17,13): รจ questa la preghiera che sale da queste vite ferite e immerse nella solitudine, emarginate da ogni relazione umana, apparentemente lontane anche da Dio. Lโ€™evangelista ci invita a soffermarci sulle reazioni di questi dieci lebbrosi e, attraverso di esse, a scoprire che cosa significhi realmente essere salvati da Gesรน. Lโ€™apostolo Paolo cosรฌ scrive a Tito: Dio ยซci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con unโ€™acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santoยป (Tt 3,5). รˆย ย  la misericordia di Dio che opera gratuitamente la guarigione inย ย  noi e ci dona la salvezza. Allora, nel racconto di Luca possiamo cogliere la gratuitร  della salvezza a partire da due scene: la prima scena in cui sono presenti dieci lebbrosi che supplicano di essere guariti; la seconda scena che ci presenta nove lebbrosi guariti e uno salvato.

Ciรฒ che colpisce nella prima scena รจ il bisogno di guarigione che si sprigiona, attraverso la preghiera, dalle labbra di quei dieci lebbrosi. Nonostante la loro terribile situazione, questi uomini hanno fede, e potremmo dire una fede grande. Non solo affidano la loro miseria alla compassione di Gesรน, ma accettano la sua promessa prima ancora di vedere operata la guarigione. Rimandati da Gesรน alla legge di Mosรจ, che prescriveva la conferma dei sacerdoti per lโ€™avvenuta guarigione da questa terribile malattia, essi furono purificati proprio mentre stavano recandosi dai sacerdoti. Siamo di fronte a una fede radicale, a unโ€™obbedienza incondizionata alla parola di Gesรน. E cosรฌ termina la prima scena e cosรฌ potrebbe terminare il racconto: quei dieci lebbrosi, grazie alla loro grande fede, sono risanati da Gesรน.

Ma nella seconda scena avviene qualcosa che sembra mettere in dubbio non tanto il miracolo in sรฉ, ma ciรฒ che realmente esso ha operato nella vita di quei dieci uomini. Uno di loro, e solo uno, e per di piรน un eretico, abbandona i suoi compagni e torna indietro da Gesรน: ยซVedendosi guarito, tornรฒ indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrรฒ davanti a Gesรนยป (Lc 17,15-16). Questa presa di coscienza della guarigione avvenuta e questo cammino inverso possono essere interpretati come una scoperta, piena di stupore, della propria vita trasformata, guarita, salvata da un dono. Per questโ€™uomo, il tornare sui suoi passi รจ la conferma che ciรฒ che รจ avvenuto non รจ qualcosa di scontato (chiedere una guarigioneย ย  e automaticamente ottenerla), ma รจ solo frutto della gratuitร  di Dio. E di fronte alla grazia di Dio non cโ€™รจ altro atteggiamento che rendere grazie, riconoscere di essere stato oggetto di un infinito dono senza aver fatto nulla per meritarselo. Ma ciรฒ che questo samaritano fa รจ piรน di un semplice gesto di ringraziamento: ยซSi prostrรฒ davanti a Gesรน, ai suoi piedi, per ringraziarloยป (17,16). Credo che proprio in questo gesto ci venga rivelato un passaggio fondamentale, ciรฒ che fa la differenza tra quei nove lebbrosi che hanno proseguito il cammino (obbedendo dโ€™altronde alla parolaย ย  di Gesรน) e questo samaritano che รจ tornato indietro per ringraziare Gesรน. Ciรฒ che ha trasformato la guarigione ottenuta in salvezza รจ proprio lโ€™incontro personale con Gesรน, una fede che salva:

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ยซร€lzati e vaโ€™! La tua fede ti ha salvato!ยป (17,19). Essere salvati vuol dire scoprire che la propria vita, e non solo il proprio corpo, riacquista un nuovo orientamento, un cammino di liberazioneย ย  e di pace, perchรฉ ha incontrato non un potente guaritore ma il Salvatore.

Signore Gesรน, tu guarisci le nostre ferite quando con umiltร  ti invochiamo. Ma tu ci doni la salvezza quando con fede sappiamo riconoscere le nostre ferite guarite dalla tua misericordia e abbiamo il coraggio di gettarci ai tuoi piedi per ringraziarti.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 17, 11-19
Dal Vangelo secondoย Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesรน attraversava la Samarรฌa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: ยซGesรน, maestro, abbi pietร  di noi!ยป. Appena li vide, Gesรน disse loro: ยซAndate a presentarvi ai sacerdotiยป. E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornรฒ indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrรฒ davanti a Gesรน, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesรน osservรฒ: ยซNon ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si รจ trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?ยป. E gli disse: ยซร€lzati e va’; la tua fede ti ha salvato!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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