Il commento alle letture di domenica 5 marzo 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
La lunga strada dallโEden al Regno
Con lโinizio del tempo di Quaresima la liturgia ci propone una narrazione (Gn 2,7-9;3,1-7) nella quale possiamo collocare anche la nostra storia personale: ยซIl Signore Dio plasmรฒ lโuomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita…ยป.
Non dovremmo con troppa facilitร limitarci a classificare come mito il racconto di Genesi, un linguaggio ormai sorpassato e incomprensibile per la sensibilitร moderna. Una narrazione dice molto di piรน del suo semplice contenuto, la Bibbia nasce ed esiste essenzialmente come parola comunicata, realtร valida anche per lโannuncio evangelico perchรฉ, come afferma Paolo, ยซcome potranno sentirne parlare senza qualcuno che lo annunci?ยป ( Rm 10, 14). Nessun mezzo tecnologico, nessuna fiction, per accurata che sia, puรฒ sostituire la domanda del bimbo allโanziano di casa nella notte di Pasqua: ยซcosa cโรจ stasera di diverso dalle altre notti?ยป. Lo stesso puรฒ valere per il racconto di oggi: forse possiamo aver avuto esperienza di qualcuno che ci ha raccontato qualcosa di noi, la madre, il padre, i nonni, ma anche la Bibbia stessa, con il suo linguaggio umanamente limitato puรฒ aiutarci a capire: perchรฉ siamo cosรฌ? Perchรฉ certi sentimenti o certe reazioni nascono in noi? E allora forse lโuomo e la donna del racconto non sono piรน cosรฌ lontani, hanno tratti che ci assomigliano.
Possono essere teneri eย ingenui, scontrosi e stupidi come anche noi siamo mille volte al giorno. Sono perciรฒ capaci di dirci una veritร su noi stessi, di darci un consiglio e un suggerimento, uno scappellotto e una pacca sulla spalla. In quella donna che risponde al serpente con fare da maestrina, forse col ditino alzato: ยซDio ha detto cosรฌ e cosรฌ…ยป (cf. Gn 3,3,) non ritroviamo la nostra fiducia (fino alla prosopopea) finchรฉ stiamo al sicuro fra la gonne della mamma? E come siamo bravi a dire agli altri quello che dovrebbero o non dovrebbero fare! Ma a un certo punto scoppia lโaneurisma adolescenziale: adesso che ho capito che ci sto a fare attaccato a questa persona? Questa vicinanza mi va stretta: e se questa casa, questa persona, questa situazione fosse una prigione? Ma si, vada come deve andare. Il dado รจ tratto.
Perรฒ la scena cambia di nuovo: prima mi sentivo chissร chi, ora mi sento vergognosamente nudo. Ho varcato la sogliaย e ho perso, non servo piรน a nulla. Vattene Dio, non guardarmi cosรฌ, non sono piรน come pensavi, forse non lo sono mai stato. Questo bel giardino รจ come se non fosse mai esistito. ยซTrattami come uno dei tuoi serviยป, dirร il figlio prodigo (cf. Lc 15,19).ย ย E come sono belle allora quelle tuniche di pelle che Dio cuce per lโuomo e la donna (cf. Gn 3,21). Sembra quasi di sentire Dio che dice: ยซ ma guarda un poโ cosa mi tocca fareยป. Eppure le fa, e con amore, come la madre che rimprovera il figlio e poi gli prepara la merenda. Certo qualcosa รจ accaduto, indietro non si torna.ย Forse vale anche per Dio il fatto che lโuomo dovrร ยซlasciare suo padre e sua madreยป (cf Gn 2,24).
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Forse (e la parabola del figlio prodigo lo esprimerร chiaramente) Dio, come padre, sperimenterร ย lโansia per questo figlio sempre a rischio di perdersi. Ma accetterร la sfida, lascerร che questo accada. Di piรน: lo Spirito spingerร il suo Figlio, ogni suo figlio, nel deserto della tentazione (cf. Mt 4,1-11). Non si puรฒ tornare indietro ma si puรฒ andare avanti. Non cโรจ piรน un Eden da recuperare ma un Regno da cercare ed accogliere (cf. Mt 13, 44-46). Sarร una strada molto lunga, una battaglia da combattere ogni giorno. Arriverร alla croce, il vero albero della vita dove si decide nuovamente tutto, per Cristo come per ogni uomo.
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I Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: verde
- Gn 2, 7-9; 3, 1-7; Sal.50; Rm 5, 12-19; Mt 4, 1-11
Mt 4, 1-11
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: “Non di solo pane vivrร l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”ยป.
Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darร ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietra”ยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”ยป.
Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”ยป.
Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 05 – 11 Marzo 2017
- Tempo di Quaresima I, Colore viola
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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