Il commento alle letture di domenica 12 giugno 2016 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
La peccatrice perdonata ยซperchรฉ ha molto amatoยป
Il brano evangelico di questa domenica ci presenta lโincontro di Cristo con la donna, una peccatrice, definita cosรฌ dal fariseo padrone di casa, ma anche dallo stesso evangelista, che in qualche modo ufficializza la sua condizione, non si tratta di un semplice pettegolezzo. La scena รจ inquadrata fra il racconto di una parabola da parte di Gesรน, i due debitori condonati, con lโovvia affermazione che fra i due sarร quello con il debito piรน grande a gioire maggiormente per il condono, e lโeffettiva remissione del peccato della donna che spiega anche il suo comportamento, il gesto pieno di affetto e riconoscenza nei confronti del Signore.
[ads2]Vi รจ perรฒ una incongruenza fra i due momenti, come molti commentatori sono soliti sottolineare, lโaffermazione di Gesรน al v. 47 ยซle sono perdonati i suoi molti peccati perchรฉ ha molto amatoยป. Infatti il gesto della donna, nellโottica della parabola, dovrebbe essere una conseguenza del perdono ricevuto, invece qui avviene prima che Gesรน glielo doni. Forse il suo comportamento manifesta quellโamore che spinge Cristo a perdonarla? O addirittura il suo peccato (non รจ detto quale sia ma possiamo immaginarci che abbia a che fare con la sfera affettiva), potrebbe testimoniare un anelito, un desiderio di autenticitร , di amore vero a un livello piรน profondo? Sono solo ipotesi, di fatto il brano evangelico ci pone di fronte questa incongruenza, da accogliere anchโessa come parola di Dio. Letto in questo modo il comportamento della donna esprime una sorta di ringraziamento previo, come se il perdono fosse un qualcosa di giร acquisito, un dato di fatto inequivocabile. Ti ringrazio, ti adoro perchรฉ so che mi perdonerai, che mi hai giร perdonato. Non aspetto che tu me lo dica perchรฉ so che tu sei qui per questo. Lo dirร Gesรน stesso di sรฉ: ยซnon sono venuto per condannareโฆยป (cfr. Gv 12,47).
Ma in fondo la fede non รจ questo? Credere, come dice Paolo nella seconda lettura, che solo da lui,ย non da noi, nรฉ da alcuna Legge potrร arrivarci la salvezza. E ancora Gesรน:ย ยซquello che domandate โฆabbiate fede di averlo ottenutoยป (Mc 11,24), di averlo giร . Non si tratta di illudersi o autoconvincersi. Futuro e presente si sovrappongono perchรฉ basati sulla fedeltร e misericordia di Dio (cfr Sal 135), sulla potenza creatrice del suo perdono. In ciรฒ che forse scandalizza molti, il Dio troppo buono, una misericordia alla portata di tutti, Egli manifesta la sua vera e propria essenza. Solo Dio sa il dramma di una vita perduta, non ha niente da rallegrarsi in questo, ยซnon gode per la morte del peccatoreยป (cfr Ez 33,11); la sua grandezza non si manifesta nella divina indignazione, ma nella sua benevolenza. Egli sa che il peccatore non รจ il furbacchione che sotto sotto anche un credente come il salmista puรฒ invidiare (cfr Sal 72,3), ma รจ il disperato che รจ incappato nel cancro dello spirito, che solo il perdono puรฒ ricreare.
La comprensione della misericordia di Dio, lโinvito a far propri i sentimenti di Cristo (cfr Fil 2,5) non solo guarisce il peccatore, ma risana pure la teologia distorta del fariseo e forse la nostra, lโaltezzosa sicumera che spesso ogni ortodossia porta con sรฉ.
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XI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- 2 Sam 12, 7-10. 13; Sal 31; Gal 2, 16. 19-21; Lc 7, 36 – 8, 3
Lc 7, 36 – 8, 3
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitรฒ Gesรน a mangiare da lui. Egli entrรฒ nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella cittร , saputo che si trovava nella casa del fariseo, portรฒ un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciรฒ a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sรฉ: ยซSe costui fosse un profeta, saprebbe chi รจ, e di quale genere รจ la donna che lo tocca: รจ una peccatrice!ยป.
Gesรน allora gli disse: ยซSimone, ho da dirti qualcosaยป. Ed egli rispose: ยซDi’ pure, maestroยป. ยซUn creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonรฒ il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerร di piรน?ยป. Simone rispose: ยซSuppongo sia colui al quale ha condonato di piรนยป. Gli disse Gesรน: ยซHai giudicato beneยป.
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: ยซVedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perchรฉ ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama pocoยป.
Poi disse a lei: ยซI tuoi peccati sono perdonatiยป. Allora i commensali cominciarono a dire tra sรฉ: ยซChi รจ costui che perdona anche i peccati?ยป. Ma egli disse alla donna: ยซLa tua fede ti ha salvata; va’ in pace!ยป.
In seguito egli se ne andava per cittร e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermitร : Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demรฒni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 12 – 18 Giugno 2016
- Tempo Ordinario XI, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
