Tempo Ordinario XXX, Colore verde – Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 2
Nulla ci separerร dallโamore di Dio
Oggi la Parola di Dio ci accompagna in un cammino che unisce forza e tenerezza, certezza e compassione.
San Paolo ci parla di un amore invincibile, il salmista risponde con un canto di fiducia, e Gesรน ci mostra il volto ferito ma fedele di Dio, che non si stanca di amare anche chi lo rifiuta.
ร un filo dโoro che attraversa le Scritture di oggi: Dio non si arrende davanti alla fragilitร umana.
Rm 8,31b-39
Nessuna creatura potrร mai separarci dallโamore di Dio, che รจ in Cristo Gesรน.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, se Dio รจ per noi, chi sarร contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerร forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverร accuse contro coloro che Dio ha scelti? Dio รจ colui che giustifica! Chi condannerร ? Cristo Gesรน รจ morto, anzi รจ risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!
Chi ci separerร dallโamore di Cristo? Forse la tribolazione, lโangoscia, la persecuzione, la fame, la nuditร , il pericolo, la spada? Come sta scritto:
ยซPer causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macelloยป.
Ma in tutte queste cose noi siamo piรน che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che nรฉ morte nรฉ vita, nรฉ angeli nรฉ principati, nรฉ presente nรฉ avvenire, nรฉ potenze, nรฉ altezza nรฉ profonditร , nรฉ alcunโaltra creatura potrร mai separarci dallโamore di Dio, che รจ in Cristo Gesรน, nostro Signore.
Parola di Dio.
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Sal 108 (109)
R. Salvami, Signore, per il tuo amore.
Tu, Signore Dio,
trattami come si addice al tuo nome:
liberami, perchรฉ buona รจ la tua grazia.
Io sono povero e misero,
dentro di me il mio cuore รจ ferito. R.
Aiutami, Signore mio Dio,
salvami per il tuo amore.
Sappiano che qui cโรจ la tua mano:
sei tu, Signore, che hai fatto questo. R.
A piena voce ringrazierรฒ il Signore,
in mezzo alla folla canterรฒ la sua lode,
perchรฉ si รจ messo alla destra del misero
per salvarlo da quelli che lo condannano. R.
Lc 13,31-35
Non รจ possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel momento si avvicinarono a Gesรน alcuni farisei a dirgli: ยซParti e vattene via di qui, perchรฉ Erode ti vuole uccidereยป.
Egli rispose loro: ยซAndate a dire a quella volpe: โEcco, io scaccio demรฒni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera รจ compiuta. Perรฒ รจ necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perchรฉ non รจ possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemmeโ.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa รจ abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finchรฉ verrร il tempo in cui direte: โBenedetto colui che viene nel nome del Signore!โยป.
Lode a Te o Cristo.
San Paolo, nella lettera ai Romani, proclama una delle veritร piรน luminose del Vangelo: โChi ci separerร dallโamore di Cristo?โ
Le sue parole risuonano come una dichiarazione di fede assoluta, un canto che nasce non dal trionfo, ma dallโesperienza della lotta.
Egli conosce la sofferenza, la paura, la prova, ma ha scoperto che al centro di ogni tempesta cโรจ una mano che non lo lascia cadere.
Lโamore di Dio non รจ un sentimento passeggero, ma una presenza incrollabile, piรน forte della morte, piรน stabile di ogni certezza umana.
Il Salmo risponde con la voce del credente che, pur nella prova, continua a benedire.
โNella mia bocca la lode del Signoreโ, dice.
Non perchรฉ tutto vada bene, ma perchรฉ Dio rimane fedele.
ร la lode che nasce dal cuore ferito, ma fiducioso.
Il salmista ci insegna che la preghiera puรฒ diventare respiro anche nei momenti in cui tutto sembra crollare.
Lodare Dio รจ scegliere la fiducia invece della disperazione, รจ credere che la luce non si spegne nemmeno quando il cielo si copre di nubi.
E nel Vangelo, Gesรน si ferma davanti a Gerusalemme e piange.
ร una delle immagini piรน commoventi dei Vangeli: il Figlio di Dio che, davanti alla cittร amata e ribelle, lascia scorrere lacrime vere.
Quelle lacrime sono la traduzione visibile di tutto ciรฒ che Paolo e il Salmo hanno detto:
un amore che non si arrende, che soffre ma non si ritrae, che continua a cercare anche chi fugge.
Gesรน non condanna: piange.
Non impone: chiama.
โQuante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le aliโฆโ
ร lโimmagine della tenerezza divina, che non smette di proteggere anche quando viene respinta.
Cosรฌ la Parola di oggi ci accompagna in unโunica rivelazione: Dio non รจ contro di noi, ma per noi.
E anche se noi, come Gerusalemme, tante volte ci chiudiamo, il suo amore rimane aperto, disarmato, insistente.
Nel pianto di Gesรน, nellโinno di Paolo, nella lode del salmista, si intrecciano la forza e la dolcezza di un Dio che non ci lascia soli mai.
๐ฟ Commento finale
Oggi possiamo riposare in questa certezza: nulla ci separerร dallโamore di Cristo.
Nemmeno le nostre paure, i nostri limiti, le nostre infedeltร .
Lui continua a cercarci, a chiamarci, a piangere su di noi, ma con un amore che non si stanca mai.
Che le nostre parole e la nostra vita diventino, come quella del salmista, un canto di lode che nasce dalla fiducia, anche nel tempo della prova.
