Giorno liturgico
ย Domenica della V settimana di Quaresima
Commento: Pbro. D. Pablo ARCE Gargollo (Mรฉxico, D. F., Messico)
ยซNeanchโio ti condannoยป
Oggi vediamo Gesรน โscrivere col dito per terraโ (Gv 8,6), come se fosse allo stesso tempo occupato e divertito in qualcosa piรน importante che ascoltare quelli che accusano la donna che Gli viene presentata perchรฉ ยซรจ stata sorpresa in flagrante adulterioยป (Gv 8,3).
Ci sorprende la serenitร e anche il buon umore che osserviamo in Gesรน, perfino nei momenti che, per altri, sono di grande tensione. Una lezione pratica per ognuno di noi, in questi giorni nostri che trascorrono a una velocitร vertiginosa e con i nervi a fior di pelle in molte occasioni.
La prudente e ridicola scomparsa degli accusatori, ci ricorda che solamente Dio puรฒ giudicare e che tutti noi siamo peccatori. Nella nostra vita quotidiana, nel lavoro, nelle relazioni familiari o di amicizia, esprimiamo giudizi di valore. Spesso, i nostri giudizi sono erronei e oltraggiano il prestigio altrui. Si tratta di una vera mancanza di giustizia che ci obbliga a rimediare, compito questo non sempre facile. Contemplando Gesรน, circondato da questa โbraccheriaโ di accusatori, comprendiamo molto bene quello che ci dice san Tommaso d’Aquino: ยซLa giustizia e la misericordia sono cosรฌ unite tra di loro, che lโuna regge lโaltra. La giustizia senza la misericordia รจ crudeltร ; e la misericordia senza la giustizia รจ rovina e distruzioneยป.
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Dobbiamo esultare di gioia per la certezza che Dio ci perdona tutto, assolutamente tutto, nel sacramento della confessione. In questi giorni di Quaresima abbiamo la magnifica opportunitร di andare da Chi รจ ricco in misericordia nel sacramento della riconciliazione.
E, inoltre, per questโoggi, un proposito concreto: guardando gli altri, dirรฒ, nellโintimo del mio cuore, le stesse parole di Gesรน: ยซNeanche io ti condannoยป (Gv 8,11).
