Curato d’Ars – lo spettacolo

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“Interpreto il ruolo di un piccolo pastore che indica la strada per Ars al Santo Curato, il quale gli dice: ‘Tu mi hai mostrato la strada per Ars, io ti mostrerò la strada per il paradiso’”.

Con questa scena si apre lo spettacolo sul Curato d’Ars organizzato dal Pontificio Seminario Francese di Roma per l’Anno sacerdotale. Meno di tre mesi di preparativi sono stati necessari per scrivere le sceneggiature, trovare 52 tra attori e comparse e organizzare le prove. Uno spettacolo di qualità con una finalità pastorale, come spiega uno degli organizzatori, Frédéric Fagot.

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“Mi auguro che questo spettacolo sia innanzitutto una preghiera, una meditazione sul sacerdozio, sulla vita. Ma la vita di tutti, non solamente la vita del prete. E che attraverso questa figura del Curato d’Ars, si possa riscoprire l’essenziale”.

Le due rappresentazioni che hanno avuto luogo nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma hanno insistito sull’importanza della preghiera e dell’impegno apostolico di san Giovanni Maria Vianney. È quanto rileva Stanislas Delcampe, seminarista della diocesi di Rouen, che ha interpretato il ruolo del Curato d’Ars.

“L’aspetto molto bello nel Curato d’Ars, è che in qualche modo non ha nulla di straordinario. Non ha fatto altro che vivere la vita di un prete nella sua parrocchia, provando sempre a mantenere al tempo stesso una relazione molto forte con Dio e a partire da lì anche per una relazione con gli altri, per una relazione con i suoi parrocchiani”.

“Mi sembra che al giorno d’oggi sia assolutamente fondamentale per la vita del prete arrivare a tenere insieme questi due aspetti, senza rifugiarsi in uno o nell’altro”.

Nel far conoscere al grande pubblico, accorso in massa, la vita e l’esperienza di san Giovanni Maria Vianney, lo spettacolo mirava ad accompagnare questo Anno sacerdotale con una riflessione sul ruolo attuale del prete. Diversi estratti sonori con la voce di Benedetto XVI hanno punteggiato lo spettacolo dedicato al santo che nel giugno prossimo sarà proclamato patrono dei curati di tutto il mondo. Stanislas Delcampe, che ha vestito i panni del Curato d’Ars, confessa di essere stato toccato dalla cura d’anime che infuocava il santo e di avere una predilezione speciale per l’inizio del suo atto d’amore.

“Ti amo, Dio mio, e il mio solo desiderio è di amarti fino all’ultimo sospiro della mia vita” (San Giovanni Maria Vianney).

Fonte: H2ONews