Vangelo di oggi
25 Luglio: San Giacomo apostolo
Commento: Mons. Octavio RUIZ Arenas Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (Cittร del Vaticano, Vaticano)
ยซPotete bere il calice che io sto per bere?ยป
Oggi, lโepisodio che ci narra questo frammento del Vangelo ci colloca di fronte ad una situazione che si ripete con molta frequenza nelle diverse comunitรก cristiane. Infatti Giovanni e Giacomo sono stati molto generosi nellโabbandonare la loro casa e le loro reti per seguire Gesรบ.Hanno ascoltato che il Signore annuncia un Regno e che offre la vita eterna; non riescono, perรฒ, a capire ancora quello che realmente promette il Signore e, perciรณ, la loro madre va a chiedere qualcosa di buono, ma resta nelle semplici aspirazioni umane: ยซDรญ che questi miei figli siedano uno alla tua destra ed uno alla tua sinistra nel tuo regnoยป (Mt 20,21).
Allo stesso modo, noi ascoltiamo e seguiamo il Signore, come fecero i primi discepoli di Gesรบ, ma non sempre riusciamo a capire perfettamente il Suo messaggio e ci lasciamo trascinare da interessi personali o ambizioni nella Chiesa. Dimentichiamo che allโaccettare il Signore, dobbiamo affidarci fiduciosamente e pienamente in Lui, che non possiamo pensare di raggiungere la gloria senza aver accettato prima la croce.
La risposta che dรก loro Gesรบ mette precisamente lโaccento su questโaspetto:per essere partecipi del Suo Regno, quello che importa รจ accettare di bere dal Suo stesso ยซcaliceยป (cf.Mt 20,22), essere, cioรจ, disposti a dare la propria vita per amore a Dio e dedicarci a servire i nostri fratelli, con lo stesso atteggiamento misericordioso che ebbe Gesรบ. Il Papa Francesco, nella sua prima omelia, ricalcava che per seguire Gesรบ, bisogna camminare con la croce, perchรฉ, ยซquando camminiamo senza croce, quando confessiamo un Cristo senza croce, non siamo discepoli del Signoreยป.
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Quindi, seguire Gesรบ, esige, da parte nostra, una grande umiltรก. Fin dal battesimo, siamo stati chiamati ad essere testimoni Suoi per trasformare il mondo. Questa trasformazione, perรฒ, lโotterremo solo se siamo capaci di servire gli altri con spirito di grande generositรก e slancio, ma sempre colmi di gioia perchรฉ stiamo seguendo il Signore e lo rendiamo presente con la nostra vita.
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Il mio calice, lo berrete.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 20, 20-28
In quel tempo, si avvicinรฒ a Gesรน la madre dei figli di Zebedรจo con i suoi figli e si prostrรฒ per chiedergli qualcosa. Egli le disse: ยซChe cosa vuoi?ยป. Gli rispose: ยซDi’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regnoยป. Rispose Gesรน: ยซVoi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?ยป. Gli dicono: ยซLo possiamoยป. Ed egli disse loro: ยซIl mio calice, lo berrete; perรฒ sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: รจ per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparatoยป.
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse: ยซVoi sapete che i governanti delle nazioni dรฒminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarร cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarร vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarร vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป.
Parola del Signore.
