Contemplare il Vangelo del 14 marzo 2018 – Gv 5, 17-30

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Giorno liturgico: Mercoledรฌ della IV settimana di Quaresima

Commento al Vangelo a cura del Rev. D. Francesc PERARNAU i Caรฑellas (Girona, Spagna)

ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eternaยป

Oggi il Vangelo ci parla della risposta che Gesรน diede ad alcuni che gli contestavano di aver guarito un paralitico di sabato. Gesรน approfitta queste critiche per manifestare la sua condizione di Figlio di Dio e, pertanto, di Signore del sabato. Parole che saranno causa della sentenza di condanna nel giorno del giudizio a casa di Caifa. Infatti, quando Gesรน si riconobbe Figlio di Dio, il gran sacerdote esclamรฒ: ยซHa bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?ยป (Mt 26,65).

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Molte volte Gesรน aveva fatto riferimento al Padre, ma facendo sempre una distinzione: la Paternitร  di Dio รจ diversa, quando si tratta di Cristo e quando riguarda gli uomini. E i Giudei che lo ascoltavano capivano molto bene: non era Figlio di Dio come gli altri, ma la filiazione che rivendica per se stesso รจ una filiazione naturale. Gesรน afferma che la sua natura e quella del Padre sono uguali, nonostante siano persone distinte. Manifesta in questo modo la sua divinitร . รˆ questo un frammento del Vangelo molto interessante in vista alla rivelazione del mistero della Santissima Trinitร .

Tra le cose che oggi dice il Signore ce ne sono alcune che fanno speciale riferimento a tutti coloro che lungo la storia crederanno in Lui: ascoltare e credere in Gesรน รจ avere giร  la vita eterna (cf. Gv 5,24). Certamente, non รจ ancora la vita definitiva, ma รจ giร  partecipare della promessa. รˆ conveniente averlo molto presente sforzandoci ad ascoltare la parola di Gesรน, come ciรฒ che realmente รจ Parola di Dio che salva. La lettura e la meditazione del Vangelo deve formar parte delle nostre pratiche religiose abituali. Nelle pagine rivelate sentiremo le parole di Gesรน, parole immortali che ci aprono le porte della vita eterna. In conclusione, come insegnava il santo Efrem, la Parola di Dio รจ una fonte inesauribile di vita.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 5, 17-30
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse ai Giudei: ยซIl Padre mio agisce anche ora e anch’io agiscoยป. Per questo i Giudei cercavano ancor piรน di ucciderlo, perchรฉ non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesรน riprese a parlare e disse loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: il Figlio da se stesso non puรฒ fare nulla, se non ciรฒ che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterร  opere ancora piรน grandi di queste, perchรฉ voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dร  la vita, cosรฌ anche il Figlio dร  la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perchรฉ tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In veritร , in veritร  io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma รจ passato dalla morte alla vita. In veritร , in veritร  io vi dico: viene l’ora – ed รจ questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, cosรฌ ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perchรฉ รจ Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio รจ giusto, perchรฉ non cerco la mia volontร , ma la volontร  di colui che mi ha mandato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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