Deborah Sutera – Commento al Vangelo di domenica 19 Marzo 2023

963

Nel buio la luce del sabato

รˆ un sabato il giorno in cui Yeshua, facendo del fango, apre gli occhi a un uomo nato cieco (Giovanni, 9, 13).

รˆ un sabato, ed entrambi sono a Gerusalemme, nei pressi del tempio: nella cittร  piรน bella e paradossale della storia, buio e luce sโ€™invocano a vicenda. รˆ un sabato e lโ€™autore del vangelo giovanneo, qualche versetto prima, ha narrato un drammatico evento: un tentato omicidio รจ avvenuto tra le sacre mura del tempio. รˆ quel bestemmiatore di un galileo, maestro delle genti piรน disparate (e disperate) a dover morire: stando a ciรฒ di cui lโ€™autore del vangelo racconta, i Giudei hanno appena cercato di lapidarlo (Giovanni, 8, 59). รˆ dopo esser fuggito alla morte che Yeshua passa accanto allโ€™uomo che non vede dalla nascita.

รˆ un sabato: il โ€œsabato santo del culto religiosoโ€. I suoi stessi seguaci infatti gli domandano: ยซRabbรฌ, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchรฉ sia nato cieco?ยป (Giovanni, 9, 2). ยซNรฉ lui ha peccato nรฉ i suoi genitori, ma รจ perchรฉ in lui siano manifestate le opere di Dioยป (Giovanni, 9, 3).

Yeshua passa accanto al cieco nato e continua, imperterrito, a sconvolgere i criteri dellโ€™osservanza ortodossa: non solo quelli dei giudeiย (Giovanni,ย 8, 58), ma anche quelli dei suoi discepoli; perchรฉ questi criteri legano le mani al suo Abbร , sbarrano la strada alla salvezza e alla grazia. […]

Continua a leggere il commento sull’Osservatore Romano.

Foto