ยซCristo per questo รจ nella carne: perchรฉ bisognava che questa nostra carne fosse santificata; debole fosse fortificata; lontana da Dio fosse riconciliata con lui; caduta dal paradiso, fosse fatta risalire al cieloยป. (San Basilio di Cesarea)
Le due parole essenziali e traboccanti di significato che ci vengono incontro oggi, sono: Luce e Veritร , in quanto esse sono dono che ci investe per guidarci a conoscere effettivamente โchi siamoโ.
Quindi, il domandarci โchi siamoโ, risulta un interrogativo alquanto semplice e terribilmente enigmatico: ci si potrebbe appellare allโargomento dell’identitร di ognuno, sul quale si affaticano non poche branche della scienza umana.
Dio, oggi, ci dichiara che abbiamo ragione ad essere tanto incerti, perchรฉ noi non possediamo la risposta a questo interrogativo decisivo: solo Lui la possiede perchรฉ รจ il nostro Creatore, e certamente conosce il progetto secondo il quale ci ha fatti.
Dio sa, dunque, non solo โchi siamoโ, ma anche per โchi siamoโ, e in questo sta il segreto della nostra compiutezza e della nostra felicitร .
Il tentativo umano di rispondere allโinterrogativo, cela molti pericoli: quello di cadere nellโimmodestia di sapere, mentre non sappiamo, e quello di sdrucciolare nell’abisso della costernazione, per la nostra incapacitร di comprendere, di dare una risposta soddisfacente.
Soltanto il Verbo puรฒ dirci chi siamo veramente, perchรฉ Egli รจ Veritร e Luce, e solo per suo dono e per sua illuminazione noi attingiamo la conoscenza piena di noi stessi, ridando voce alla nostra scelta per Lui, perchรฉ solo questa permetterร al Verbo di piantare la sua tenda, di mettere radici nel profondo di noi stessi.
Pertanto, il nostro destino non รจ piรน solo la vita di questo mondo, stretta tra la nascita e la morte, ma รจ preso dentro il Figlio di Dio, per cui siamo eredi, con Gesรน, di una gloria che non finirร mai e che supera di molto tutte le nostre speranze. Dovremmo ricordarlo sempre, e ogni tanto guardarci nello specchio della nostra coscienza, quello in cui vediamo il nostro essere piรน profondo, per rispondere a noi stessi che siamo dei benedetti da Dio.
ยซIn Lui ci ha scelti prima della creazione del mondoยป: questa รจ la nostra benedizione perenne e indefettibile; prima che il mondo fosse eravamo giร scelti nella mente di Dio. Dinanzi a questa realtร scompaiono tutte le altre questioni della nostra identitร e di affermazione di noi stessi che andiamo cercando con tanto affanno e inquietudine.
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Siamo, quindi, figli pensati da un cuore di Padre, amati come un figlio che ancora non c’รจ, ma รจ atteso e amato prima ancora che venga alla vita: soltanto l’Amore รจ capace di queste straordinarie scelte e previsioni. Siamo stati scelti prima che il mondo fosse ยซper essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ยป.
Non siamo abituati a pensarci cosรฌ; siamo tentati di pensare che questo sia il destino dei santi, non il nostro: ยซSe questi e queste sono stati capaci di tanto, perchรฉ io no?ยป, disse sant’Agostino.
Nella nostra piccola vita quotidiana, con i nostri peccati – di cui chiederemo umilmente perdono – anche noi siamo stati scelti per la santitร . L’essenziale รจ che non abbandoniamo la nostra identitร , non dimentichiamo di โchi siamoโ, e camminiamo per quella Via.
Dio cโinvita a sollevare in alto i nostri cuori, la nostra mente, a meditare sulla speranza cui siamo chiamati, a rallegrarci in essa, ad avere la capacitร e la sapienza di darci dei momenti di pura gioia, che vengono quando ci lasciamo penetrare da quella luce che ci libera dal buio in cui ci sembra di essere immersi. Allora potremo ringraziare per ogni momento della nostra vita, e sentirci benedetti, liberi da ogni paura.
Questo รจ il senso di essere illuminati.
Gesรน ci ha chiamati ยซfigli della luceยป, un’espressione forgiata nell’ambiente ascetico di quel tempo: voleva dire che la luce ci fa nascere e ci fa essere in modo diverso.
Ciascuno di noi si comporti, dunque, secondo la consapevolezza di questo destino di luce, facendola continuamente crescere nel proprio spirito; allora si vedranno silenziose meraviglie di veritร . Non la veritร che si dice, ma la veritร che si vive, come abbiamo appreso bene dalla Scrittura.
Ecco il miracolo di un nuovo cristianesimo.
Fonte: Facebook
