Commento alle letture di domenica 24 Giugno 2018 – don Enzo Pacini

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Il commento alle letture di domenica 24 Giugno 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.

La forza di Gesรน che placa la tempesta

don Enzo Pacini

Leggendo, personalmente o in modo comunitario, lโ€™uno o lโ€™altro brano evangelico puรฒ accadere di essere colpiti da qualche aspetto secondario del racconto, qualcosa che potrebbe non avere alcuna importanza eppure si radica cosรฌ profondamente nella riflessione da non permettere di andare oltre senza prenderlo in considerazione. Ritengo che rivesta un tale ruolo, nel brano di questa domenica (Mc 4,35-41), la notazione dellโ€™evangelista che i discepoli prendono sulla barca Gesรน ยซcosรฌ comโ€™eraยป. Non so se qualcuno abbia sviluppato una qualche considerazione su ciรฒ oppure se, semplicemente, si tratti di una banale nota di passaggio. Siccome perรฒ, solitamente, i vangeli sono abbastanza stringati e con un uso di termini parsimonioso e motivato, il problema potrebbe porsi. Questa affermazione rimanda a Gesรน come una realtร  definita, con unโ€™identitร  ben precisa. Egli non riveste un ruolo e non รจ ยซscomponibileยป a seconda delle necessitร . Abbiamo giร  visto in precedenza come la sua azione porti a reazioni contrastanti, acclamato dalle folle ma tacciato di connivenza con il maligno dagli scribi. Cristo in questo senso non fa sconti e si presenta per quello che รจ; egli dirร  ai suoi ยซvolete andarvene anche voi?ยป (Gv 6,67) senza calibrare se stesso sulle loro aspettative.

Vedremo prossimamente come, pur sapendo che nessun profeta รจ bene accetto in patria (cf. Mc 6,4), non farร  nulla per indorare la pillola. Con la stessa determinatezza parla di Giovanni, il testimone che ยซse lo accettate, รจ lui lโ€™Elia che deve venire…ยป (Mt 11,14) anche se tacciato di stranezza e di possessione diabolica come Cristo stesso. Forse in questo prendere Gesรน ยซcosรฌ comโ€™eraยป รจ adombrata la disponibilitร  dei discepoli a porsi in questโ€™ottica, anche se, come vedremo, con diverse incertezze e idee non molto chiare che si rivelano nella vicenda della tempesta sedata.

La domanda finale ยซchi รจ costui?ยป รจ ricorrente nei vangeli, specialmente in Marco, ma se lโ€™azione di comandare al vento รจ tipica della divinitร  la risposta, in teoria, dovrebbe essere scontata. Del resto se i discepoli non hanno alcuna idea di chi sia veramente Gesรน Cristo perchรฉ svegliarlo, chiedendo in qualche modo un intervento? La realtร  รจ che lโ€™esperienza di affidamento a Dio, che in Cristo trova il suo culmine, รจ tuttโ€™altro che lineare. A volte la fede procede in modo ยซondulatorioยป con picchi e ritorni, attese e speranze assieme a timori e paure. E anche la pace riportata dal gesto regale di Cristo, che attualizza il salmo dove il Dio del tuono e della tempesta finisce per benedire il suo popolo con la pace (cf. Sal 28,1-11), non riesce a dissipare del tutto la ritrosia dei discepoli.

Certo la tempesta fa paura, ma anche colui che domina la tempesta con la sua forza, il ยซpiรน forteยป (Lc 11,22) che vince le forze caotiche puรฒ impaurirmi perchรฉ mi relega in una situazione di impotenza pressochรฉ totale. Si tratta di una forza creatrice e benefica ma dalla quale lโ€™uomo non puรฒ che restare a distanza perchรฉ comunque ยซDio รจ un fuoco divoranteยป(Eb 12,29). E allora si capisce perchรฉ alla domanda su chi sia davvero questโ€™uomo, risponde solo il centurione sotto la croce, dove ยซlโ€™amor che move il sole e lโ€™altre stelleยป perde per sempre il suo aspetto inquietante per manifestarsi nella debolezza di un volto di uomo che ha raggiunto lโ€™abbassamento piรน infimo (cf. Mc 15,33-39). Anche lรฌ il sole si oscura ma dopo le tre del pomeriggio inizia un nuovo giorno, il sabato senza fine, una pace universale e definitiva.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B
NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 24 Giugno 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 57-66.80

Per Elisabetta si compรฌ il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarรฌa. Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร  Giovanniยป. Le dissero: ยซNon c’รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป.
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprรฌ la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: ยซChe sarร  mai questo bambino?ยป. E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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