Commento alle letture della liturgia del 4 Ottobre 2025

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Tempo Ordinario XXVI, Colore verde – Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 2

Accogliamo la Parola di questa liturgia con cuore semplice e aperto.
Essa ci conduce in un cammino di fiducia e di pace, invitandoci a contemplare la Croce di Cristo, a custodire la presenza di Dio nel cuore e a riposare in Lui.
In questo giorno in cui celebriamo san Francesco dโ€™Assisi, discepolo umile e innamorato del Crocifisso, lasciamoci guidare da una Parola che consola e trasforma.

Ascolta qui il commento:

Gal 6,14-18

Il mondo per me รจ stato crocifisso, come io per il mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gร lati

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Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesรน Cristo, per mezzo della quale il mondo per me รจ stato crocifisso, come io per il mondo.
Non รจ infatti la circoncisione che conta, nรฉ la non circoncisione, ma lโ€™essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto lโ€™Israele di Dio.
Dโ€™ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesรน sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesรน Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Parola di Dio.

Dal Sal 15 (16)

R. Tu sei, Signore, mia parte di ereditร .

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: ยซIl mio Signore sei tuยป.
Il Signore รจ mia parte di ereditร  e mio calice:
nelle tue mani รจ la mia vita. R.
 
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrรฒ vacillare. R.
 
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.

Mt 11,25-30

Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal Vangelo secondo Matteo
ย 
In quel tempo Gesรน disse: ยซTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร  rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.

Parola del Signore.

San Paolo, nella lettera ai Galati, ci offre una chiave luminosa per comprendere il mistero della vita cristiana:
โ€œQuanto a me, non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesรน Cristo.โ€
รˆ dalla Croce che sgorga la pace, รจ lรฌ che ogni fatica trova senso, รจ lรฌ che la gloria di Dio si rivela nella debolezza dellโ€™uomo.
Non nei successi, non nel potere, ma nella donazione dโ€™amore, umile e silenziosa, che il mondo spesso non comprende.
รˆ questa la โ€œnuova creazioneโ€ di cui parla Paolo: un cuore rinnovato dallโ€™amore crocifisso, capace di guardare tutto con occhi di misericordia.

Il Salmo 15 ci accompagna in questa fiducia profonda:
โ€œIl Signore รจ mia parte di ereditร  e mio calice.โ€
Chi si affida a Dio non cammina piรน da solo.
In mezzo alle prove, sente la mano del Signore che lo guida;
nelle notti del dubbio, una luce interiore rischiara il cammino.
รˆ la pace del cuore che nasce dallโ€™abbandono, dalla certezza che Dio รจ sempre presente, anche quando il mondo vacilla.
Il salmista ci insegna a dire con fede: โ€œTengo sempre il Signore davanti a me.โ€
E cosรฌ la vita diventa un pellegrinaggio abitato dalla speranza.

Questa fiducia si compie nelle parole di Gesรน nel Vangelo secondo Matteo:
โ€œTi rendo lode, Padre, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.โ€
Dio parla al cuore umile, a chi non pretende, a chi si lascia amare.
E a ciascuno di noi, Gesรน rivolge un invito dolce e forte:
โ€œVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro.โ€
Non promette di togliere i pesi, ma di portarne il peso con noi, di trasformare la fatica in fiducia, la solitudine in comunione.
Il suo giogo รจ dolce perchรฉ รจ fatto di amore;
il suo carico รจ leggero perchรฉ condiviso con Lui.

San Francesco ha vissuto questo Vangelo in modo radicale:
ha trovato nella Croce la sua gioia, nella povertร  la sua libertร , nellโ€™umiltร  la sua pace.
Come lui, anche noi siamo chiamati a riconoscere la sapienza nascosta nei gesti semplici,
a custodire nel cuore la presenza del Signore come tesoro,
a posare le nostre fatiche sulle spalle di Cristo, che ci accoglie con tenerezza.

๐ŸŒฟ Commento finale

La Parola di oggi ci invita a camminare con occhi nuovi:
a vantare solo la Croce, a custodire la presenza di Dio nel cuore, a trovare riposo nel cuore mite e umile di Gesรน.
Cosรฌ la vita, anche tra le fatiche, diventa un canto di lode, e il cuore trova finalmente pace.

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