Commento alle letture di domenica 26 Dicembre 2021 – Carlo Miglietta

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GESร™ NEL TEMPIO A GERUSALEMME

  1. Della vita di Gesรน in famiglia, ci colpisce innanzitutto lโ€™assoluto primato di Dio su ogni altro valore e affetto. Fin da ragazzo, a dodici anni, quando โ€œscappa di casaโ€, o meglio, abbandona i suoi per restare nel Tempio di Gerusalemme a discutere con i dottori. Avrebbe potuto almeno avvertire i genitori: non pensiamo certo che la Madonna e San Giuseppe si sarebbero opposti al fatto che il Figlio… si volesse trattenere โ€œin Chiesaโ€. Ma Gesรน non li avvisa, non facendo certo la parte del figlio modello. Il fatto provocรฒ una forte apprensione in Maria e Giuseppe, al punto che Maria lo rimprovera: โ€œFiglio, perchรฉ ci hai fatto cosรฌ? Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamoโ€ (Lc 2,48).

Gesรน risponde annunciando il primato assoluto delle cose del Padre su tutto, vincoli familiari compresi: โ€œPerchรฉ mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?โ€ (Lc 2,49). Ovviamente i genitori rimasero basiti: โ€œMa essi non compresero le sue paroleโ€ (Lc 2,59). โ€œQui si intravede giร  il Maestro che compie le scelte della sua missione senza lasciarsi condizionare dalle interferenze dei famigliari. La sua autonomia non รจ frutto di un atteggiamento di autosufficienza o disprezzo di una condizione umana che si evolve e cresce nei rapporti familiari e affettivi, ma รจ lโ€™espressione del suo rapporto unico con Dioโ€ฆ. รˆ espressione della realtร  nuova e sconvolgente che la fede cristiana ha fatto intuire nella trama ordinaria e quotidiana di unโ€™esistenza umana: il Figlio unico di Dioโ€ (R.ย  Fabris).

Gesรน non vuole solo sottolineare lโ€™unicitร  del suo rapporto con il Padre: Gesรน fin da ragazzo inizia con gesti e parole paradossali a sottolineare che lโ€™amore di Dio e per Dio deve per tutti sovrastare ogni altra relazione. Ogni figlio altro riferimento non deve avere che la Paternitร  unica di Dio (Mt 23,9).

  1. Lโ€™episodio (2,41-51) รจ profezia del secondo viaggio che Gesรน farร  a Gerusalemme, quello per la sua Passione e Resurrezione (19,28): in entrambi i casi Gesรน si trattiene nel tempio (2,46->19,47; 21,37; 22,53), durante la Pasqua (2,41->22,1; 23,54); tutte e due le volte cโ€™รจ dolore per lui (Giuseppe e Maria in angoscia perchรฉ lโ€™hanno smarrito: 2,43.45.48; i discepoli โ€œtristiโ€ (24,17) per la sua morte); Giuseppe e Maria lo cercano (2,22), anche i discepoli lo cercano (24,5); i genitori lo ritrovano โ€œdopo tre giorniโ€ (2,46) nella โ€œcasa del Padreโ€ suo (2,49), โ€œil terzo giornoโ€ (24,7.46) Gesรน risorge (24,6.46) e ascende al cielo (24,51).
  2. Maria รจ esempio di madre non apprensiva: cerca il figlio solo dopo una giornata di sua assenza, โ€œcredendolo nella carovanaโ€ (Lc 2,44): quanti di noi non si sarebbero mossi prima, andando magari anche solo a dare unโ€™occhiata, per vedere se il figlio aveva bisogno di qualcosa? Quando lo ritrova, non si fa problema di rimproverarlo, con dolcezza ma con fermezza: รจ questo un aspetto che in genere i commentatori biblici tralasciano, imbarazzati. Ma Maria รจ molto decisa a ricordare a Gesรน che la sua โ€œfugaโ€ รจ stata unโ€™offesa allโ€™armonia familiare: โ€œFiglio, perchรฉ ci hai fatto cosรฌ?โ€ (Lc 2,48): si noti quel โ€œciโ€, che sottolinea che il gesto di Gesรน aveva avuto precise implicanze sulla famiglia, diventando fonte di โ€œangosciaโ€ per i genitori… Poi Maria si mostra moglie delicata, anteponendo, nel rimprovero a Gesรน, lโ€™ansia di Giuseppe alla sua: โ€œEcco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamoโ€ (Lc 2,48).
  3. Maria รจ madre non possessiva, pronta ad accettare il mistero della vocazione del figlio anche senza comprenderla: โ€œAl vederlo restarono stupiti… Essi non compresero le sue paroleโ€ (Lc 2,48.50). Per tutta la vita pubblica di Gesรน, Maria se ne resterร  โ€œfuori in disparteโ€ (Mt 12,46), per non interferire con la missione del figlio.
  4. Maria รจ modello del credente: sperimenta il silenzio di Dio, ricerca Dio con ansia (Lc 2,48), non ne capisce il piano (Lc 2,50), lo interroga con forza (Lc 2,48); รจ il credente trattato da Dio con โ€œdurezzaโ€ (Lc 2,41-51; 8,21; 11,27-28); รจ il credente chiamato a capire che Dio รจ โ€œaltroโ€, e che a lui spetta solo obbedienza nella fede.
  5. Maria รจ modello dellโ€™ascolto: serva della Parola (Lc 1,38), โ€œconservava (sunetรจrei) tutte queste cose meditandole nel suo cuoreโ€ฆ Sua madre custodiva (dietรจrei) tutte queste cose nel suo cuoreโ€ (Lc 2,19.51). Maria รจ esempio dellโ€™ascolto ruminato (meditatio), contemplato (contemplatio), pregato (oratio), annunciato, obbedito e messo in pratica (Lc 8,19-21; 11,27-28). รˆ fondamentale per Israele โ€œconservareโ€ e โ€œcustodireโ€ la Parola di Dio: questi due verbi sono, nella Bibbia, specificazioni della dimensione dellโ€™ascolto.
  6. Maria รจ donna dellโ€™obbedienza totale: โ€œAvvenga di me come tu hai dettoโ€ (Lc 1,38); โ€œFate quello che vi dirร โ€ (Gv 2,5): รจ quindi tipo del vero discepolo. La sua grandezza sta proprio non tanto nella sua maternitร  fisica, quanto nella piena sequela di Dio: โ€œBeata colei che ha creduto nellโ€™adempimento delle parole del Signoreโ€ (Lc 1,45; cfr 11,27-28; Mt 12,47-49).ย 

Carlo Miglietta


Il commento alle letture di domenica 26 dicembre 2021 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.