Il commento alle letture di domenica 29 ottobre 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Il tributo a Cesare, lo sguardo su Dio

ยซNon molesterai il forestiero nรฉ lo opprimerai…ยป con questa affermazione lapidaria inizia la prima lettura di questa domenica (Es 22,20-26). Parola chiara, emblematica, ma che rischia di provocare reazioni scomposte e insofferenti: rieccoci con il buonismo, con lโillusione delle anime pie che non si rendono conto del problema che affronta il nostro paese, lโEuropa, la cristianitร , chi piรน ne ha piรน ne metta, con tutta questa massa di nuovi arrivi e la minaccia del terrorismo, dellโinvasione, della perdita della nostra cultura… รจ un vero e proprio incubo. Si, puรฒ essere un incubo, come lโincubo percepito dagli egiziani per lโesplosione demografica degli Ebrei nel loro paese (cf. Es 1,12) e che portรฒ il Faraone a una politica di contenimento assai crudele ma ai suoi occhi necessaria, lโuccisione dei primogeniti.
La prospettiva di Dio era invece diversa, quella di ascoltare proprio i lamenti di questa massa e di scommettere su di essa rendendola suo popolo (anche se con diverse difficoltร , come la Bibbia racconta), con una presa di posizione netta: udรฌ il loro grido e se ne diede pensiero (cf. Es 2,25). Ora noi possiamo pensare tutto ciรฒ che vogliamo di questa impostazione ma non possiamo negare che si tratti di un asse portante della Scrittura: non leggiamo forse ogni anno nella veglia pasquale che Dio precipitรฒ nel mare cavallo e cavaliere (cf. Es 15,1)? ร il faraone che precipita nel mare e non i disperati che stanno fuggendo (come purtroppo accade ai nostri giorni). E quindi come porsi di fronte a questo ยซmacignoยป, pietra angolare che lo stesso Gesรน fa propria e ripropone, lโattenzione al povero, allโoppresso, allโemarginato dalla societร civile e perfino da quella religiosa, il lebbroso, il peccatore, il pubblicano?
Nessuno dice che siano tutte rose e fiori, ma non si tratta di confrontarsi su un dettaglio, bensรฌ su un assetto fondamentale del messaggio evangelico, che risuona nel brano di oggi (Mt 22, 34-40): ยซAmerai il tuo prossimo come te stessoยป (per Gesรน forse anche piรน di te stesso, come ยซLuiยป stesso, ma non complichiamo le cose). Non sarebbe poco attivare la funzione di ยซriconoscimentoยป nei confronti dellโaltro. Riconoscere la comune umanitร , i desideri, le speranza, le paure e non, al contrario, ยซdisconoscerloยป, rendendolo alieno, barbaro, ยซbalubaยป e via dicendo.
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La Scrittura sottolinea ยซperchรฉ voi siete stati forestieri…ยป (Es 22,20) ed ecco la chiave del riconoscimento: siamo stati forestieri, ma anche siamo stati e siamo fragili, peccatori, malati, angosciati. Come tutti cerchiamo di vivere, di far crescere i figli, di avere qualche scampolo di felicitร , di avere un poโ di pace e solo riconoscendo questi desideri nel nostro prossimo possiamo sperare di realizzarli a nostra volta. Le cose vanno un poโ diversamente nel concreto, le paure crescono, lโarroccamento pure, i lacci e lacciuoli posti sul cammino del povero, la guerra fra poveri artatamente alimentata da chi ne ha interesse, la ยซpanciaยป che detta le regole della convivenza… tutte cose visibili, e perfino comprensibili. Ma รจ ancora la strategia del Faraone, che ci porta, fatalmente, sul versante opposto a quello di Dio. Ora siccome la Parola, se accolta, porta con sรฉ ยซla gioia dello Spirito cosรฌ da diventare modello per tuttiยป (1Ts 1,5-10; 2 lettura), credo che abbiamo la responsabilitร di fare i conti con tutto ciรฒ. Anche scoprire la nostra infedeltร al Vangelo e riconoscerla, sarebbe un passo salutare per noi stessi e il mondo che ci circonda.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 29 ottobre 2017 anche qui.
XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Es 22, 20-26; Sal.17; 1 Ts 1, 5-10; Mt 22, 34-40
Mt 22, 34-40
Dal Vangelo secondoย Matteo
34Allora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogรฒ per metterlo alla prova: 36ยซMaestro, nella Legge, qual รจ il grande comandamento?ยป. 37Gli rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo รจ il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi รจ simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profetiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 29 Ottobre – 04 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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