Vangelo di oggi
Lunedรฌ, II settimana del Tempo di Avvento
Commento: Rev. D. Joan Carles MONTSERRAT i Pulido (Cerdanyola del Vallรจs, Barcelona, Spagna)
ยซUomo, ti sono perdonati i tuoi peccatiยป
Oggi, il Signore insegna e cura allo stesso tempo. Oggi vediamo il Signore che insegnava a quelli che si consideravano molto eruditi in quei tempi: i farisei e i dotti in legge. A volte, noi possiamo pensare che dovuto al secolo in cui viviamo o per gli studi che abbiamo fatto, ci resta poco da imparare. Questa logica, non soprannaturale, ci porta frequentemente a voler fare in modo che i cammini di Dio siano i nostri cammini e non viceversa.
Nell’atteggiamento di quelli che vogliono che il loro amico sia curato, vediamo gli sforzi umani per ottenere quello che veramente desiderano. Ciรฒ che desideravano era veramente molto buono: che lโammalato, cioรจ, potesse camminare. Ma questo non รจ sufficiente. Nostro Signore vuole realizzare per noi una guarigione completa. Quindi comincia con quello che Lui รจ venuto a realizzare in questo mondo, quello che il suo santo nome significa: Salvare lโuomo dai suoi peccati.
-La fonte piรน profonda dei miei mali sono sempre i miei peccati-: ยซUomo, ti sono perdonati i tuoi peccatiยป (Lc 5,20). Molto spesso, la nostra preghiera o il nostro interesse ha semplicemente un fine materiale, ma il Signore sa quello che ci conviene di piรน. Come in quei tempi, gli ambulatori dei medici sono pieni di ammalati. Ma, come quegli uomini, rischiamo di non andare troppo diligentemente dove realmente possiamo ristabilirci completamente, come invece succede nellโincontro con il Signore nel sacramento della Penitenza.
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Punto fondamentale per il credente รจ sempre lโincontro sincero con Gesรน Cristo misericordioso. Lui, ricco in misericordia, ci ricorda, specialmente oggi, che in questโAvvento non possiamo trascurare il necessario Suo perdono che ci vien dato a piene mani. E, se รจ necessario, togliamo gli ostacoli โil tetto- che ci impedisce di vederLo. Anch’io ho bisogno di mettere da parte le tegole dei miei pregiudizi, delle mie comoditร , dei miei impegni, delle diffidenze che sono un ostacolo per โguardare dai tetti in suโ.
