RAGIONARE SENZA O CON DIO?
Maestro, diโ a mio fratello che divida con me lโereditร , dice a Gesรน un tale tra la folla che lo circonda (Lc 12,13). Non รจ forse una richiesta legittima? Non dovrebbe essere cosรฌ tra fratelli? Il Signore perรฒ si defila dalla domanda (Lc 12,14). Perchรฉ? Si rifiuta di fare da mediatore patrimoniale? La sua risposta รจ da considerarsi un disprezzo della ricchezza? Tuttโaltro. In sรฉ, la richiesta รจ legittima e umanissima istanza.
Ma la sua pretesa รจ ambigua. Gesรน intuisce che puรฒ nascere non da un desiderio di ricevere quanto รจ giusto per la propria vita e quella dei familiari, bensรฌ dalla paura di essere sopraffatti dallโaltro erede nella ricchezza, oppure dalla malcelata volontร di avere di piรน. In questo tipo di vicende, dove la paura o lโaviditร dominano i cuori umani, Gesรน non ha niente a che fare. Da notare perรฒ che lo si vorrebbe dalla propria parte per la difesa dei propri interessi: diโ a mio fratello. Ecco uno dei motivi per cui, per tanti che si trovano in questo atteggiamento, Gesรน รจ solo un Dio deludente. Egli invece, che ha a cuore la nostra salvezza, sfrutta la richiesta per lanciare un salutare appello.
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Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia,ย ammonisce il Signore (Lc 12,15). Giร , perchรฉ domenica prossima ci dirร pure cheย lร dovโรจ il vostro tesoro, lร sarร anche il vostro cuoreย (Lc 12,34). Dunque un serio pericolo alla vita dellโuomo viene dallโaffetto alla ricchezza. Essa puรฒ diventare inesorabilmente il dio (falso) della propria vita, come accade al ricco personaggio della parabola che Gesรน racconta. Il Signore invita a osservare la riflessione provocata in quellโuomo dallโabbondanza del raccolto (Lc 12,16).
Un uomo che non interpreta la sua vita come un dono del Padre da condividere con gli altri fratelli (cfr. la preghiera del Padre nostro), la interpreterร come una proprietร da difendere con tutti i beni annessi e connessi. Il suo pensiero sarร dunque orientato a mantenere a tutti i costi la propria abbondanza, facendola crescere, ma solo per sรฉ. E qui sta lโinganno. Le parole che costui diceย tra sรฉ,ย hanno come bersaglio solo e soltantoย sรฉย stesso. Se ci fate caso, nella parabola campeggiano parole comeย i miei raccolti, i miei magazzini, i miei beni, anima mia.ย Lโaggettivo possessivo โmioโ la fa da padrone. Non cโรจ spazio per gli altri che non sono mai citati, se non alla fine da Dio, che li richiama alla coscienza di quellโuomo chiamatoย stoltoย (Lc 12,20).
Se per lโuomo che non conosce (e non si pone il problema di conoscere) Dio quel ragionamento puรฒ sembrare logico o saggio, per la Bibbia invece รจ stupiditร . Cโรจ un salmo terribile che dice:ย lโuomo nella prosperitร non comprende, รจ come gli animali che perisconoย (Sal 48,13). Come dire: chi si affida alla propria ricchezza, giunge a perdere la dignitร del suo essere umano. Con una parabola ancora piรน eloquente Gesรน ce lo spiega meglio al capitolo 16 del vangelo di Luca (Lazzaro e il ricco epulone).
Si tratta di un tema molto caro allโevangelista. Il problema dellโuomo sta tutto nel decidere quale dio vuole servire, in quantoย nessuno puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร uno e amerร lโaltro, oppure si affezionerร allโuno e disprezzerร lโaltro: non potete servire Dio e la ricchezzaย (Lc 16,13). Inoltre, non รจ solo un problema di libertร , ma di veritร . Perchรฉ in fondo, cosa promette a sรฉ stesso il ricco della parabola mettendo in atto il proprio ragionamento? Promette alla propria animaย molti beni, molti anni, riposo, sazietร e divertimentoย (Lc 12,19). Sarร cosรฌ? Un tale ragionamento che cerca vita e felicitร in questo modo, mantiene ciรฒ che promette?
Io conosco un uomo con una sorella che gli ha piantato una calunnia addosso, accusandolo di aver falsificato il testamento di uno zio. Questโuomo cristiano soffre per lโoffesa che subisce da tempo e che lo ha costretto ad andare in tribunale. Ha cercato di dialogare con lei in tutti i modi, non le porta alcun rancore e mi ha confidato che รจ giร pronto a rinunciare alla sua parte di ereditร , anche se il tribunale umano dovesse riconoscergli lโingiustizia subita. Non riesce a capire come sua sorella gli si sia rivoltata contro, ma โรจ sempre sua sorellaโ โ mi dice โ e allora รจ molto preoccupato per lei piรน che per i soldi a cui rinuncerร . E mentre sua sorella non ha pace e continua a spargere tra tutti i conoscenti comuni la sua โpseudo-veritร โ, per paura di non arrivare a prendersi quello che vuole, suo fratello invece emana dalla sua bocca e da tutto il suo essere una pace misteriosa.
Perchรฉ ragionare seguendo la propria cupidigia non solo ti rende nemico tuo fratello, ma alla lunga ti si ritorce contro. Senza Dio, ogni ragionamento diventa irragionevole e fa compiere il male. E si arriva persino a spaccare la propria famiglia, pur di averla vinta. Cosicchรฉ qualsiasi ereditร , anzichรฉ assicurare una esistenza serena e riposante, trasforma la vita in un inferno. Questo รจ quello che fa la ricchezza diventata โdioโ nel cuore umano: alla lunga o improvvisamente, il suo inganno verrร a galla e lo priverร anche della vita felice che cercava spontaneamente (Lc 12,21).
AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI



