Il commento alle letture di domenica 7 maggio 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Guardiano, porta, agnello: la ยซpastoralitร ยป di Gesรน
La liturgia di questa domenica ci presenta una delle immagini che meglio esprimono lโidentitร di Cristo, quella del buon pastore (Gv 10, 1-10). A dir la veritร il brano di Giovanni รจ assai piรน sfaccettato e non si limita solo a presentare questa immagine: Gesรน รจ anche la porta, probabilmente anche il guardiano (almeno cosรฌ รจ presentato in 1Pt 2,20-25; 2a lettura) , cosรฌ che questo tratto, che potremmo chiamare della ยซpastoralitร ยป, acquisisce quasi una vita propria, una modalitร che, pur radicata in Cristo e da lui proveniente come sorgente, puรฒ essere condivisa e diventare tipica nei rapporti allโinterno della comunitร . La pastorale, infatti, รจย lโattivitร principale della Chiesa, il senso stesso del suo esistere, che comprende il compito di annunciare la parola, celebrare la liturgia, vivere la diaconia del servizio e la testimonianza della caritร .
La contemporaneitร per cui Cristo รจ pastore e porta, ed anche Agnello (cf. Ap, 7, 17), si estende alla comunitร cristiana che รจ annunciatrice e discepola, che nutre e cura ed รจ nutrita e curata dal suo annuncio. Quando Pietro annuncia:ย ยซsalvatevi da questa generazione perversaยป (cf. At 2, 36-41; 1a lettura), si rivolge alla stessa generazione perversa che ha rifiutato il Cristo e che adesso รจ invitata alla conversione; non cโรจ da salvarsi da qualche nemico esterno, piuttosto da sรฉ stessi. Lโannuncio accolto e vissuto aiuta a prendere le distanze da sรฉ, a reinterpretarsi con lo sguardo di Cristo, a scoprire lo stesso Cristo presente in noi, la realtร piรน profonda del nostro essere nella quale rintracciare il nostro volto piรน autentico.
Lโimportanza di questa relazioneย viene sottolineata nel brano evangelico dalla venatura polemica verso chi volesse pretendere di astrarre dal rapporto con Cristo, ยซporta delle pecoreยป (v.7), un rapporto cosรฌ vitale da addirittura coinvolgere coloro che sono venuti prima di Lui. Dovremmo pensare che essi sono ยซladri e brigantiยป (v.8), come dice il testo,ย pur essendo precursori e profeti? No, certamente, ma solo perchรฉ eย in quanto sono in relazione con Cristo:ย anche nei confronti delย Battista, a detta di Gesรน, ยซil piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป (Mt 11,11), ilย Cristo non ha comprimari. Un tema che ci riporta a questโultimo personaggio รจ anche lโutilizzo, diverse volte in pochi versetti, del termine ยซvoceยป: le pecore non riconoscono la voce degli estranei ma riconoscono e ascoltano quella del pastore (vv.3-5). Il Battista รจ voce che grida nel deserto (cf. Gv 1,23), Cristo รจ la Parola fatta carne (cf. Gv 1,14): in lui cโรจ questa piena consonanza fra voce e parola, la sua voce รจ ripiena della parola del Padre che egli conosce e le cui parole comunica a noi (cf.Gv 12, 49-50). Non รจ cosรฌ per il Battista, nรฉ per alcun altro profeta o annunciatore.
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La voce di questi, la voce della Chiesa, la nostra voce non รจ che vibrazione di suoni se non riempita della parola che รจ Cristo. ร il prodotto degli organi di fonazione, prodotto della nostra umanitร . Ma รจ un umanitร condivisa e assunta da Cristo e che si presta quindi ad essere messa a suo servizio cosรฌ che, come dice la famosa preghiera, possiamo essere ยซlโultima Bibbia che i popoli leggono ancora, lโultimo messaggio di Dio scritto in opere e paroleยป.
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IV Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 2, 14. 36-41; Sal.22; 1 Pt 2, 20-25; Gv 10, 1-10
Gv 10, 1-10
Dal Vangelo secondo Giovanni
1ยซIn veritร , in veritร io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da unโaltra parte, รจ un ladro e un brigante. 2Chi invece entra dalla porta, รจ pastore delle pecore. 3Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. 4E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. 5Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estraneiยป. 6Gesรน disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. 7Allora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร salvato; entrerร e uscirร e troverร pascolo. 10Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโabbiano in abbondanza.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 07 – 13 Maggio 2017
- Tempo di PasquaVII, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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