Commento alle letture di domenica 10 dicembre 2017 – p. Enrico Masseroni

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Il commento alle letture di questa II domenica di Avvento รจ di padre Enrico Masseroni, nellโ€™occasione del suo trentesimo di ordinazione episcopale.

Il brano evangelico costituisce lโ€™inizio del vangelo di Marco. Esso presenta immediatamente la persona di Gesรน con i suoi titoli, presenta poi la figura di Giovanni Battista, la sua attivitร , la sua predicazione che contrappone il battesimo di Gesรน al proprio.

1. Presentazione della persona di Gesรน.
ยซInizio del vangelo di Gesรน, Cristo, Figlio di Dioยป (Mc 1,1).

Troviamo in questa densa frase il termine: vangelo, e i titoli di Gesรน: Cristo, Figlio di Dio.

Il termine vangelo indica la buona novella destinata a tutti gli uomini, la notizia che definisce la fede cristiana; piรน che un messaggio proveniente da Dio e riguardante Gesรน, il vangelo รจ la rappresentazione della presenza e dellโ€™azione di Dio presso gli uomini in Gesรน. Questa buona notizia dapprima annunciata e predicata รจ stata poi scritta e si รจ fissata nei quattro vangeli.

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Il titolo Cristo indica, letteralmente, colui che รจ stato unto, che รจ stato dedicato e consacrato con una unzione, indica il messia, il salvatore atteso in Israele. Pietro farร  la sua solenne professione di fede tributando a Gesรน questo titolo (Mc 8,29) e Gesรน stesso approverร  il titolo nel corso del suo processo (Mc 14,61-62).

Il titolo Figlio di Dio, indicazione della dignitร  di Gesรน, determina la struttura del vangelo di Marco, ritornandovi nei punti fondamentali. Collocato qui allโ€™inizio, esso ritorna alla fine in bocca a un pagano, allโ€™ufficiale romano, come una confessione di fede (Mc 15,39). Nel corso del vangelo questo titolo รจ rivelato da Dio stesso nel battesimo di Gesรน (Mc 1,11) e nella trasfigurazione (Mc 9,7), รจ divulgato dai demoni (Mc 3,11; 5,7) e costituisce il tema della condanna davanti al Sinedrio (Mc 14,61-62).

2. Presentazione di Giovanni Battista.

ยซCome sta scritto nel profeta Isaia: ยซEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerร  la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieriยป, vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccatiยป (Mc 1,2-5).

La presentazione del Precursore viene fatta mediante la citazione del testo di Isaia contenuto nella prima lettura, del testo di Esodo 23,30 e di Malachia 3,1. Giovanni appare come colui che prepara e precede la venuta del Messia. Lโ€™attivitร  che egli esercita, insieme con la predizione, รจ lโ€™annuncio e la pratica di un battesimo di penitenza. Tale atto aveva la sua ispirazione nei bagni e nelle abluzioni che venivano praticate nel giudaismo con scopo di purificazione rituale delle macchie e delle impuritร  legali. Il rito del precursore si distingue da tali osservanze in quanto ha carattere di unicitร , non รจ ripetibile ed รจ offerto e ricevuto come preparazione al giudizio, al battesimo della fine dei tempi; esso indica la necessitร  della conversione e ha come scopo il perdono dei peccati accordato da Dio. La gente che andava a farsi battezzare da Giovanni, infatti, riconosceva e confessava i propri peccati con le parole oltre che con lโ€™atto di sottoporsi al battesimo.

3. Il battesimo di Giovanni e il battesimo di Gesรน.

ยซGiovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: ยซViene dopo di me colui che รจ piรน forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerร  in Spirito Santo ยป (Mc 1,6-8).

Dopo la descrizione di Giovanni, ricalcata su quella di Elia, viene la proclamazione che contrappone il precursore a Gesรน sulla base del loro battesimo: Giovanni battezza con acqua. Gesรน battezzerร  con Spirito Santo. La qualificazione dellโ€™attivitร  di Gesรน come battezzatore in Spirito Santo designa non singoli atti o momenti, ma lโ€™opera totale del Signore, essa รจ nel suo insieme un battesimo con Spirito Santo, cioรจ una effusione dello Spirito che santifica attraverso i sacramenti e i carismi da lui donati.

Meditazione

Il tema che unisce le tre letture รจ quello della preparazione della venuta del Signore. Occorre preparare la via per il nuovo esodo che il Signore guiderร  (Isaia); bisogna convertirsi, prima della venuta gloriosa del Signore, nel tempo di vita che il Signore concede a ciascuno (2Pt). Il vangelo presenta Giovanni che nel deserto prepara la strada al Messia con la sua stessa vita, con la sua predicazione e il suo ministero.

Lโ€™evangelo interpella il credente su come accogliere nella propria esistenza il Signore che viene. Anzitutto con lโ€™ascolto della parola di Dio contenuta nella Scrittura. Lโ€™inizio del vangelo รจ nellโ€™Antico Testamento (Mc 1,1-3) e Giovanni รจ anzitutto colui che compie nella sua carne e nella sua vita la parola profetica. La Scrittura ci conduce a Cristo. Ma la parola di Dio conduce anche a riconoscere i propri peccati (Mc 1,5). Di fronte al Signore che viene, noi riconosciamo che le nostre vie non sono le sue e siamo spinti a conversione, a cambiare strada, a mutare direzione di vita per ritornare al Signore. Poi si tratta di ritrovare lโ€™essenziale. Giovanni รจ figura di essenzialitร  e semplificazione: di lui si dice la sobrietร  del cibo e la povertร  del vestire. Lโ€™essenzialitร  del suo messaggio spirituale รจ connessa allโ€™essenzialitร  del suo vivere, del suo essere corpo, voce, attesa. Egli puรฒ chiedere di convertirsi e di preparare la strada al Signore perchรฉ vive in prima persona tali realtร . Giovanni non si limita a preparare una strada al Signore, ma la diviene nel suo corpo, nella sua persona. La traiettoria della sua vita diventa la parabola che Gesรน stesso seguirร . Giovanni รจ il ยซprecursoreยป non solo nel senso che viene prima di Gesรน, ma anche nel senso che il percorso esistenziale che egli vive sarร  anche quello, con tutte le grandi differenze legate alle due persone, che Gesรน conoscerร . Infine Giovanni รจ presentato nellโ€™umiltร , ulteriore realtร  che consente lโ€™incontro con il Signore. Il ministero del Battista รจ riferito a colui a cui egli apre la strada, รจ tutto teso a lui: egli รจ il messaggero di fronte al Veniente, la voce di fronte alla Parola, il servo di fronte al Signore, colui che battezza con acqua di fronte a colui che battezzerร  con lo Spirito santo.

Questโ€™ultimo aspetto suggerisce un ulteriore spunto: Giovanni, figura essenziale per Gesรน secondo la comune testimonianza dei quattro vangeli, rinvia anche alla necessaria mediazione di un uomo per poter preparare la strada al Signore. Giovanni, che precede Gesรน e nella cui scia Gesรน si porrร , รจ figura di accompagnamento spirituale. Cosรฌ questa pagina, che presenta gli inizi del vangelo, diviene anche memoria degli inizi della fede del cristiano: memoria del battesimo, dellโ€™azione dello Spirito, dellโ€™ascolto della Parola, della mediazione di paternitร  spirituale di un uomo.

Il vangelo di Marco inizia nel deserto. รˆ nel deserto che Giovanni grida e annuncia. Nel luogo marginale e decentrato, di solitudine e silenzio, di ascesi e di ritiro. Tanto che verrebbe da chiedersi: a chi grida Giovanni? E perche? A che scopo? Non รจ folle tutto ciรฒ? Eppure la sua voce trova nel deserto lo spazio per farsi sentire e proprio nel deserto manifesta la sua forza profetica: lontana dai centri del potere (politico e religioso), la parola ritrova la sua limpidezza e genuinitร , la sua forza e autorevolezza, la sua capacitร  di aprire strade e orizzonti, di dare senso e speranza, ovvero, di essere profetica. Nel deserto la parola puรฒ purificarsi e liberarsi dalle mistificazioni e smascherare con chiarezza gli idoli, puรฒ decongestionarsi dai luoghi comuni e dalle frase fatte, dai conformismi e dagli accomodamenti. Essa appare piena di senso e attrae la gente, non induce ad averne paura anche se รจ esigente; spinge le persone a un esodo, a un cammino nel deserto per incontrare il Signore, a un cammino verso Giovanni, o meglio, verso Colui che sta per venire e di cui Giovanni e la sua parola sono segno. E quel cammino fa giร  parte della preparazione della strada del Signore.

Padre Enrico Masseroni

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 dicembre 2017 anche qui.

II Domenica di Avvento – Anno B

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Mc 1, 1-8
Dal Vangelo secondo Marco

1Inizio del vangelo di Gesรน, Cristo, Figlio di Dio. 2Come sta scritto nel profeta Isaia: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerร  la tua via. 3Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, 4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: ยซViene dopo di me colui che รจ piรน forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerร  in Spirito Santoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 10-16 Dicembre 2017
  • Tempo di Avventoย II
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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