Commento alle letture di domenica 10 Giugno 2018 – don Enzo Pacini

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Il commento alle letture di domenica 10 Giugno 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.

Se Cristo viene confuso con Satana

don Enzo Pacini

Nella liturgia della parola di questa domenica possiamo forse incontrare qualche difficoltร  nel cogliere il collegamento, di solito abbastanza evidente, fra prima lettura (Gn 3,9-15) e brano evangelico (Mc 3,20-35). Questโ€™ultimo contiene giร  di per sรฉ alcuni elementi che possono lasciarci perplessi e che testimoniano un momento assai delicato vissuto da Cristo: da una parte il fulmineo e crescente successo della sua predicazione con i segni da lui operati, dallโ€™altra la preoccupazione dei familiari che lo reputano addirittura folle.

Perchรฉ un giudizio cosรฌ estremo, solo perchรฉ non si riesce a comprendere questa improvvisa virata di Cristo che da una vita oscura e nascosta lo porta impetuosamente alla ribalta? Soprattutto perchรฉ, da parte degli scribi, questo giudizio cosรฌ negativo, messo di Beelzebul, pur riconoscendo i prodigi da lui compiuti? Vi รจ la presenza misteriosa della madre che, almeno a prima vista, si pone con Cristo in una situazione abbastanza conflittuale (di solito nella predicazione ci si premura di rassicurare che non รจ cosรฌ, che Maria รจ veramente madre proprio in quanto discepola e via dicendo, ma non si puรฒ negare che almeno allโ€™inizio la situazione sia alquanto tesa).

Potremmo dire che si tratta di uno scontro ideologicamente determinato, ovvero che la realtร  viene giudicata secondo categorie preconcette, chiudendosi anche solo allโ€™ipotesi che essa invece apra a una vera novitร : al fatto che il regno del maligno ha i giorni contati e non per implosione interna (da questo punto di vista Satana รจ tuttโ€™altro che stupido) ma per una parola potente che ha preso dimora in mezzo a noi e si rivela in Cristo (cf. Gv 1,14).

Allora questo potrebbe essere il collegamento da ricercare con la prima lettura, che ci riporta al tempo degli inizi: il combattimento fra la stirpe della donna e quella del serpente, punto che accomuna questi due brani, combattimento da sempre visto come giร  determinato fin dallโ€™inizio (nello scontro fra testa e calcagno non cโ€™รจ storia, il serpente non ha alcuna possibilitร ), che perรฒ รจ un confronto subdolo, non una battaglia campale, su spazi aperti. Eโ€™ un sottile gioco di spie, con agenti coperti e infiltrati, con un sapiente utilizzo, diremmo oggi, di fake-news.

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Cosโ€™รจ lโ€™insinuare degli scribi contro Cristo, dipinto come un agente di Satana sotto copertura, se non un tentativo di distogliere dal fatto che i custodi dellโ€™ortodossia o supposta tale, sono proprio loro bestemmiatori imperdonabili, incapaci di accogliere lโ€™operato dello Spirito che si manifesta nella sua evidenza nellโ€™annunzio evangelico? In questo senso si trovano essi stessi di fatto collaboratori dellโ€™avversario, rivestendo il ruolo di complici che volevano cucire addosso a Cristo. Eโ€™ il dramma di chi ยซconfida in se stesso e si compiace delle sue paroleยป (cf. Sal 48,14) mentre lโ€™apertura allo Spirito operante in Cristo porta il credente a guardare con veracitร  a ogni aspetto della propria vita, perfino al proprio logorio quotidiano, come al rinnovarsi dellโ€™esistenza a un piรน profondo livello (cf. 2Cor 4,13-5,1; 2ยฐ lettura).

Mi immagino (ma questa รจ solo una mia fantasia che riporto per quel che puรฒ valere) Maria lรฌ presente, forse tirata in ballo da qualche familiare, forse non troppo convinta, che comunque in quel momento ridice il suo sรฌ al quel figlio strano, fuori delle regole, come fuor delle regole era stata la sua nascita e si decide nuovamente e definitivamente per lui.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35

In quel tempo Gesรน entrรฒ in una casa e di nuovo si radunรฒ una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “รˆ fuori di sรฉ”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒni”. Ma egli li chiamรฒ e con parabole diceva loro: “Come puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร  restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa non potrร  restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi, ma รจ finito. Nessuno puรฒ entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrร  saccheggiargli la casa. In veritร  io vi dico: tutto sarร  perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร  bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarร  perdonato in eterno: รจ reo di colpa eterna”. Poichรฉ dicevano: “รˆ posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร  di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madre”.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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