SENZA PENTECOSTE NON SI VINCE LA PAURA
Un santโuomo ortodosso ha definito la vita cristiana come la vita nuova che si manifesta nella scoperta continua dello Spirito di Dio in noi (Simeone il nuovo teologo). Mi sembra una sintesi felice, una specie di titolo da dare alla liturgia della parola in questa solenne festa di Pentecoste. Difatti, la 1a lettura ci ricorda lโevento fondante che realizza la promessa di Gesรน. Nella loro fiduciosa e obbediente attesa, i discepoli hanno permesso allo Spirito Santo di irrompere nella loro vita, destando uno straripante stupore tra la folla di giudei accorsa dai dintorni (At 2,5-7).
Lโespressione โfurono colmati di Spirito Santoโ (At 2,4) poi, esprime bene lโesperienza su cui S.Paolo (2a lettura) riflette teologicamente, parlando dellโinabitazione dello Spirito di Dio nellโuomo credente. Per ben 3 volte in 2 versetti lโapostolo rimarca la nuova condizione del credente, perchรฉ abitato dallo Spirito Santo (Rm 8,9-11). Le parole di Gesรน nel vangelo sigillano questo grande mistero di salvezza: con lo Spirito Santo che ci รจ stato dato in dono, Gesรน e il Padre prendono dimora nel nostro cuore (Gv 14,23). Dio si รจ come โcronicizzatoโ nella nostra carne, in un modo tale che ogni uomo che risponde al suo amore diventi una finestra che si apre sulla vita eterna.ย
Le parole di Gesรน comunicano lโardente desiderio di Dio: darci il suo Spirito รจ la sua volontร , la sua gioia, la veritร che ci insegna e ci ricorda ogni parola del Signore. Perciรฒ per noi credenti pregare/invocare lo Spirito Santo dovrebbe essere pane quotidiano, dovrebbe essere unโabitudine stabile, come lโaria che respiriamo o lโacqua che beviamo: sarebbe la prova inconfutabile della nostra convinzione cheย senza di Lui non possiamo fare nullaย (Gv 15,5). Ma siamo davvero convinti che sia cosรฌ? Tanti secoli fa, le persecuzioni costringevano i cristiani a riunirsi nelle catacombe, perchรฉ la loro vita โparlavaโ di Dio e smascherava la menzogna del mondo che li rifiutava. Affidati e sostenuti dallo Spirito, affrontarono torture e morte per il nome di Gesรน.
Invece oggi vediamo tanti cristiani chiudersi da soli nelle loro case, come fossero delle catacombe per stare alla larga dagli altri. Li vediamo chiudersi alle relazioni con persone che vengono da popoli diversi, chiudersi davanti alle molteplici sfide di cambiamento che giungono dalla realtร che li circonda. Diciamocelo francamente: non la fede, ma la paura sembra regnare incontrastata in noi e attorno a noi. Come uscire da una vita segnata e guidata dalla paura?
Gesรน nel vangelo ci dice che con lโinvio dello Spirito Santo avverrร che ci ricorderร quanto ci ha detto (Gv 14,26) e che i suoi discepoli lo testimonieranno (Gv 15,26-27). Se migliaia e migliaia di uomini e donne in passato giunsero a testimoniare tra indicibili sofferenze e persino fino a spargere il loro sangue, tutto ciรฒ รจ un primo, inconfondibile segno della presenza e dellโazione dello Spirito nei credenti. Ma io amo soffermarmi come il nostro caro papa Francesco (cfr. il primo capitolo diย Gaudete et exsultate), su segni ancora piรน piccoli.
Qualche tempo fa mi toccรฒ nel profondo leggere la notizia di un uomo, autista di una azienda di trasporto pubblico, che stava alla guida di un autobus con dei bambini che rientravano da scuola. Ebbe un grave malore ma, prima di perdere i sensi, ha rallentato, ha accostato il pullman al bordo della strada, รจ riuscito a fermarlo e poi รจ morto mettendo al sicuro i bimbi. Ecco, credo che questi ultimi, brevi secondi che lo hanno separato dalla morte, siano stati un segno dello Spirito Santo e, naturalmente, di un uomo che gli ha permesso di agire. La strada per uscire da una vita dominata dalla paura cโรจ: obbedire allโazione dello Spirito Santo.
S.Paolo nella seconda lettura ci dice cheย non abbiamo ricevuto unoย spirito da schiavi per ricadere nella pauraย perchรฉ siamo figli e possiamo gridarlo apertamente (Rm 8,15). Ci invita a camminare secondo lo Spirito, perchรฉ siamo entrati in unโera nuova sotto il suo dominio (Rm 8,9). Ma questa libera decisione รจ per sรฉ stessa fonte di un conflitto:ย noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perchรฉ, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivreteย (Rm 8,12-13). Perciรฒ anche i loro frutti sono diametralmente opposti (cfr. Gal 5,19-22). Anche se questa dimensione di lotta non sarร mai estinta finchรฉ camminiamo sulla terra, possiamo tuttavia esser certi: chi si lascia guidare dallo Spirito appartiene a Gesรน Cristo (Rm 8,11), dunque a Colui che ha giร vinto il mondo e dona la sua vittoria a chi gli si affida.
Qualcuno si chiederร : come fare per obbedire allo Spirito Santo? Come poter riconoscere la sua voce? Come vivere dello Spirito, cioรจ, come lasciarsi guidare da Lui? Non ho alcuna pretesa di dare indicazioni puntuali in merito, soprattutto se consideriamo quello che Gesรน stesso dice in proposito, come riferisce il vangelo di Giovanni in un colloquio con Nicodemo:ย il vento soffia dove vuole, e tu ne senti la voce, ma non sai da dove viene nรฉ dove vaย (Gv 3,8). Queste โcoordinateโ ci dicono quanto sia piรน fondamentale, prima di cercare la risposta a quelle domande, trovare in sรฉ stessi una disponibilitร sempre piรน totale per essere docili alle ispirazioni dello Spirito.
Chi vuol seguire il Signore infatti, deve essere disposto a tutto. E qui viene il difficile e il bello. Difficile, perchรฉ lo Spirito Santo รจ lโAmore che ti chiede di perdere il tuo โioโ cosรฌ inclinato ad essere sempre al centro, cosรฌ interessato a tenere sotto controllo tutto e tutti, e questo non รจ indolore. Bello, perchรฉ lo Spirito รจ la veritร /amore che ti libera da te stesso, dai tuoi capricci, dalle tue false sicurezze, dalla tua voglia di essere quello che non sei. E ti libera per farti un dono piรน grande, lโunico in grado di dare una gioia vera allโuomo: quello di amare, cioรจ di fare degli altri e di Dio il centro della vita. Allora vieni ancora oggi, Spirito creatore, e donaci un cuore nuovo!
AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI



