LA MENZOGNA ร SUPERFICIALE, LA VERITA ร PROFONDA
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Quale segno ci mostri per fare queste cose? (Gv 2,18) โ dissero i Giudei in difesa di fronte allo sconvolgente gesto di Gesรน. Non si sono accorti che il segno รจ giร contenuto in quello che ha fatto. ร sempre cosรฌ. Chi cerca qualcosโaltro da Dio e dalla religione non sa leggere i segni, semplicemente non li puรฒ vedere. Perciรฒ Gesรน risponde evocando lโunico segno che potrร scalfire la durezza della loro cervice e del loro cuore, anche se non comprenderanno: distruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgere (Gv 2,19). Il gesto di Gesรน รจ profetico perchรฉ annuncia quanto succederร dopo la sua passione e morte. La sua visita nel Tempio di Gerusalemme, centro nevralgico della vita di Israele, diventa occasione per una scansione e una purificazione da tutto ciรฒ che non dovrebbe esserci in quel luogo, uno spazio che Gesรน definisce casa del Padre mio: denaro, cambiamonete, commercianti, banchi e animali.
Bisogna perรฒ andare oltre quello che si vede nel gesto esterno, altrimenti anche noi rischiamo di diventare talebani. Quale purificazione gli sta a cuore? Se fosse stato il Tempio costruito in 46 anni, allโobiezione sarcastica dei Giudei non avrebbe taciuto. Perciรฒ Giovanni aggiunge: ma egli parlava del tempio del suo corpo (Gv 2,21). Perchรฉ lโopera di Dio non ha come scopo la restaurazione delle nostre opere, per quanto realizzate in suo onore, ma la rigenerazione dellโopera dโarte di Dio: cioรจ noi! Dunque quello che il Signore vuole รจ unโopera di liberazione del nostro cuore, sede del nostro mistero. Solo Gesรน ci puรฒ liberare da tutto ciรฒ che ci induce a mercanteggiare nelle nostre relazioni con Dio, con gli altri e con il creato. Ma siamo solo noi che possiamo permetterglielo. La sua parte, Lui lโha giร fatta. Ogni anno la quaresima รจ unโopportunitร unica per aprirgli il nostro cuore e fargli continuare questa opera, perchรฉ la nostra relazione con Dio (e con i fratelli) sia sempre piรน autentica.
Il testo ci offre un criterio fondamentale per verificare se siamo incamminati in questa opera di purificazione. Se infatti consideriamo il sistema religioso che Gesรน denuncia con il suo gesto, possiamo capire che il pericolo del credente รจ voler rendere compatibili con Dio delle realtร che non lo sono e non potranno mai esserlo. Qui cโรจ in ballo la stessa immagine di Dio, la sua identitร . Perciรฒ vediamo Gesรน cosรฌ forte e intransigente nel suo gesto profetico. Dio pazienta sempre, ma non puรฒ tollerare allโinfinito chi fa della religione e degli spazi religiosi unโimpalcatura in cui nascondersi per dominare sulle istituzioni e soprattutto sulle anime dei suoi figli. Questo รจ inaccettabile. Il vangelo mette ripetutamente in guardia dal vivere in mezzo al popolo di Dio da padroni. Eppure anche oggi, nella chiesa di Dio, tra laici o chierici, cโรจ chi concepisce il proprio mandato come un incarico da esercitare con il potere del mondo, cioรจ per intimidire le anime, per avvantaggiarsi su di loro e quindi poterne avere il controllo.
Fateci caso: quando si vuole mantenere in piedi unโimpalcatura simile, noterete che in genere si รจ sempre molto preoccupati dellโesterioritร e delle opere. Insomma, della buona apparenza che la propria fede deve lasciare agli altri. La menzogna ha sempre questo rivestimento: ti convince subito e ti lascia nella superficialitร delle cose. La veritร invece non la puoi mai incontrare in superficie, perchรฉ esige un cammino in profonditร e non ti vuole convincere a tutti i costi. Si offre a te, ma non sโimpone. Se la fede si gioca a livello del cuore, per diventare veri credenti in Dio bisogna essere disposti a scendere nelle proprie profonditร . Per questo il vangelo di oggi si conclude annotando che Gesรน non si fidava di quelli che, dopo aver visto i segni che compiva, hanno cominciato a credergli (Gv 2,23-25). Di chi si dice credente solo per questo, non ci si puรฒ fidare. Gesรน conosce ogni cuore: conosce chi lo fa entrare, ma anche chi non vuole farlo entrare per far ordine e pulizia da ogni immagine religiosa equivoca e da tutto ciรฒ che ci fa giustificare davanti a Lui e agli altri. ย
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AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI
SITO WEB: https://predicatelosuitetti.com
