Contemplare il Vangelo di oggi – sabato 1 settembre 2018 – Mt 25, 14-30

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Giorno liturgico

Sabato, XXIII settimana del Tempo Ordinario

Commento a cura del Rev. D. Albert SOLS i Lรบcia (Barcelona, Spagna)

ยซUn uomo, partendo per un viaggio, chiamรฒ i suoi servi e consegnรฒ loro i suoi beniยป

Oggi, contempliamo la parabola dei talenti. In Gesรน osserviamo (come) un periodo di cambio nello stile del suo messaggio: lโ€™annunzio del Regno non si limita tanto a dimostrare la sua prossimitร  quanto a descrivere il suo contenuto mediante racconti: รจ lโ€™ora delle parabole!

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Un grandโ€™uomo decide di intraprendere un lungo viaggio, e confida tutto il patrimonio ai suoi servitori. Poteva averlo distribuito in parti uguali, ma non lo fece cosรฌ. Diede a ciascuno dโ€™accordo alle sue capacitร  (cinque, due ed un talento). Con quel denaro ogni servitore potรฉ capitalizzare lโ€™inizio di un buon affare. I primi due si dedicarono ad amministrare i loro depositi, ma il terzo โ€”per paura o per pigriziaโ€” preferรฌ nasconderlo evitando ogni investimento: si chiuse nella comoditร  della sua propria povertร .

Il signore ritornรฒ e… richiese la resa dei conti (cf. Mt 25,19). Premiรฒ il coraggio dei primi due che raddoppiarono il deposito affidato. Il comportamento con il servo โ€œprudenteโ€ fu molto diverso.

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Il messaggio della parabola continua ad essere di grande attualitร . Le moderne democrazie camminano verso una separazione progressiva tra la Chiesa e lo Stato. Questo non รจ controproducente, anzi al contrario. Tuttavia, questa mentalitร  globale e progressiva racchiude un effetto secondario, pericoloso per i cristiani: essere lโ€™immagine viva di quel terzo servo a chi il signore (figura biblica di Dio Padre) rimproverรฒ molto severamente. Senza malizia, soltanto per comoditร  o paura, corriamo il pericolo di nascondere e ridurre la nostra fede cristiana al circolo privato della famiglia e degli amici intimi. Il Vangelo non puรฒ limitarsi ad una lettura e contemplazione sterile. Dobbiamo amministrare con coraggio e rischio la nostra vocazione cristiana nel proprio ambiente sociale e professionale proclamando la figura di Cristo con le parole e il testimonio.

Commenta Santโ€™Agostino: ยซquelli che predichiamo la parola di Dio ai popoli non siamo tanto lontani dalla condizione umana e dalla riflessione basata nella fede da non avvertire i nostri pericoli. Perรฒ ci conforta il fatto che, dove cโ€™รจ il nostro pericolo a causa del ministero, li abbiamo lโ€™aiuto delle vostre preghiereยป.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli questa parabola:
ยซAvverrร  come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamรฒ i suoi servi e consegnรฒ loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacitร  di ciascuno; poi partรฌ.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andรฒ a impiegarli, e ne guadagnรฒ altri cinque. Cosรฌ anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnรฒ altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andรฒ a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornรฒ e volle regolare i conti con loro.
Si presentรฒ colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portรฒ altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone โ€“, sei stato fedele nel poco, ti darรฒ potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentรฒ poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone โ€“, sei stato fedele nel poco, ti darรฒ potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentรฒ infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciรฒ che รจ tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cosรฌ, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perchรฉ a chiunque ha, verrร  dato e sarร  nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrร  tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; lร  sarร  pianto e stridore di denti”ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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