Nella Solennitร del Corpo e Sangue di Cristo, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesรน dice ai discepoli:
ยซLa mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevandaยป.
Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione diย don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario โRedemptoris Materโ di Roma:
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Alla celebrazione del Dio Uno e Trino, di Dio mistero di Unitร e di Amore, risponde oggi la Solennitร del Corpo e Sangue di Cristo, del dono totale che il Figlio fa di se stesso, lasciando che il suo Corpo sia spezzato per la nostra salvezza e il suo Sangue versato per renderci partecipi della vita eterna. Il Figlio porta sulla terra la festa dellโamore trinitario e ne fa dono allโuomo. โIl suo corpo arso dโamore – sulla mensa รจ pane vivo; – il suo sangue sullโaltare – calice del nuovo pattoโ, canta lโinno dei Vespri del tempo pasquale. Oggi il Signore ci dice: โIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoโ. Questo dono divino ha il potere di trasformare anche noi in โdonoโ gradito a Dio e utile ai fratelli (Da unโantica preghiera di Ordinazione presbiterale). Cโรจ una riflessione molto bella di Ratzinger a questo proposito: ยซIl dono unico che Dio aspetta, lโunica cosa che non รจ ancora sua, รจ la nostra libertร , รจ la risposta del nostro amore. Dio ha creato un mondo libero, ha creato la libertร , ha creato cosรฌ la possibilitร di dire โsรฌโ o โnoโ, come possibilitร di fare un dono libero a Dio. Lโunico e vero sacrificio puรฒ quindi essere soltanto il nostro โsรฌโ, la gioia di essere uniti con Dio nellโamore [โฆ] un mondo umanizzato, un mondo nel quale lโamore รจ il segno di tutto, sarร il vero sacrificio. Con questo amore, nel quale Dio si dona e diventa dono per noi, noi possiamo essere transustanziati con Lui e trasformati in amore con un โsรฌโ liberoยป (J. Ratzinger, Il centro delle Liturgia cristiana, โTerra ambrosianaโ, 46, 2005, p. 20: citato da A. Lameri, Liturgia, Assisi 2013, pp. 49-50).
Fonte: Radio Vaticana
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