Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo del 19 ottobre 2014

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Nella 29.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui i farisei, per mettere alla prova Gesรน, gli domandano se sia lecito o no pagare il tributo a Cesare. Gesรน risponde:

โ€œRendete โ€ฆ a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dioโ€.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario โ€œRedemptoris Materโ€ di Roma:

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Il Vangelo di oggi denuncia la malizia dellโ€™ipocrisia: la doppiezza del cuore, cosรฌ comune anche tra noi cristiani e cosรฌ perversa, perchรฉ rovina la comunione con lโ€™altro; sulle labbra risuona una parola, ma nel cuore cโ€™รจ lโ€™opposto, il desiderio di cogliere lโ€™altro in fallo: โ€œEโ€™ lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?โ€. La risposta di Gesรน ha attraversato i secoli: โ€œRendete a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dioโ€. Il denaro non porta lโ€™immagine di Dio, anche quando vi stampiamo sopra segni o simboli religiosi o lo stesso nome di Dio: โ€œIn God we trustโ€ (noi confidiamo in Dio), cโ€™รจ scritto sul dollaro. Gesรน non disprezza lโ€™ordine sociale o politico, ma lo pone al suo posto: non puรฒ mai assurgere o prendere il posto di Dio: diventa lโ€™abominio della desolazione, contro lโ€™uomo. Una nota della Bibbia di Gerusalemme (Rom 8,29) dice a questo proposito:ย  โ€œโ€ฆCristo รจ venuto, mediante una seconda creazione, a rendere allโ€™umanitร  decaduta lo splendore dellโ€™immagine divina che il peccato aveva offuscato. Egli lo fa imprimendogli lโ€™immagine piรน bella di figlio di Dioโ€ฆ Questa gloria che il Cristo possiede personalmente come immagine di Dio penetra sempre piรน il cristiano, fino al giorno in cui lo stesso suo corpo ne sarร  rivestito a immagine dellโ€™uomo โ€˜celesteโ€™โ€. Noi cristiani siamo chiamati a diventare testimoni di questa nuova creazione, a farla brillare in tutti i campi della vita, in modo cosรฌ esaltante che โ€œโ€ฆ ancor oggi il mondo pensi che โ€˜siamo ebriโ€™โ€ (H. Rahner).

Fonte: Radio Vaticana

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