Commento alle letture di domenica 20 marzo 2016 – Card. Silvano Piovanelli

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Il commento alle letture di domenica 20 marzo 2016 a cura del Cardinal Silvano Piovanelli.

La Passione vista con occhi di misericordia

piovanelli silvano cardinaleTutti gli evangelisti dedicano uno spazio considerevole al racconto della passione e morte di Gesรน. La traccia che essi seguono e i fatti che raccontano sono fondamentalmente gli stessi, anche se ogni evangelista li presenta in un modo particolare che rivela lโ€™attenzione che egli ha per le sue comunitร  e la loro tradizione di fede.

Ecco alcuni aspetti caratteristici della ยซpassione secondo Lucaยป.

Tutti e tre gli evangelisti raccontano che Pietro, dopo aver rinnegato il Maestro, uscรฌ e scoppiรฒ a piangere, ma solo Luca nota che il Signore si voltรฒ e fissรฒ lo sguardo su Pietro (Lc 22,61) e il verbo che adopera non รจ blรจpo (vedere), ma emblรจpo (guardare dentro). Lo sguardo di Gesรน entra nel cuore di Pietro, e ne coglie tutta la pusillanimitร , la debolezza, la vigliaccheria, ma scopre anche che in fondo gli vuole bene e gli rimane fedele.

Cosรฌ Luca indica a tutti i cristiani che bisogna guardare le fragilitร  dei fratelli e anche le proprie con gli occhi di Gesรน: occhi che ridonano speranza e scoprono anche nel piรน grande peccatore, una scintilla dโ€™amore e lo aiutano a ripartire.

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Marco e Matteo sottolineano il comportamento vergognoso degli apostoli: Giuda tradisce, Pietro rinnega, tutti fuggono. Luca cerca di attenuarne la responsabilitร : non accenna alla loro fuga; anzi, dice che Pietro seguiva Gesรน da lontano, tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo. Luca insegna: bisogna non sottolineare lโ€™errore commesso, non rinfacciarlo, perchรฉ chi si sente umiliato e svergognato, rischia di ripiegarsi su se stesso e non avere il coraggio di ripartire.

Il discepolo di Cristo non impreca, non maledice. Anche nei momenti piรน drammatici pronuncia solo parole di amore. Solo Luca ricorda che sul Calvario, mentre lo inchiodavano sulla croce, Gesรน ha la forza di dire: ยซPadre, perdona loro, perchรฉ non sanno quello che fannoยป.

Tutti conosciamo a memoria il racconto della istituzione dellโ€™Eucaristia, che sentiamo ripetere in ogni Messa. Ma non tutti sappiamo che solamente Luca riferisce il comando di Gesรน: ยซFate questo in memoria di meยป. รˆ solo un invito a ripetere il gesto liturgico? Non รจ invece una richiesta forte ad entrare nella logica del Maestro, cioรจ come Lui e con Lui e per Lui spezzare la propria vita nellโ€™amore per gli altri?

Tutti gli evangelisti dicono che Gesรน fu crocifisso insieme a due ladroni, due banditi. Non si tratta, evidentemente, di ladruncoli, ma di criminali che avevano ucciso persone.ย  Marco e Matteo riferiscono che ambedue insultavano Gesรน. Luca, invece, dice che uno, sรฌ, lโ€™oltraggiava, ma lโ€™altro no, anzi rimproverava il suo compagno e, chiamando Gesรน per nome, supplicรฒ: ยซGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. Il Signore morente gli rispose: ยซIn veritร  io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป.

Allโ€™inizio del Vangelo di Luca Gesรน compare tra i pastori: gli ultimi, persone disprezzate, gli impuri dโ€™Israele. Poi trascorre la vita pubblica inย  mezzo ai pubblicani, ai peccatori, alle prostitute. Alla fine non muore con i santi. Sulla croce รจ in mezzo a due ladroni, due infelici che hanno sbagliato tutto nella vita.ย  Venuto sulla terra per salvare gli uomini riconducendoli a Dio, ritorna al Padre con uno che rappresenta tutti gli uomini: un peccatore recuperato dal suo amore. Luca รจ lโ€™evangelista della misericordia di Dio.

Fonte

Card. Silvano Piovanelli

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Lc 23,1-49 (Forma breve)
Dal Vangelo secondoย Luca

– Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna
In quel tempo, tutta l’assemblea si alzรฒ; condussero Gesรน da Pilato e cominciarono ad accusarlo: ยซAbbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo reยป. Pilato allora lo interrogรฒ: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Ed egli rispose: ยซTu lo diciยป. Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: ยซNon trovo in quest’uomo alcun motivo di condannaยป. Ma essi insistevano dicendo: ยซCostui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a quiยป. Udito ciรฒ, Pilato domandรฒ se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autoritร  di Erode, lo rinviรฒ a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

– Erode con i suoi soldati insulta Gesรน
Vedendo Gesรน, Erode si rallegrรฒ molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogรฒ, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultรฒ, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandรฒ a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.

– Pilato abbandona Gesรน alla loro volontร 
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autoritร  e il popolo, disse loro: ยซMi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciรฒ, dopo averlo punito, lo rimetterรฒ in libertร ยป. Ma essi si misero a gridare tutti insieme: ยซTogli di mezzo costui! Rimettici in libertร  Barabba!ยป. Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in cittร , e per omicidio. Pilato parlรฒ loro di nuovo, perchรฉ voleva rimettere in libertร  Gesรน. Ma essi urlavano: ยซCrocifiggilo! Crocifiggilo!ยป. Ed egli, per la terza volta, disse loro: ยซMa che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirรฒ e lo rimetterรฒ in libertร ยป. Essi perรฒ insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertร  colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnรฒ Gesรน al loro volere.

– Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesรน. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesรน, voltandosi verso di loro, disse: ยซFiglie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirร : “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perchรฉ, se si tratta cosรฌ il legno verde, che avverrร  del legno secco?ยป.
Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.

– Padre, perdona loro perchรฉ non sanno quello che fanno
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesรน diceva: ยซPadre, perdona loro perchรฉ non sanno quello che fannoยป.
Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

– Costui รจ il re dei Giudei
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: ยซHa salvato altri! Salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio, l’elettoยป. Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: ยซSe tu sei il re dei Giudei, salva te stessoยป. Sopra di lui c’era anche una scritta: ยซCostui รจ il re dei Giudeiยป.

– Oggi con me sarai nel paradiso
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: ยซNon sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!ยป. L’altro invece lo rimproverava dicendo: ยซNon hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perchรฉ riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di maleยป. E disse: ยซGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. Gli rispose: ยซIn veritร  io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป.

– Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Era giร  verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perchรฉ il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciรฒ a metร . Gesรน, gridando a gran voce, disse: ยซPadre, nelle tue mani consegno il mio spiritoยป. Detto questo, spirรฒ.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

Visto ciรฒ che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: ยซVeramente quest’uomo era giustoยป. Cosรฌ pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.

C: Parola del Signore.

A: Lode a Te o Cristo.

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  • 20 – 26 Marzo 2016
  • Settimana Santa, Colore rosso
  • Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

 

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