Commento alle letture di domenica 9 Febbraio 2020 – p. Benedict Vadakkekara

Il commento alle letture di domenica 9 Febbraio 2020 a cura di p. Benedict Vadakkekara.

Con due immagini suggestive Gesù riassume oggi la condizione del credente  e della Chiesa, quella di sale e quella della luce. L’idea fondamentale è forse quella della piccolezza: basta un pizzico di sale per dare gusto al minestrone; e come dice un proverbio ebraico, tutte le tenebre non possono spegnere un solo lumino, ma, da solo, un lumino illumina tutte le tenebre. Non siamo chiamati a trasformare il mondo in una grande saliera né a mettere a fuoco tutta la terra, ma semplicemente a restare fedeli alla nostra vocazione che ci conforme a Cristo, che è la luce del mondo.

In questa fedeltà la luce di Dio risplende in mezzo agli uomini e la vita sulla terra prende un senso e riceve gusto: il gusto della speranza. L’immagine della luce si trova anche nella prima lettura: Se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore. Allora brillerà fra le tenebre la tua luce. Dio è la luce: è lui che risplende in chi compie la giustizia, al punto che il giusto diventa a sua volta riflesso di Dio in mezzo agli uomini, luce del mondo. Voi siete la luce del mondo: Notiamo innanzitutto che il verbo è all’indicativo e non all’imperativo. Dicendo ciò Gesù non dà un ordine ai suoi discepoli, ma rivela la loro nuova situazione.

L’imperativo non è Fate opere buone, ma: Risplenda la vostra luce davanti agli uomini. Non ci è chiesto di conformarci a un codice moralistico, perché le opere buone non sono opera nostra ma di Dio in noi, frutto in noi dell’azione del suo Spirito. Tant’è vero che, al vederle, gli uomini rendono gloria a Dio e non all’uomo che le compie. Il vero imperativo è quello che illustra l’atteggiamento di Paolo descritto nella seconda lettura: La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Siamo chiamati a rinunciare ad essere protagonisti, per lasciare che Dio operi in noi. Presentarci di fronte agli altri nella verità della nostra debolezza, poveri fra i poveri, ma fiduciosi nella potenza di Dio: così si è sale e luce, perché allora appare veramente colui che agisce in noi: non l’uomo con le sue false sicurezze, ma il Signore e la sua misericordia. Paolo è sale della terra e luce del mondo, perché non cerca di convincere gli uomini con argomenti umani, ma conta solo sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza.

Il testo però contiene pure un ammonimento. Se non appartiene all’uomo la capacità di diventare sale della terra, è in suo potere smettere di esserlo. Il battesimo è pericoloso perché conferisce una qualità che si può perdere, e se la si perde, l’avvenire è allora di essere calpestati e gettati via.

Amen.

Fonte


Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario – ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

La tua luce sorgerà come l’aurora

Dal libro del profeta Isaìa
Is 58, 7-10

Così dice il Signore:

«Non consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?

Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.

Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.

Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 111 (112)

R. Il giusto risplende come luce

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.

Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R.

Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R.

Seconda Lettura

Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 2,1-5

Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Voi siete la luce del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Parola del Signore

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