Commento alle letture di domenica 2 luglio 2017 – don Enzo Pacini

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Il commento alle letture di domenica 2 luglio 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.

La feconditร  dell’accoglienza

don Enzo Pacini

La liturgia di questa domenica, nel presentarci la vicenda dellโ€™incontro di Eliseo con la donna di Sunem (2Re 4,8-17; 1a lettura) ci ripropone uno dei temi biblici piรน classici, ovvero la ยซfeconditร ยป dellโ€™accoglienza. Non รจ difficile, infatti, trovare somiglianze con alcuni episodi chiave dellโ€™antico testamento: lโ€™incontro di Abramo con il Signore alla quercia di Mamre (cf. Gn 18,1-10),ย  quello di Elia con la vedova di Zarepta (cf. 1Re 17, 1-16) e altri ancora.

Non si tratta perรฒ del semplice invito a praticare una delle virtรน piรน importanti della vita comune, quella dellโ€™ospitalitร , che pure viene ampiamente raccomandata anche nella predicazione apostolica, segno di fraternitร  e di caritร  vissuta (cf. Rm 15,7).

Il brano evangelico di oggi (Mt 10, 37-42) inserisce un elemento importante in questo processo, quello del riconoscimento. Quale puรฒ essere il significato e lโ€™importanza dellโ€™accoglienza del profeta, del giusto, del piccolo in quanto tali (alla lettera: nel loro nome); e cosa significa soprattutto la promessa della ricompensa, diremmo oggi, ยซcalibrataยป sul loro nome? Credo significhi essereย  toccati, trasformati da questo gesto di accoglienza e riconoscimento, fin nel proprio intimo. Significa uscire da se stessi e diventare simili, essere associati allโ€™ essenza dellโ€™ospite. Puรฒ sembrare un discorso contorto ma, se ci pensiamo, significa uscire dallโ€™idea di una caritร , solidarietร , accoglienza ยซneutraยป. Un tale tipo di azione non ha significato nellโ€™annuncio evangelico.

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[ads2]A volte, o anche spesso, puรฒ accadere che dietro a gesti di questo tipo si nasconda la ricerca di una conferma su se stessi o i propri schemi.ย  La mentalitร  mafiosa che professa grandi gesti di riverenza o di accoglienza a sacerdoti e vescoviย  ne รจ un esempio: non si cerca alcun cambiamento ma la conferma del proprio assetto. Una caritร , una solidarietร  verso i poveri che si limiti a glorificare il donatore o la bontร  della societร , senza mettere in questione il proprio impianto รจ un altro esempio. Se ci facciamo caso anche i gruppi o le forze piรน reazionarie affermano, in qualche modo, lโ€™importanza dellโ€™aiuto o del sostegno al povero, magari accuratamente selezionato in base ai criteri piรน diversi. Ma non certo di arrivare a identificarsi con il povero, o il giusto, o il profeta in modo da mettersi alla loro scuola, nรฉ di ottenere la ยซloroยป ricompensa (fra lโ€™altro spesso unita a persecuzioni – cf. Mc 10,30-). La ricompensa, eventualmente, deve essere la ยซnostraยป, o perlomeno qualcosa che non haย  a che fare con questa relazione, una ricompensa neutra e spendibile dove piรน aggrada, come i gettoni dโ€™oro delle lotterie, dei quali ognuno fa quelย  che vuole.

La ricompensa del vangelo, invece,ย  รจ spendibile solo allโ€™interno di relazioni nuove, dentro un processo di crescita, maturazione e trasformazione della persona. Non si tratta neppure semplicemente di una considerazione etica, sui doveri morali del credente, da prendere solo come una pia esortazione; questa impostazione riguarda tutto lโ€™impianto della vita cristiana: lโ€™idea di una relazione che trasforma la persona, che la unisce in un rapporto vitale con lโ€™altro la si ritrova nellโ€™annuncio di Paolo sul battesimo (Rm 6,3-11; 2a lettura). Stesso discorso:ย  la salvezza, lโ€™ingresso in una vita nuova, la partecipazione alla vittoria di Cristo sulla morte si realizza nella sua accoglienza; ma come sarร  possibile accoglierlo se non nel profeta, il giusto, il piccolo e tutti i fratelli che realizzano il ยซchi accoglie voi accoglie meยป?

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 2 luglio 2017 anche qui.

XIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

  • Colore liturgico: Bianco
  • 2 Re 4,8-11.14-16; Sal 88; Rm 6, 3-4. 8-11; Mt 10, 37-42

Mt 10, 37-42
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli: “Chi ama il padre o la madre piรน di me non รจ degno di me; chi ama il figlio o la figlia piรน di me non รจ degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non รจ degno di me.
Chi avrร  trovato la sua vita, la perderร : e chi avrร  perduto la sua vita per causa mia, la troverร .
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrร  la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrร  la ricompensa del giusto.
E chi avrร  dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perchรฉ รจ mio discepolo, in veritร  io vi dico: non perderร  la sua ricompensa”.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 02 – 08 Luglio 2017
  • Tempo Ordinario XIII, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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