Commento alle letture di domenica 18 marzo 2018 – Missionari della Via

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Il commento alle letture di domenica 18 marzo 2018 a cura dei Missionari della Via.

Siamo ormai prossimi alla passione del Signore e dal testo odierno prendiamo 2 spunti: chi รจ Dio e qual รจ il suo (e quindi nostro) stile di vita.

1. Gesรน รจ โ€œdiventato famosoโ€; una discreta folla lo ha appena osannato allโ€™ingresso di Gerusalemme e i greci lo vogliono vedere, e chiedono di lui; i discepoli corrono ad avvisarlo: guarda, tutti ti cercano, vieni! Ma a Gesรน non interessa la โ€œvisibilitร โ€, lโ€™au dience, o che ci siano molti โ€œlikeโ€ sul suo profilo, perciรฒ risponde: รจ venuta lโ€™ora che il figlio dellโ€™uomo sia glorificato: e la sua gloria, fa capire, la vedrete nel suo essere innalzato da terra, cioรจ sulla croce. Che significa? In ebraico gloria, Kabod, significa peso, valore specifico; dunque, noi capiamo โ€œchi รจ davvero Dioโ€, quanto รจ il suo โ€œvaloreโ€, il suo โ€œpeso specificoโ€ non nei miracoli, nemmeno nella meravigliosa creazione, ma nel suo dare la vita per noi, fedele alla volontร  del Padre fin sulla croce.

 

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รˆ sulla croce si rivela in pienezza chi รจ Dio: amore! Amore fedele, totale, non astratto, ma concreto e personale: sรฌ, รจ amore per te, che si dona fino in fondo per te anche quando lo rifiuti, lo dimentichi, lo metti alla porta, scegliendo senza tener conto della sua Pa rola. Sรฌ, perchรฉ lโ€™amore รจ il dono di sรฉ, รจ il sacrificarsi per il bene dellโ€™altro, in modo concreto, non solo a parole, come a volte facciamo noi; un poโ€™ come quel fidanzato che scrisse allโ€™innamorata: ti amoโ€ฆ per te darei la vitaโ€ฆ ci vediamo domani, se non piove!

No, Dio non fa questo e comunicandoci il suo amore ci libera perchรฉ, coltivando la relazione con lui (nella preghiera, nei sacramenti, meditando la sua Parola), diven tiamo capaci di amare come lui. Quanti passano la vita elemosinando affetto, cer cando il proprio valore nellโ€™esterioritร , nei vestiti di marca, nelle capacitร , nella bellezza, nel giudizio degli altri; oggi siamo invitati ad alzare lo sguardo e ad aprire il cuore e dire con S. Paolo: Cristo mi ha amato e ha dato se stesso per me! (Gal 2,20).

2. Se il chicco caduto in terra non muore, resta solo; se muore, porta molto fruttoโ€ฆ in semplicitร : se uno non muore a se stesso, cioรจ se non si dona, resta solo; viceversa, porta frutto ora e per sempre. La vita ha una โ€œlogica internaโ€: รจ un dono che va donato.

Tanti purtroppo sognano il loro futuro unicamente in termini di successo personale e guadagno economico, o riducono il loro lavoro a fonte di lucro, perdendo la dimen sione piรน bella: lโ€™essere utili agli altri. Se non entro e vivo in questa prospettiva, fallirรฒ; se studio solo per il voto, ma non per imparare qualcosa e poter essere utile agli altri, prenderรฒ anche tutti 30 che mi faranno sentir bravo, gonfiandomi lโ€™ego, ma nulla piรน; se lavoro solo per i soldi, potrรฒ anche essere un professionista, ma tutto passerร  con me; se non ho mai tempo per gli altri (dal parente anziano, al genitore, allโ€™amico bisognoso, al povero di strada), o se sono amico solo finchรฉ lโ€™al tro mi dร  ragione, o se sto con una persona solo finchรฉ โ€œmi vaโ€, alla fine resterรฒ solo.

Amare รจ una cosa seria! Per questo Gesรน dice: chi ama la sua vita la perde e chi la odia in questo mondo (in un altro vangelo dice: la perde per causa mia), la conserverร  per la vita eterna (Mt 16,25). Cioรจ: se uno la vita la vive solo per sรฉ, marcisce, se la dona, fidandosi di Gesรน e delle sue parole, fiorisce. Pensiamo a Madre Teresa: non era di certo bella, ricca, eppure, quando passava si fermavano persino i capi di Stato: perchรฉ? Perchรฉ โ€œamava da Dio!โ€. Chi vive per se stesso, scegliendo solo in base a ciรฒ che gli piace, a ciรฒ che gli va, a ciรฒ che non gli costa sacrificio o gli dร  un tornacontoโ€ฆ beh, alla fine rimarrร  a mani vuote. Invece chi si dona, fidandosi del Signore e delle parole del Van gelo, alla fine raccoglierร  molto, se non in questa vita, certo nellโ€™eternitร .

In conclusione, imparare ad amare non รจ un optional, ma รจ questione di vita o di morte; possiamo fare o dire cose meravigliose, ma se non usciamo dalla nostra autoreferenzialitร , tutto si spegnerร  e morirร  con noi. Chi non ama รจ un morto che cammina e chi non vive per servire, non serve per vivere (papa Francesco). รˆ chiaro, la fede รจ un cammino e in certi momenti dire di sรฌ alla volontร  di Dio non รจ semplice; davanti ai problemi in famiglia, al tradimento di un amico, a una malattia che sembra troncare i sogni futuri, davanti a un progetto che sembra non realizzarsi mai o in modo diverso dalle attese, o davanti al limite di chi ci sta accanto siamo fortemente tentati di lasciar perdere sia la preghiera che la caritร , annegando nel divertimento il dispiacere o la sciandoci andare alla tristezza, allโ€™indifferenza o alla rabbiaโ€ฆ.

Anche Gesรน ha avver tito tutto il peso di quel che doveva affrontare: la sua anima era turbata, ma ha vinto la tentazione di pensare a se stesso e a โ€œsalvarsi la pelleโ€ per salvare noi, unicamente interessato a dar gloria al Padre. In questa Quaresima anche noi possiamo dire: Padre glorifica il tuo nome (Gv 12,28), cioรจ: fai vedere chi sei attraverso di me. Se non impariamo a fidarci di Lui nelle scelte quotidiane di vita, questa Pasqua ci servirร  a poco. Che il Signore ci aiuti a fare Pasqua, passando dal nostro io a Dio, dal pensare a noi al donarci generosamente agli altri, ricordandoci che non siamo nati solo per salvarci la vita, vivendo per noi stessi, ma per lasciarci guidare alla vita eterna, diventando strumenti per la salvezza degli altri, memori della grandiosa promessa del Signore: Se uno mi vuol servire mi segua, cioรจ mi imiti, e dove sono io sarร  anche il mio servitoreโ€ฆ e il Padre lo onorerร !

Preghiamo la Parola

Signore, aiutaci a capire che amare non รจ un optional, ma questione di vita o di morte; e insegnaci e aiutaci ad amare, come Tu ami noi.

VERITAโ€™: Vita interiore e sacramenti

Quando ci troviamo nei momenti di prova, in base a cosa decidiamo: al nostro tornaconto o a ciรฒ che gradisce Dio? scegliamo in base a ciรฒ che ci piace di piรน, o a ciรฒ che รจ piรน utile agli altri?

CARITAโ€™: Testimonianza di vita

Dio mostra chi รจ davvero amandoci sino alla fine; qui si rivela anche il nostro valore. Non nel metterci in mostra, non ripiegandoci su noi stessi, ma nello spezzarci per gli altri. in casa, per gli amici, per i bisognosi, quanto ti doni?

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Quinta Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Marzo 2018 anche qui.

Gv 12, 20-23
Dal Vangelo secondo Giovanni
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa cโ€™erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsร ida di Galilea, e gli domandarono: ยซSignore, vogliamo vedere Gesรนยป. 22Filippo andรฒ a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesรน. 23Gesรน rispose loro: ยซรˆ venuta lโ€™ora che il Figlio dellโ€™uomo sia glorificato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 – 24 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresima V
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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